Discorso del presidente della Soka Gakkai Minoru Harada alla sesta riunione dei responsabili di centro
Congratulazioni per questa sesta riunione dei responsabili di centro in cui, con spirito giovanile, promettiamo insieme di compiere un progresso dinamico verso il centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, nel 2030!
Prima di tutto vorrei esprimere la mia profonda gratitudine per tutti coloro che hanno fatto l’offerta per kosen-rufu alla fine dello scorso anno. Grazie di cuore per le vostre offerte!
Quest’anno, il 5 maggio, ricorre il cinquantesimo anniversario dell’inizio dei dialoghi tra il maestro Ikeda e Arnold J. Toynbee (1889-1975), uno dei più grandi storici del ventesimo secolo.
La raccolta delle loro conversazioni, intitolata Dialoghi. L’uomo deve scegliere, finora tradotta in trenta lingue, non solo viene utilizzata come materiale didattico nelle università di tutto il mondo, ma è uno dei libri più apprezzati da molti intellettuali e figure di spicco.
Proprio come quelli con Arnold Toynbee, tutti i dialoghi che il maestro Ikeda ha intrapreso, sempre nello spirito di dedicarsi con tutto se stesso alla persona che aveva di fronte, sono volti a creare delle solide, autentiche amicizie.
In più occasioni ho avuto modo di constatare in prima persona che queste amicizie, trascendendo il tempo e i confini nazionali, hanno aperto le porte di kosen-rufu mondiale.
Prendiamo ad esempio il periodo in cui il Brasile era governato da un regime militarista.
A causa di pregiudizi e maldicenze che all’epoca circolavano nei confronti della Soka Gakkai, il Brasile si rifiutò di rilasciare al maestro Ikeda il visto per entrare nel paese, anche se stava visitando i paesi limitrofi. Ma poi i tempi e le circostanze cambiarono e nel 1984 – quando fu ristabilita la democrazia, dopo anni di governo militare – Sensei riuscì finalmente a tornare in Brasile, dopo diciotto anni.
In quell’occasione il maestro Ikeda incontrò l’allora presidente Joao Figueiredo (1918-1999). Per organizzare la visita, un rappresentante della Soka Gakkai incontrò il segretario generale Abreu, uno dei più alti funzionari del governo.
Abreu chiese: «Che tipo di persona è il presidente Ikeda?». Evidentemente, nell’imminenza della visita di Sensei in Brasile, alcune persone spinte dall’invidia stavano facendo circolare voci tendenziose per ostacolarne l’arrivo. Fu un momento di estrema tensione, un momento decisivo in cui nulla si poteva dare per scontato.
Nel rispondere a quella domanda, il nostro rappresentante mostrò al segretario generale una raccolta di dialoghi e fotografie del maestro Ikeda. Quando questi aprì la raccolta di fotografie, ne indicò una e, con stupore, esclamò: «Ma è lui!». Si trattava della fotografia che ritraeva Sensei con il grande storico Arnold Toynbee.
Abreu aveva acquistato i dialoghi tra Ikeda e Toynbee durante una sua visita a Londra. Non solo, affermò di aver letto più e più volte quel libro dai «contenuti meravigliosi».
Vedendo quella foto, i dubbi del segretario generale riguardo la visita di Sensei svanirono all’istante, e disse: «Il presidente Ikeda potrà incontrare il nostro presidente, ma a una sola condizione…».
Alla parola “condizione”, il rappresentante della Soka Gakkai si irrigidì, preparandosi al peggio. Ma Abreu continuò: «Dopo il colloquio con il presidente Figueiredo, desidero che il presidente Ikeda incontri anche me, anche solo per pochi minuti».
La sua richiesta fu prontamente riportata al maestro Ikeda, che accettò volentieri. Sensei incontrò come da programma il presidente Figueiredo, con cui strinse una salda amicizia, e in seguito ebbe un incontro anche con il segretario generale Abreu.
Da allora, l’opinione pubblica sulla SGI del Brasile cambiò completamente e nel corso degli anni il maestro Ikeda ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui quello di Commendatore dell’Ordine nazionale della Croce del Sud, la più alta onorificenza del Paese.
In un’autentica amicizia con una singola persona è racchiuso un potenziale immenso per kosen-rufu. Una sola, autentica amicizia creata attraverso un dialogo ha dato origine a innumerevoli opportunità per far avanzare kosen-rufu. Sfidiamoci dunque nel creare amicizie autentiche nella terra della nostra missione, per realizzare un grande progresso dinamico!
In un’intervista al giornale della Soka Gakkai Soka Shimpo, Mitsunori Ishida, sociologo e professore presso la facoltà di Lettere, Arti e Scienze sociali dell’Università di Waseda, ha condiviso la sua visione lungimirante della situazione attuale dei rapporti interpersonali tra le generazioni più giovani.
Il professor Ishida ha spiegato che, a causa della sempre maggiore concentrazione della popolazione nelle aree urbane, i cosiddetti legami di sangue con i parenti, e i legami di zona – ovvero con le persone dello stesso paese natale o della stessa area – che un tempo erano molto forti, sono andati via via allentandosi, soppiantati dai rapporti interpersonali con i colleghi di lavoro.
Tuttavia, a partire dagli anni ‘90, in concomitanza con l’arresto della crescita economica, anche questi legami si sono affievoliti.
Di conseguenza, nella società si è diffuso un atteggiamento sempre più individualistico; pertanto, mentre in passato i rapporti interpersonali si creavano in modo spontaneo e naturale, oggi dobbiamo scegliere intenzionalmente con chi interagire e creare legami.
Inoltre, con il diffondersi dei social media, a partire dalla seconda metà degli anni 2000 le persone si sono ritrovate ad affrontare la questione di come creare relazioni in cui essere accettate e apprezzate e, al tempo stesso, hanno provato un forte senso di insicurezza derivante dalla paura costante di essere rifiutate.
Il professor Ishida ha affermato: «In tali circostanze, in cui i rapporti interpersonali sono sempre più incerti, credo che la fede costituisca il fondamento a sostegno non solo del singolo individuo, ma anche delle relazioni tra le persone».
In questo Anno dei giovani e del progresso dinamico, dobbiamo essere consapevoli di questi grandi cambiamenti sociali e al tempo stesso della missione che la Soka Gakkai può svolgere nella società; dobbiamo fare nostra questa missione per diventare coraggiosi fautori di un grande cambiamento.
In altre parole, anche tra i membri della Soka Gakkai, coloro che hanno vissuto la giovinezza negli anni ‘90, ovvero i compagni di fede al di sotto dei quarant’anni, vivono in una società in cui si deve scegliere intenzionalmente con chi creare legami; la loro non è quindi una generazione in cui i rapporti interpersonali nascano in maniera spontanea.
Ecco perché dovremmo incoraggiare i nostri compagni di fede a fare nuove amicizie e ad espandere la loro cerchia di relazioni, con la consapevolezza che ciò richiede tempo e impegno individuale.
è necessario porre la promozione dell’amicizia alla base del nostro movimento di kosen-rufu. Cercando con creatività e inventiva le modalità che meglio si adattano alle esigenze di ciascun Gruppo e zona, diamo inizio a una nuova sfida per compiere un grande progresso dinamico!
Una volta Joseph Derbolav (1912-1987), illustre pedagogista e filosofo tedesco, domandò al maestro Ikeda: «Come riesce a realizzare i suoi dialoghi con intellettuali e figure di spicco di tutto il mondo? Qual è la chiave, il suo punto di partenza?».
Sensei rispose: «Le persone che desiderano profondamente la pace nel mondo e la felicità delle persone, da qualche parte si incontrano naturalmente».
Facciamo sì che ciascuno di noi segua le orme del maestro Ikeda e, con i cuori uniti a lui e rivolti all’obiettivo di kosen-rufu, generiamo un turbine di dialoghi che risveglino tutti i Bodhisattva della Terra con cui condividiamo un legame karmico!