«Perciò affrettatevi a cambiare i princìpi su cui si basa il vostro cuore e ad abbracciare l’unico vero veicolo, la sola buona dottrina [del Sutra del Loto]. Se lo farete, il triplice mondo diverrà la terra del Budda, e come potrà mai declinare una terra del Budda? Tutte le regioni nelle dieci direzioni diventeranno terre preziose, e come potrà mai essere distrutta una terra preziosa? In un paese che non conosce declino, in una terra che non conosce distruzione, il vostro corpo troverà pace e sicurezza e la vostra mente sarà calma e indisturbata. Dovete credere alle mie parole e rispettarle»
(Nichiren Daishonin, RSND, 1, 25)
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Cambiare la direzione del mio cuore
di Cinzia Cattani, Terni
Ho recitato il mio primo Nam-myoho-renge-kyo nel 1996 ed è stato come ritrovare la pace e la sicurezza che cercavo da sempre. Caratterialmente sono una persona che tende ad affrontare i problemi, ma sempre con una dose di ansia che sin da piccola mi ha portato a trascorrere molte notti insonni, giornate complicate e somatizzazioni diffuse. Non mi arrendevo, ma quando mi trovavo ad affrontare le vicissitudini della mia vita, emergeva tanta sofferenza: esami da sostenere, relazioni affettive e di lavoro impegnative…
Questo brano di Gosho ben rappresenta ciò che ha significato per me incontrare il Buddismo e “adottare l’insegnamento corretto”: una trasformazione individuale realizzata sperimentando, in ogni attimo della mia esistenza, che lo sforzo di cambiare la direzione della mia mente mi conduceva ad assaporare una felicità nuova, assoluta.
Ho imparato che non devo cambiare carattere o sopire i miei desideri, ma “cambiare i princìpi su cui si basa il mio cuore”, perché così facendo “il triplice mondo diventa la terra del Budda”: tutte le mie ansie svaniscono, la mente, liberata dalle catene del karma, elabora soluzioni e si mostrano “vie d’uscita” inaspettate e meravigliose.
Oggi, in particolare, la mia sofferenza e il mio pensiero costante riguardano, oltre alla mia vita personale, anche il sentire fortemente la preoccupazione del presente, del futuro e di quello che lascerò in eredità ai giovani.
Ora, sempre più velocemente, mi “affretto a cambiare i princìpi del mio cuore” e a far sì che l’eredità non sia questo mondo malandato, ma “la sola buona dottrina” che permetterà a tutti di sperimentare che “tutte le regioni nelle dieci direzioni diventeranno terre preziose” e pertanto indistruttibili.
È una ricerca che non finisce mai, ma ora so dove trovare la risposta: la paura si trasforma in gioia di vivere, la mente diventa calma e indisturbata.
Non ci sarà giorno in cui non diffonderò “la sola buona dottrina” e in cui non cercherò di essere di esempio con la mia vita, affinché le persone che incontro credano nelle parole del Daishonin e le sperimentino.