Passioni: disegno, pittura, cucito, nuoto
Frequento il primo anno del Liceo artistico, la scuola che ho sempre voluto fare perché il mio desiderio è diventare una stilista di moda.
Mi considero praticante del Buddismo di Nichiren Daishonin da quando ero nella pancia della mamma.
Ho sempre frequentato le riunioni sin da piccola insieme a lei, e da quando ho deciso di praticare costantemente ponendomi degli obiettivi la mia vita è migliorata.
Per prima cosa la pratica buddista mi ha aiutato ad affrontare il fatto che mio padre è sempre stato assente nella mia vita, l’ho visto poche volte nel corso degli anni e ora non lo vedo più per mia decisione, anche se un mio grande obiettivo è quello di avere il coraggio di parlargli e dirgli tutto quello che ho sofferto.
Negli ultimi anni ho avuto difficoltà a socializzare con i miei compagni delle medie e a volte cadevo in crisi profonde di sconforto pensando di essere io il problema. Questa situazione ha fatto emergere la mia paura più grande, ovvero non essere accettata per come sono, compresi i miei interessi e le mie caratteristiche fisiche. Grazie alla pratica buddista ho capito che non devo cambiare per piacere a qualcuno, ma è importante essere me stessa.
Durante l’estate mi sono sfidata con l’obiettivo di trasformare questa situazione che mi faceva soffrire e ora ho stretto legami con dei compagni con cui mi trovo benissimo e desidero espandere sempre più le mie amicizie.
In quel periodo mi ha aiutata molto l’incoraggiamento di Nichiren Daishonin in cui afferma che «l’inverno si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 476) perché, pur continuando a vivere una situazione difficile, avevo la certezza che praticando sarebbe sicuramente migliorata, così come cambiano le stagioni. In un altro Gosho, il Daishonin afferma che «Quando accade un grande male, seguirà un grande bene» (RSND, 1, 992) ed è quello che penso ora quando vado a scuola.
Molto importante per me è il legame con il presidente Ikeda, lo considero come un nonno, visto che una delle mie più grandi sofferenze è stata proprio la morte di mio nonno sette anni fa, a cui ero legatissima.
Ikeda con le sue poesie e con i suoi incoraggiamenti per i giovani, a cui faccio sempre riferimento, è di grande ispirazione soprattutto nei momenti di difficoltà e questo mi fa sentire protetta.
Ad esempio, quando ho vissuto delle delusioni sentimentali ho subito letto d’un fiato il capitolo sull’amore nel suo libro dedicato ai giovani Amore e amicizia.
Il mio desiderio di far conoscere Ikeda e la pratica buddista a più persone possibili mi ha spinto a scrivere la tesina per l’esame di terza media su di lui.
Provo una profonda gratitudine per il Gohonzon perché grazie al Daimoku ora sto meglio con me stessa. Ovviamente non mi sento perfetta, ci sarà sempre quell’ostacolo che all’improvviso può presentarsi, ma proprio in quel momento ce la metterò tutta e reciterò Daimoku fino alla vittoria.
Il Daimoku è un po’ come l’incantesimo expecto patronum di Harry Potter, in grado di “scacciare i dissennatori” che si nutrono della felicità delle persone.
Poter raccontare la mia esperienza è la concretizzazione di un mio obiettivo e mi dà molta gioia.
Il mio sogno è diventare una stilista e per realizzarlo voglio continuare a praticare il Buddismo per avere la forza di superare qualsiasi ostacolo. Inoltre voglio condividere questo meraviglioso Buddismo con quante più persone possibile, così come insegna il mio maestro.