Nel mese di marzo le riunioni del Gruppo studenti si baseranno sul secondo capitolo del libro Maestro e discepolo, pubblicato anche su NR, 423, 5
Chiavi di lettura
«La nostra precisa determinazione di questo istante può aprire la strada a un futuro più luminoso. Sebbene la nostra decisione sia intangibile, essa si rivela come azione. Il Daishonin scrive che davanti a un ostacolo «il saggio si rallegrerà, mentre lo stolto indietreggerà» (RSND, 1, 568). Aver fede significa essere determinati ad accogliere tutte le sfide della vita con coraggio e gioia. Il Daimoku è la forza trainante che ci permette di continuare a proseguire coraggiosamente» (Maestro e discepolo, Esperia, pag. 18)
Focus – Cittadini globali
«Toda diceva spesso: “Le persone si preoccupano di non avere abbastanza soldi. Si preoccupano per la propria salute. […] Tuttavia, noi della Gakkai, oltre che dei nostri personali problemi ci preoccupiamo di come diffondere il Buddismo del Daishonin e aiutare gli altri a diventare felici”» (Ibidem, pag. 18). Il mondo che vediamo davanti ai nostri occhi è un mondo in cui le persone perdono la fiducia e sono scoraggiate. Un mondo in cui la povertà, le malattie e le ingiustizie si perpetrano ogni giorno. La nostra missione come studenti è impegnarci nello studio e nella società, mentre ci impegniamo al massimo per donare alle persone, attraverso la pratica di shakubuku, lo strumento per vincere su qualsiasi avversità.
Lo studio in pratica
Livia
Dopo tanti anni dalla mia prima laurea triennale in Canto Jazz del 2014 ho deciso nuovamente di riprendere a studiare. Dopo aver superato l’esame di ammissione, a settembre 2020 è ripartita la mia vita da studentessa, sempre in Conservatorio, questa volta al biennio di Canto Pop/Rock.
Gli ostacoli hanno impiegato poco ad arrivare: in primis la difficoltà di conciliare lavoro e studio. Può sembrare un problema banale, ma con un lavoro di trenta-trentacinque ore settimanali e una frequenza obbligatoria dell’80% di tutte le materie, basta davvero poco per rischiare di dover ripetere l’anno.
Nel secondo capitolo di Maestro e discepolo si legge: «La nostra determinazione nel momento presente è la chiave per la vittoria» (pag. 17), quindi all’inizio dell’anno accademico ho determinato che sarei riuscita a frequentare tutte le lezioni senza andare fuori corso. Ogni volta che sento che sto per mollare o per buttarmi giù, torno davanti al Gohonzon e ricomincio a studiare. Quando rileggo queste parole di Toda, trovo nuovamente la forza di avanzare: «Siamo nati per lottare e sfidare noi stessi. Siamo nati per progredire e vincere» (Ibidem, pag. 23).