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Avanziamo con coraggio - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:22

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Avanziamo con coraggio

Presentiamo un estratto del discorso del presidente Ikeda per la riunione dei responsabili di centro dell’8 gennaio 2002. Il video di questo discorso è stato trasmesso durante la sesta riunione dei responsabili di centro, l’8 gennaio 2022

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Presentiamo un estratto del discorso del presidente Ikeda per la riunione dei responsabili di centro dell’8 gennaio 2002. Il video di questo discorso è stato trasmesso durante la sesta riunione dei responsabili di centro, l’8 gennaio 2022

I miei più sinceri auguri per questo nuovo anno appena iniziato!
C’è un argomento di cui il maestro Toda parlava spesso, quasi a voler trasmettere un’importante eredità ai suoi successori. Si tratta del coraggio.
Una volta diede una guida molto chiara in merito: «L’essenza del Buddismo è la compassione. Anche noi dobbiamo avere compassione ma, essendo comuni mortali, a volte ci risulta piuttosto difficile. Il coraggio sostituisce la compassione. Sto parlando del coraggio di aiutare gli altri a diventare felici, il coraggio di migliorare noi stessi, di compiere la nostra rivoluzione umana, di propagare il Buddismo di Nichiren Daishonin in ogni parte del Giappone e del mondo intero. Praticare il Buddismo con coraggio si traduce in compassione».
Spero che quest’anno avanzerete con coraggio per il vostro miglioramento personale e per conseguire grandi risultati per kosen-rufu.

Oggi, 8 gennaio, è un giorno solenne per la relazione di maestro e discepolo. Infatti l’8 gennaio del 1945, Josei Toda venne a sapere della morte in carcere del suo maestro Tsunesaburo Makiguchi [avvenuta il 18 novembre dell’anno precedente, n.d.t.].
Il maestro Toda, che si trovava nella stessa prigione, apprese la notizia da uno dei giudici preliminari durante un interrogatorio di routine. Fino ad allora era stato totalmente ignaro della morte del suo maestro. Tornato nella sua cella, pianse tutta la notte, versando lacrime di rabbia e di dolore. Questo è il legame di maestro e discepolo.

Da quel giorno, Josei Toda divenne un guerriero indomito di kosen-rufu. Determinò nel suo cuore: «Non ricercherò la gloria personale. Prenderò il posto del mio maestro, morto in carcere per le sue convinzioni, e dedicherò la vita a mettere in pratica il suo spirito».
Come terzo presidente della Soka Gakkai, anche io ho lottato senza sosta per kosen-rufu con lo stesso spirito di non dualità di maestro e discepolo, facendomi interamente carico delle persecuzioni predette dal Daishonin per i praticanti del Sutra del Loto. Impegnarsi in una grande lotta con dedizione altruistica per propagare la Legge mistica è l’essenza dello spirito di maestro e discepolo che ho condiviso con i presidenti Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, lo spirito che scorre all’interno della Soka Gakkai. In questa data così significativa sono felice di poter riportare ai maestri Makiguchi e Toda, insieme a tutti voi, l’immensa prova concreta dell’espansione di kosen-rufu mondiale. Niente mi rende più felice.

Nel Gosho Fiori e frutti Nichiren Daishonin espone il principio secondo cui i meriti acquisiti dal discepolo propagando la Legge mistica ritornano sempre al maestro[ref]Il Daishonin scrive: «I meriti che Nichiren ha acquisito propagando il Sutra del Loto ritorneranno sempre a Dozen-bo [maestro del Daishonin quando questi era ragazzo]» (RSND, 1, 808).[/ref] (cfr. RSND, 1, 808).
I nostri intensi sforzi come discepoli servono a ripagare il debito di gratitudine nei confronti del nostro maestro. Questo è il Buddismo, questa è la via dell’umanità. Pertanto, il modo migliore per ripagare questo profondo debito è impegnarsi seriamente per realizzare kosen-rufu.
Nel Gosho La scelta del tempo, il Daishonin afferma: «I ruscelli si riuniscono per formare il grande mare e i granelli di polvere si accumulano per formare il monte Sumeru. Quando all’inizio io, Nichiren, presi fede nel Sutra del Loto, ero come un’unica goccia d’acqua o un singolo granello di polvere in tutto il Giappone. Ma poi, quando due, tre, dieci, cento, mille, diecimila, un milione di persone reciteranno il Sutra del Loto e lo insegneranno ad altri, formeranno un monte Sumeru di perfetta Illuminazione, un grande mare di grande nirvana! Non cercare nessun’altra via per conseguire la Buddità!» (RSND, 1, 520).
Dove si trova la via per conseguire la Buddità? Si trova solo nel nostro impegno per espandere il flusso di kosen-rufu. Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna una fede dedita a far avanzare kosen-rufu.
In accordo con il principio buddista per cui “fede uguale vita quotidiana”, finché continueremo a perseverare nella fede dedicandoci a kosen-rufu potremo avere successo e vincere nella vita quotidiana e nella società, per quanto difficili siano le circostanze in questo momento.
Attualmente la rete solidale dei compagni di fede di tutto il mondo sta crescendo in modo esponenziale e di conseguenza la nostra organizzazione trabocca sempre più di benefici, di persone capaci, di forza e vitalità.
In seguito alla scissione con il clero della Nichiren Shoshu (1991), il movimento di kosen-rufu ha avuto un’accelerazione incredibile, sviluppandosi sempre più e diffondendosi in tutto il mondo grazie alla Soka Gakkai che sta portando avanti l’autentico spirito di Nichiren Daishonin.
La nostra separazione dal clero è stata sicuramente in accordo con l’intento e la saggezza del Budda, poiché ci ha permesso di far avanzare kosen-rufu in tutto il mondo, liberi e senza impedimenti.
Sono certo che siamo finalmente entrati in un’epoca in cui il Buddismo del sole del Daishonin inizierà a illuminare davvero l’intera umanità, conducendola verso la pace, la felicità e la prosperità.
In una lettera a un seguace laico, il Daishonin scrive: «Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia» (Le proprietà del riso, RSND, 1, 991).
Spero che tutti voi possiate accumulare una fortuna immensa, vasta quanto il leggendario monte Sumeru, nel luogo dove avete una profonda missione che vi è stata affidata dal Daishonin.

Vorrei ora condividere con voi un passo molto famoso, da una lettera che il Daishonin indirizzò a Shijo Kingo. Si tratta di una lettera di incoraggiamento al suo discepolo che stava affrontando circostanze particolarmente difficili, poiché i suoi colleghi avevano diffuso delle false accuse nei suoi confronti e il suo signore lo aveva minacciato di confiscare i suoi possedimenti.
Il Daishonin scrive: «Questa vita è come un sogno, nessuno può esser certo di vivere fino a domani. Anche se tu dovessi diventare il più misero dei mendicanti, non disonorare il Sutra del Loto. Dato che comunque sarebbe uguale, non lasciar trasparire il tuo dispiacere. Come tu stesso scrivi nella tua lettera, devi agire e parlare senza il minimo accenno di servilismo. Il servilismo e l’adulazione servirebbero soltanto a danneggiarti ulteriormente. Anche se i tuoi due feudi dovessero essere confiscati o tu dovessi essere cacciato, pensa che questo è dovuto all’opera delle dieci fanciulle demoni, e affidati a loro senza alcuna riserva. Se io, Nichiren, invece di essere esiliato, fossi rimasto a Kamakura, sicuramente sarei stato ucciso nella battaglia[ref]Probabilmente si riferisce al conflitto che scoppiò nel secondo mese del 1272 tra il reggente Hojo Tokimune e il suo fratellastro più anziano Hojo Tokisuke.[/ref]. Allo stesso modo, poiché rimanere al servizio del tuo signore può risultare a tuo detrimento, potrebbe essere opera del Budda Shakyamuni» (Ammonimento contro l’attaccamento al proprio feudo, RSND, 1, 731).
Il Daishonin fu esiliato sull’isola di Sado, una terribile persecuzione. Ma egli afferma che proprio grazie a questo riuscì a evitare di essere coinvolto in un conflitto armato. Quindi il suo esilio a Sado fu in realtà un beneficio.
Vista con gli occhi del Budda, ogni cosa ha un profondo significato. Non dobbiamo mai lamentarci della nostra situazione. Finché abbiamo una forte fede, una fede coraggiosa, possiamo sicuramente trasformare tutte le difficoltà in qualcosa di positivo, trasformare il veleno in medicina. Vi prego di incidere queste parole del Daishonin nei vostri cuori e di continuare ad avanzare con decisione, qualunque cosa accada.
Poiché il Buddismo riguarda la vittoria, è fondamentale vincere. Non dobbiamo assolutamente lasciarci sconfiggere. Dobbiamo vincere su noi stessi e vincere nella nostra vita. Questo è lo scopo della nostra fede e della nostra pratica buddista.
Il Daishonin è sicuramente consapevole degli sforzi di tutti voi che affrontate con coraggio difficoltà e sofferenze e continuate a impegnarvi per kosen-rufu con sincera dedizione. Vi prego di non preoccuparvi e di vivere a pieno la vostra vita dalla profonda missione.
Desidero che continuiate ad avanzare giorno dopo giorno con dignità, coraggio e fierezza, rimanendo sempre fedeli a voi stessi. Sto pregando con tutto il cuore per la vostra buona salute, felicità e lunga vita, e affinché possiate costruire una vita piena di armonia e di gioia.
Desidero che diveniate leader capaci di offrire guide e incoraggiamenti meravigliosi, in grado di rivitalizzare e ispirare i vostri preziosi compagni di fede che si stanno impegnando così duramente in questi rigidi mesi invernali.
Prego affinché siate sempre felici in questo nuovo anno! Apprezzo immensamente i vostri instancabili sforzi. Grazie mille!

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