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La nostra nuova partenza inizia dallo studio - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:20

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La nostra nuova partenza inizia dallo studio

Prosegue la serie che racconta le attività dei giovani in tutta Italia, di cui – in questa seconda puntata – sono protagonisti i giovani della Liguria 3. I giovani uomini e le giovani donne condividono con quali idee creative stanno affrontando il difficile periodo della pandemia e come in questi due anni hanno trasformato le tante difficoltà in occasioni per approfondire la fede, stringere legami più saldi e realizzare importanti vittorie nella vita quotidiana

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Prosegue la serie che racconta le attività dei giovani in tutta Italia, di cui – in questa seconda puntata – sono protagonisti i giovani della Liguria 3. I giovani uomini e le giovani donne condividono con quali idee creative stanno affrontando il difficile periodo della pandemia e come in questi due anni hanno trasformato le tante difficoltà in occasioni per approfondire la fede, stringere legami più saldi e realizzare importanti vittorie nella vita quotidiana

La regione Liguria 3 è nata nel novembre 2018 ed è formata da due territori, suddivisi a loro volta in due centri. Geograficamente inizia dal comune di Varazze e arriva a comprendere tutta la zona di Imperia e Ventimiglia, al confine con la Francia. I giovani praticanti nella regione sono 146, di cui 100 giovani donne e 46 giovani uomini. Negli ultimi due anni, caratterizzati dalla pandemia, venti giovani hanno iniziato a praticare e hanno ricevuto il Gohonzon.

In quanto giovani Soka come avete risposto alle difficoltà dovute alla pandemia? Quali attività avete portato avanti?

Fabio: L’arrivo della pandemia ci ha paralizzati: eravamo una regione ancora molto giovane e non sapevamo quale fosse il modo migliore per portare avanti le nostre attività. Però in maniera del tutto naturale, ancor prima che venisse avviata l’attività su piattaforme online, diversi responsabili giovani hanno iniziato a proporre di vedersi e incoraggiarsi tramite videochiamata. In quel periodo, in cui non si tenevano ancora gli zadankai online, la forte spinta da parte dei giovani a non mollare nonostante la distanza fisica, a rimanere in contatto e a incoraggiarsi quotidianamente, ha coinvolto anche gli adulti. Proprio in quel momento è nata l’idea di Marco e Mattia, due giovani responsabili di capitolo.

Marco: L’inizio della pandemia è coinciso con un periodo negativo in cui sentivo il bisogno di rilanciare in tutti gli aspetti della mia vita. Mattia e io, come responsabili di capitolo dei giovani uomini, abbiamo pensato insieme che in un momento così difficile da gestire il punto di partenza ideale fosse lo studio del Buddismo. È emersa così l’idea di organizzare un incontro settimanale di 40 minuti, a cui abbiamo dato il titolo “Buddismo in pillole”.
“Buddismo in pillole” è stato da subito pensato come un momento per approfondire un principio fondamentale rivolto a tutti coloro che avevano appena iniziato a praticare. All’inizio eravamo io e Mattia a preparare il principio della settimana ma, poco a poco, abbiamo deciso di affidare il compito della preparazione ogni settimana a due giovani diversi. Ben presto l’attività, partita da un piccolo capitolo, si è allargata a tutto l’hombu e ha visto – e vede tutt’ora – la partecipazione entusiasta non solo dei giovani, sia membri sia simpatizzanti, ma anche degli adulti.

Qual è stata la chiave del successo?

Marco: Il nostro desiderio più grande era che, attraverso lo studio del Buddismo, si creasse un clima di leggerezza in cui tutti potessero creare legami sinceri e realizzare grandi vittorie.
Molte persone hanno sofferto il problema della distanza e hanno riscontrato enormi difficoltà nel partecipare alle attività online, lamentando la freddezza di questo mezzo tecnologico. Il nostro scopo principale era di riuscire ad approcciarci alla piattaforma online con freschezza e gioia. Ci collegavamo agli incontri di “Buddismo in pillole” sforzandoci di portare ondate di speranza ancor più di quanto avremmo fatto in presenza. Il beneficio più grande è stato, insieme all’aumento esponenziale dei giovani che vi partecipavano, il fatto che alcuni membri che fino a quel momento non partecipavano alle attività online, ad oggi non vivono più questa situazione come un ostacolo. Di conseguenza questo ha portato anche a un miglioramento della qualità dei nostri zadankai.
Oggi il nostro desiderio è proprio quello di utilizzare questa esperienza come trampolino di lancio per le nuove modalità di studio, facendo sì che tutti possano sperimentare nella propria vita l’importanza dello studio attivo del Buddismo.

Come giovani donne avete portato avanti altre attività nel 2021?

Anna: Abbiamo avviato l’attività del Kayo-kai. Io mi sono trasferita nella Liguria 3 a gennaio 2021 e, non avendo avuto modo di conoscere personalmente le giovani donne del mio territorio a causa della pandemia, ho deciso di organizzare un incontro settimanale con loro. Insieme a Sarah, responsabile di regione, abbiamo iniziato a vederci online una mattina a settimana e a studiare le cinque guide eterne della Soka Gakkai e il volume 30 de La nuova rivoluzione umana.
È stata davvero una grande esperienza: ai primi incontri si collegavano tante giovani donne ma col tempo c’è stato un drastico calo nella partecipazione. Dalla fine di febbraio 2021 eravamo sempre e solo in quattro ma non abbiamo mai mollato.
È stato solo verso fine anno che abbiamo davvero iniziato a raccogliere i frutti di questa attività.
A ottobre abbiamo notato un sincero cambiamento in coloro che partecipavano all’incontro settimanale: puntata dopo puntata, le giovani donne coinvolte hanno iniziato ad aumentare e a manifestare il desiderio di vederci più spesso e studiare più puntate insieme.

Sarah: A dicembre 2021 abbiamo organizzato una riunione giovani della Liguria 3 al Centro culturale di Genova. Insieme a tutte le giovani donne abbiamo determinato di concludere la lettura del volume 30 entro la fine dell’anno. Nonostante ognuna di noi fosse molto impegnata, tra il lavoro, le varie attività e la nostra vita personale, siamo riuscite a realizzare l’obiettivo. Decisivo è stato l’apporto di una giovane donna che inizialmente aveva molte difficoltà con le attività online.

Anna: Ognuna di noi ha potuto sperimentare la forza delle attività della Soka Gakkai: anche se con la maggior parte delle giovani donne non ci siamo mai viste dal vivo, abbiamo creato dei legami fortissimi. Inoltre sono emersi responsabili giovani in zone che sembravano deserte. Questo è stato un beneficio incredibile. Grazie alle attività che tutti noi ci siamo sforzati di portare avanti con costanza, anche quando sembrava non esserci nessun risultato, le persone si sono naturalmente alzate da sole, sono cresciute in pochissimo tempo e hanno ottenuto grandi risultati nella loro vita personale.

Sarah: Ora siamo tutte impegnate nella nuova campagna delle giovani donne #centogiornidivittoria.
Per il 2022 abbiamo deciso di organizzare un appuntamento mensile coinvolgendo le donne della nostra regione e chiedendo loro di condividere con noi giovani donne le loro esperienze di fede.

Secondo voi qual è il punto di forza di queste attività?

Anna e Marco: All’inizio non sapevamo se queste iniziative avrebbero funzionato e se i giovani si sarebbero davvero uniti. Tuttavia non abbiamo mai mollato, nemmeno quando eravamo solo in due a ritrovarci per studiare. È stata sicuramente una grande sfida, accompagnata dalla forte determinazione di non retrocedere di fronte agli ostacoli.
Volevamo davvero che ognuno si alzasse da solo e vincesse nella propria vita. Un punto di forza è stato sicuramente il fatto che abbiamo preso una decisione personale profonda e poi l’abbiamo condivisa con tutti i giovani che si collegavano.
Questa semplice azione si è incisa nel cuore di ognuna e ognuno di loro e, nel tempo, si è anche manifestata concretamente.

Quali sono le vostre determinazioni future per continuare ad espandere kosen-rufu nell’anno dei giovani e del progresso dinamico?

Marco: Grazie alle attività svolte nel 2021 sento che la mia determinazione e il mio modo di fare attività sono cambiati in maniera radicale.
Abbiamo avuto occasione di creare legami profondi tra noi giovani laddove pensavamo che avremmo incontrato solo muri. Perciò la mia determinazione personale è fare in modo che ogni giovane uomo crei legami di amicizia indistruttibili.

Fabio: Quest’anno sento ancora più forte la responsabilità di sostenere i giovani uomini della Liguria 3. Insieme a Sarah abbiamo deciso di rilanciare sia l’attività Futuro sia quella Studenti, che sono state avviate da poco.
Ho il desiderio sincero di partire dalla mia rivoluzione umana per arrivare al cuore di tutti i giovani.

Sarah: Anno dei giovani e del progresso dinamico per me significa impegnarsi con costanza nel crescere successori giovani in prima linea.
Le attività che abbiamo portato avanti nel 2021 mi hanno permesso di comprendere che quando ci alziamo da soli anche gli altri fanno lo stesso, in maniera naturale. Sostenere i giovani nella loro crescita personale è la mia determinazione più grande per il 2022.

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