Le persone comuni sono Budda
Nel mese di maggio le riunioni del Gruppo studenti si baseranno sul quarto capitolo del libro Maestro e discepolo, pubblicato anche su NR, 429, 3
«Il grande stato vitale della Buddità, che è niente altro che Myoho-renge-kyo, la Legge dell’universo, esiste in tutte le persone. La questione è quanto noi comprendiamo questa verità e riusciamo a manifestarla nella nostra vita credendo fortemente nella sua esistenza. Questa è l’unica differenza tra un Budda e una persona non illuminata» (Maestro e discepolo, Esperia, pag. 38)
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Determinazioni dagli studenti del Lazio 3
Cari studenti e care studentesse d’Italia, nel Lazio 3 abbiamo sfruttato il periodo degli esami per riprendere a incontrarci, a dialogare cuore a cuore tra di noi e affrontare ogni esame e ogni sfida con il ruggito di un leone. Dato il graduale normalizzarsi della situazione sanitaria abbiamo deciso di vederci in piccoli gruppi dal vivo, con una gioia immensa da parte di ognuno di noi.
Vi mandiamo un forte abbraccio!
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Approfondimento sul capitolo del volume Maestro e discepolo che studieremo questo mese
(a cura del Gruppo studenti)
Chiavi di lettura
«Il Budda non è un essere sovrannaturale e il supremo stato di Buddità esiste nella vita di tutte le persone. Lo scritto Il vero aspetto di tutti i fenomeni inizia con l’affermazione che tutte le cose e i fenomeni sono la vera realtà e, in quanto tali, sono tutti, senza eccezioni, manifestazione di Myoho-renge-kyo. Ogni cosa nell’universo è una manifestazione della Legge mistica.
Ne consegue quindi che, quando le persone comuni recitano e diffondono la Legge mistica, sono esse stesse dei Budda degni di lode che vivono in accordo con quella Legge suprema» (pag. 38).
Focus – Cittadini globali
«Ho rinunciato ai miei studi universitari per aiutare Toda a superare le difficoltà… Un giorno, dopo aver parlato con un gruppo di studenti universitari, Toda mi disse: “So che ci tenevi molto a frequentare l’università, ho rovinato tutti i tuoi progetti”.
Risposi senza un attimo di esitazione “No, affatto! Lavorare al suo fianco è la più grande delle gioie”» (pag. 43). In queste due battute emerge la meravigliosa relazione tra maestro e discepolo.
Che fortuna poter imparare dal loro esempio e, in mezzo ai tanti ostacoli e avversità, poter avere una visione corretta della vita per diventare persone salde, integre e felici!
Adesso tocca a noi realizzare il desiderio del nostro maestro: «Mi auguro che i nostri giovani brillanti utilizzino la loro istruzione per essere al servizio degli altri, diventando “persone che proteggono altre persone”. Spero che si impegnino attivamente in una grande varietà di settori, lottando instancabilmente per la felicità degli altri e per la prosperità della società» (pag. 44).
Lo studio in pratica
Linda, 21 anni
Sono una studentessa di Infermieristica al terzo e ultimo anno. Guardando a questo percorso non posso fare altro che ringraziare. L’inizio del secondo semestre del primo anno ha coinciso con la pandemia: ho dovuto far fronte alle lezioni da remoto, l’incertezza sui tirocini da svolgere e gli esami che non andavano come volevo. La mia pratica non è sempre stata costante, per questo le influenze esterne mi attanagliavano e non perdevo occasione per lamentarmi, e ciò non faceva che crearmi sofferenza e insoddisfazione. Questa situazione durò per parecchio tempo, tra alti e bassi, e solo quando decisi consapevolmente di praticare correttamente ci fu la svolta.
Nel capitolo che studiamo questo mese il presidente Ikeda scrive: «I benefici che accumuliamo lungo il sentiero di kosen-rufu sono tutti una prova della vittoria della fede, della pratica e dello studio e dei nostri brillanti successi come persone comuni» (Maestro e discepolo, Esperia, pag. 44).
Facendo Daimoku mi sono resa conto che studiando insieme alle compagne di università avrei avuto risultati più soddisfacenti e una gioia moltiplicata. Così è stato.
Da quel momento i miei risultati in termini di esami sono migliorati notevolmente, ma non solo: ho avuto più volte occasione di incoraggiare le mie colleghe con le frasi del nostro maestro, che sento sempre più vicino al mio cuore.