Una luce sull’empowerment delle donne

Alla luce delle crescenti crisi globali, come quelle legate alla gravità del cambiamento climatico e alla pandemia di Covid-19, è urgente riavviare e riaccelerare il processo verso la realizzazione di una società che non lasci indietro nessuno, secondo lo spirito che è alla base degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDG) dell’ONU. Non sarà certo un compito facile, ma io sono pienamente convinto che l’empowerment delle donne possa costituire un fattore chiave per la creazione di questo tipo di società.
Se penso alla ricchezza di contributi che l’empowerment delle donne può offrire al mondo, mi viene in mente un’analogia contenuta in un sutra mahayana che parla della luce delle stelle durante il giorno: anche se nel cielo esistono infinite stelle, delle quali ogni notte possiamo vedere la luce splendente, tendiamo a dimenticarci della loro esistenza durante il giorno.
Allo stesso modo, occorre non dimenticarci assolutamente di apprezzare il significato degli sforzi e delle realizzazioni straordinarie delle donne che risplendono in tutto il mondo e costituiscono l’ossatura delle nostre comunità, indipendentemente dal fatto di essere più o meno visibili.
I sutra mahayana spesso affermano che le donne non si limitano a pregare per la propria felicità e per la pace, ma si dedicano anche ad aiutare le persone in difficoltà. Per esempio, nel Sutra di Shrimala una donna formula questo voto in presenza del Budda: «Se vedo persone sole, persone che […] hanno perso la libertà, che soffrono a causa delle malattie, dei disastri e della povertà, io non le abbandonerò e recherò loro conforto spirituale e materiale».
Questo sutra è noto anche come “Il ruggito del leone della regina Shrimala”. E io avverto questo ruggito che qui è rappresentato dalla forza e dal potenziale senza limiti delle donne, determinate a impiegare la loro voce e le loro azioni per aiutare la gente e la società a far fronte alle difficoltà. Anche oggi le donne svolgono un ruolo cruciale, generando reti di sostegno reciproco nelle proprie comunità, sia nella vita di tutti i giorni che nei momenti di emergenza.
L’ONU ritiene che l’uguaglianza di genere svolga un ruolo cruciale nell’Approccio Nexus per promuovere gli SDG in maniera integrata.
Il Forum Generazione Uguaglianza, organizzato da UN Women l’anno scorso, ha visto la presentazione di un Piano globale quinquennale di accelerazione per l’uguaglianza di genere.
Il piano affronta questioni come la disparità di reddito fra uomini e donne, e prende in esame l’ipotesi di riforme per ridurre il numero delle donne che vivono in povertà, ponendo anche un particolare accento sul miglioramento delle condizioni delle donne che lavorano nell’economia della cura.
Fedele allo spirito del Buddismo, una filosofia che attribuisce la massima importanza alla felicità e alla dignità di ogni essere umano, la SGI ha compiuto sforzi tenaci per promuovere la parità di genere e l’empowerment delle donne.
Nel gennaio 2020, quando UN Women lanciò la campagna Generazione Uguaglianza, la SGI e altre organizzazioni basate sulla fede tennero a New York il loro simposio annuale, organizzato in collaborazione con varie agenzie ONU, in cui discussero dei modi in cui le comunità religiose avrebbero potuto contribuire più efficacemente a promuovere l’uguaglianza di genere.
Attualmente la SGI sta sostenendo l’empowerment delle donne nelle comunità povere del Togo attraverso iniziative per la riforestazione.
Ma l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne non riguardano solo i diritti umani e le disparità sociali. Dare spazio alle insostituibili voci delle donne in ogni passo del processo per affrontare le sfide sociali sarà la chiave per costruire società sostenibili e resilienti, capaci di affrontare i problemi complessi che il nostro mondo ha davanti.