«Finché non si percepisce la natura della propria vita la pratica sarà un’infinita e dolorosa austerità»
(Nichiren Daishonin, RSND, 1, 4)
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Grazie al Buddismo ho scoperto la vera natura della mia vita
di Federico Duca, Ancona
Durante il mio primo zadankai mi era stato consigliato di pormi degli obiettivi chiari con delle scadenze precise. Questo incoraggiamento mi era piaciuto molto e mi ero subito messo a recitare Daimoku intensamente.
Qualche giorno dopo dal primo Gongyo, nella mia vita si è manifestato un problema enorme che mi obbligava ad assumermi responsabilità troppo pesanti per i miei sedici anni. Proprio durante quella lotta studiai la frase del Gosho che più di ogni altra ha trasformato la mia vita:
«Finché non si percepisce la natura della propria vita la pratica sarà un’infinita e dolorosa austerità (RSND, 1, 4).
All’inizio questa frase non mi piacque eppure non riuscivo a togliermela dalla mente. Non avevo bisogno di un percorso che mi costasse fatica, volevo solo che qualcuno mi dicesse esattamente cosa dovevo fare per uscire dal dramma che stavo vivendo. Eppure mi fidavo delle persone che mi sostenevano e anche le parole del maestro Ikeda mi arrivavano diritte al cuore, così presi quella frase e cercai di sperimentarla. Da lì ho appreso una grande lezione: lo studio del Gosho non è un esercizio di conoscenza ma è importante recitare Daimoku per capire bene le parole che Nichiren Daishonin ha inciso nel Gosho, e poi vanno messe in pratica per viverne la profondità.
Recitavo Daimoku per percepire la natura della mia vita e piano piano emergeva dalla mia preghiera la consapevolezza che nonostante quello che mi stesse accadendo, io non ero venuto al mondo per soffrire ma per essere un ragazzo felice, profondamente. Avevo il potenziale per esserlo e ora anche un mezzo per concretizzare questo sogno, sempre sostenuto dalle parole di Sensei.
Lo studio di questo Gosho mi ha permesso di percorrere la strada per riportare una vittoria inimmaginabile a quel tempo, e a gettare le basi di una vita che oggi posso definire bella e ricca di esperienze importanti.
Ho compreso che l’approfondimento anche di una sola frase del Gosho ci permette di ricercare la nostra vera natura, la natura di Budda, che ci consente di essere saggi, forti e liberi, indipendentemente da ciò che ci accade.
Sensei nei suoi incoraggiamenti mi ha insegnato anche a dedicarmi ogni giorno alla felicità altrui permettendo al mio stato vitale di elevarsi, godendo di una continua brezza di speranza concreta.
Studiare il Gosho e le guide di Sensei dopo aver recitato Daimoku è una meravigliosa abitudine che non abbandonerò mai.
Con sincerità e semplicità vorrei incoraggiare ogni persona a praticare il Buddismo come ci insegna il presidente Ikeda, includendo nella pratica quotidiana uno studio concreto del Buddismo da applicare alla vita reale: questa è la strada che ha trasformato la mia paura di scoprire quale potesse essere la mia vera natura, portandomi alla certezza di poter essere felice grazie proprio alla natura di Budda che esiste nella profondità della nostra vita.