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Studenti Soka - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:30

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    Studenti Soka

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    Dichiarazione degli Studenti Soka in occasione del 30 giugno, 65o anniversario della fondazione del Gruppo studenti

    Come giovani studenti membri dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, che promuove i valori della pace, della cultura e dell’educazione, siamo decisi a rispondere con sincerità e concretezza al recente intensificarsi delle minacce alla sicurezza umana in Europa e nel mondo. Da sempre l’umanità vive nel conflitto tra individui, popoli e nazioni, e in molte parti del mondo le minoranze subiscono la manifestazione dell’indole più orribile dell’umanità: la violenza alimentata e giustificata dai desideri di potere.
    Riconoscendo che la fame, la povertà, le ingiustizie sociali, la minaccia dei cambiamenti climatici e i conflitti sono in costante aumento in ogni zona del mondo, noi giovani studenti, nel pieno della formazione della nostra identità personale, siamo profondamente decisi nel portare il futuro dell’umanità verso un’autentica e rinnovata aspirazione di pace e benessere.
    Nell’Appello alla resilienza e alla speranza di Adolfo Pérez Esquivel e Daisaku Ikeda, si legge: «Siamo assolutamente certi che se i giovani sapranno unirsi, potranno trovare soluzioni per percorrere insieme nuove strade di convivenza, di resilienza e di speranza. Pur rimanendo ognuno nei propri luoghi d’appartenenza e mantenendo la propria identità culturale e spirituale, essi potranno generare un impeto irrefrenabile di azioni positive e collettive»1 [ref] https://www.sgi-italia.org/appello-resilienza-speranza/ [/ref].
    Nelle circostanze attuali molti di noi possono sentirsi disorientati, scossi e profondamente turbati dalla violenza della guerra e dalla minaccia delle armi nucleari. Il nostro desiderio è quello di dimostrare l’incredibile potere che scaturisce dalla trasformazione del singolo individuo e alzarci nel mezzo delle difficoltà che tutta l’umanità sta vivendo.
    Approfondendo la nostra missione di studenti Soka, determiniamo di impegnarci in ogni campo della società, facendo del rispetto della dignità della vita l’obiettivo centrale della nostra missione.
    Nella Proposta di pace del 2019 il maestro Ikeda sottolinea: «La causa fondamentale del disordine dilagante è un diffuso senso di rassegnazione», identificando, quindi, proprio nella rassegnazione, “l’unico grande male” da bandire. Afferma, inoltre, che il Sutra del Loto è un insegnamento che non include alcun tipo di pessimismo, ma che, al contrario, esorta «a mantenere una fede incrollabile nel potenziale insito in tutte le persone e ad adoperarsi nel farlo sbocciare appieno per costruire una società in cui tutti possano mettere in luce la propria dignità intrinseca»2 [ref] https://www.sgi-italia.org/proposta-di-pace-2019/ [/ref].
    In linea con questo spirito, come studenti e studentesse Soka, determiniamo di condividere questo profondo voto e di dedicarci alla sua realizzazione per tutta la vita, partendo dal luogo in cui ci troviamo in questo momento: dalle nostre relazioni di amicizia, dalle sfide quotidiane che ognuno e ognuna di noi si sta trovando a fronteggiare, dai nostri studi e all’interno delle nostre Università, in sincera unità con tutte le persone.
    Convinti che «la pace non è qualcosa di astratto o separato dalla vita quotidiana»3 [ref] 3. Verso un secolo di pace, D. Ikeda K. P. Clements, Esperia [/ref], come Gruppo studenti italiano ci sfidiamo nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e del disarmo nucleare.
    Tutti noi, così come siamo, possiamo fare qualcosa in questo momento, proprio lì, nel luogo in cui ci troviamo. Ponendo come salde basi della nostra vita una forte fede generata dalla pratica quotidiana, e il voto di realizzare la pace, iniziamo a compiere, tutti insieme, i primi passi in direzione del sostegno reciproco e della collaborazione all’interno delle comunità locali, a partire dalla profonda comprensione e dal rispetto delle idee e dei punti di vista delle altre persone.
    «La vita di ognuno e di ognuna di voi è colma di dignità e di possibilità illimitate; per quanto le realtà della società internazionale possano apparire gravi e apparentemente inamovibili, non dovete né accettarle né rassegnarvi a esse, né adesso né in futuro»4 [ref] 2. https://www.sgi-italia.org/proposta-di-pace-2019/ [/ref].
    I responsabili nazionali del Gruppo studenti, 30 giugno 2022

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    La profezia del Budda

    Approfondimento sul capitolo del libro Maestro e discepolo che studieremo a luglio
    (a cura del Gruppo studenti)

    Chiavi di lettura
    Per “non lesinare la propria vita”: «non si intende certo rinunciare sconsideratamente alla vita o trattarla con noncuranza. Il Buddismo insegna la “dedizione”, in giapponese kimyo (kimyo è la traduzione giapponese della parola sanscrita namu o nam di Nam-myoho-renge-kyo). […] Significa sviluppare la saggezza che deriva dalla verità della Legge mistica e utilizzarla attivamente nella vita reale. Questo movimento ciclico di ritornare alla verità assoluta e poi andare nuovamente indietro nella realtà quotidiana è il vero significato di kimyo, o dedizione, nel Buddismo» (pag. 62).
    Focus cittadini globali
    Sensei scrive: «Perché la mancanza di rispetto per la vita è così diffusa nella società contemporanea? Da un certo punto di vista possiamo imputarlo al fatto che molte persone non hanno a cuore scopi o ideali ai quali dedicarsi senza riserve o per i quali dare la vita» (pag. 60). È di vitale importanza vincere sull’apatia, sull’ansia per il futuro e sul senso di fallimento, sentimenti sempre più diffusi nella società, soprattutto tra i giovani. Quando ingaggiamo una sfida con noi stessi formulando una promessa nel nostro cuore, riusciamo a comunicare a livello più profondo con gli altri, ad essere più attenti ed empatici. Allo stesso tempo vedremo emergere naturalmente da dentro di noi un coraggio e una determinazione rinnovati. Questo è il potere dell’unità, questo è il potere del dialogo.

    Lo studio in pratica
    di Ilaria Palatucci

    «Qualunque possa essere il nostro peculiare scopo o missione, se ci dedichiamo a esso con tutto il cuore creeremo qualcosa che brillerà di eterno splendore. Coloro che eccellono nel loro campo […] sono in genere individui di grande dedizione, che non lesinano la loro vita» (pag. 66).
    Sono sempre stata affascinata dal principio buddista secondo cui ognuno ha una sua particolare missione, e ho iniziato a praticare spinta dalla curiosità di voler scoprire la mia.
    Non sapendo quale sarebbe stata la mia strada e non avendo idee chiare, mi sono affidata alle parole di Sensei dando il 100% là dove mi trovavo, con la forte determinazione che quella particolare sfida sarebbe stata decisiva per la mia vita.
    Questo tipo di atteggiamento mi ha portato oggi a specializzarmi in Ingegneria meccanica con la consapevolezza che le difficoltà vissute sono state esattamente quelle giuste per la mia rivoluzione umana e sentendomi un supporto prezioso per i miei amici.
    Provo una grande gratitudine per il Buddismo e sono determinata a procedere sulla strada della non dualità di maestro e discepolo.

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