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Dirigere la nostra vita verso un sentiero positivo - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:44

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Dirigere la nostra vita verso un sentiero positivo

Marta Modena, Milano

«Ogni luogo dove Nichiren incontra una persecuzione è la terra del Budda»

(Nichiren Daishonin, RSND, 1, 171)

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Dirigere la nostra vita verso un sentiero positivo
di Marta Modena, Milano

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«Ogni luogo dove Nichiren incontra una persecuzione è la terra del Budda»

(Nichiren Daishonin, RSND, 1, 171)

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Dirigere la nostra vita verso un sentiero positivo
di Marta Modena, Milano

Il presidente Ikeda scrive: «Trasformare il karma non significa altro che cambiare quelle tendenze vitali interiori che ci tengono intrappolati nella negatività e nell’infelicità, e dirigere stabilmente la nostra vita verso un sentiero positivo. Pertanto il momento presente, in cui stiamo conducendo questa lotta, assume una grandissima importanza» (Le fondamenta della felicità, pag 159).

Sono una floral designer, ho scelto di essere una libera professionista in un momento storico difficilissimo, di crisi economica e pandemica.
Negli ultimi due anni sto lottando sul fronte lavorativo e durante i momenti più difficili sono tornata sempre a questa frase del Gosho: «Ogni luogo dove Nichiren incontra una persecuzione è la terra del Budda», (La persecuzione di Tatsunokuchi, RSND, 1, 171).
Quando soffro per il lavoro e per la mia situazione economica, il senso di solitudine che di solito mi attanaglia mi impedisce di vedere e di decidere che la vita va indirizzata verso la felicità in ogni momento, così come sono.
Nichiren Daishonin scrisse questa lettera a Shijo Kingo nel 1271, nove giorni dopo la persecuzione di Tatsunokuchi, a cui fece seguito l’esilio a Sado. Sia la tentata decapitazione a Tatsunokuchi che l’esilio a Sado sono state delle prove difficili per il Daishonin, che si è trovato senza cibo, esposto alle intemperie e alla povertà, lontano dai suoi discepoli, quasi ucciso ma, come lui stesso afferma, solo «il cuore di un coraggioso lascia il superficiale e cerca il profondo» (Sulla profezia del Budda, RSND, 1, 357) e riesce a comprendere, grazie al suo vastissimo stato vitale, la preziosità di quei momenti. Momenti che si sono rivelati poi delle immense protezioni generate da una potente determinazione.
Come afferma Sensei: «La protezione delle divinità celesti essenzialmente non è niente di più che il potere della nostra fede» (BS, 137, 19).
E così, grazie alle parole del Gosho e di Sensei, ogni volta ricordo quanto sia importante continuare a determinare. Anche nelle avversità. Anche quando la natura demoniaca insita nella nostra vita avanza, ci svia, e le visioni catastrofiche e il pessimismo prendono il sopravvento.
E quindi ridetermino di nuovo, proprio come ci incoraggia Sensei: «Quando le giovani donne che praticano il Buddismo del Daishonin si alzano con ferma determinazione, possono trasformare completamente il loro ambiente. Perciò è importante che la vostra vita di tutti i giorni rifletta la vostra saggezza, la vostra grazia e la gentilezza nei modi» (I giovani e gli scritti di Nichiren Daishonin).
Con questo cambiamento dentro il mio cuore riesco a rimanere paziente e a perseverare, decidendo di essere quella persona coraggiosa che lotta contro le ingiustizie ma sulla quale si può contare, che crea legami di fiducia e amicizia sul lavoro ma anche nell’ambito della comunità buddista e nella società.
Da queste determinazioni emergono sempre diverse soluzioni creative per fronteggiare la difficile situazione economica che stiamo affrontando e mi permettono di fare shakubuku e incoraggiare gli altri.
Recentemente, ispirati da questo mio atteggiamento positivo alcuni amici hanno ripreso a praticare oppure sono diventati dei grandi sostenitori della Soka Gakkai, fieri di avere amici che abbracciano i valori umanistici del Buddismo.

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