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Con la passione dei giovani dell’Emilia Romagna centro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:20

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Con la passione dei giovani dell’Emilia Romagna centro

Presentiamo una nuova serie in cui i giovani dalle varie regioni d’Italia raccontano le loro attività ed esperienze. In questa intervista siamo a tu per tu con Cristina Ropa e Federico Barbieri, responsabili dell’Emilia Romagna Centro. Seguono le esperienze di Shin’ichi Okamura ed Eleonora Renda

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Presentiamo una nuova serie in cui i giovani dalle varie regioni d’Italia raccontano le loro attività ed esperienze. In questa intervista siamo a tu per tu con Cristina Ropa e Federico Barbieri, responsabili dell’Emilia Romagna Centro. Seguono le esperienze di Shin’ichi Okamura ed Eleonora Renda

La regione Emilia Romagna Centro è nata nel 2018 e comprende le province di Bologna e Ferrara. Ci sono tre territori, due su Bologna e uno su Ferrara, e abbraccia tutte le zone di montagna oltre alla città metropolitana. Nella regione ci sono 192 giovani uomini e 460 giovani donne.
«Nel 2021 – ci raccontano Cristina e Federico – nonostante ci siano persone che non hanno mai fatto attività in presenza, sei giovani uomini e sedici giovani donne hanno ricevuto il Gohonzon. È stato molto incoraggiante, perché abbiamo capito di avere tante risorse per arrivare al cuore delle persone. Bisogna partire dalla consapevolezza che ogni singola persona vale come l’universo intero»

In questo momento così particolare, Quali sono secondo voi gli aspetti più importanti per sostenere i giovani? Come Gruppo giovani, quali attività state portando avanti?

Federico: Sentirsi parte di una rete è importantissimo. Tendenzialmente i giovani uomini sono più solitari, abbiamo allora cercato un modo per non sentirci isolati e allo stesso tempo costruire il legame con il maestro. Così abbiamo cominciato a incontrarci regolarmente per studiare insieme il Buddismo.
Riuscire a stare vicini alle persone è importantissimo soprattutto per coloro che non hanno mai avuto l’occasione di fare attività nella Soka Gakkai prima della pandemia.
Nel 2021, ogni due settimane noi giovani uomini, per un quarto d’ora (dalle 19.45 alle 20:00), abbiamo letto il libro Maestro e discepolo. Un’attività leggera e allo stesso tempo significativa per iniziare la settimana con determinazione. Proprio in questi giorni poi è iniziata l’attività dell’Accademia dei giovani uomini e ci siamo sentiti subito a ritmo.

Cristina: In questo momento è fondamentale sfidarci in una preghiera ancora più profonda e in dialoghi sempre più sinceri per abbracciare il cuore di ogni singola persona. Quando nel 2020 si è formata la nuova squadra di regione giovani donne abbiamo inviato subito le nostre determinazioni a Sensei e abbiamo deciso di creare il “Kayo Study Camp” per approfondire insieme una sera a settimana La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana con il desiderio di essere allenate direttamente dal nostro maestro. Abbiamo studiato brani sull’amicizia, lavoro e relazioni, condividendo riflessioni ed esperienze. È stato molto prezioso per creare una forte unità tra di noi. Adesso con la campagna individuale “100 giorni di vittoria” ci incontreremo a giorni alterni dalle 7.30 alle 7.45 di mattina per leggere insieme a tutte le giovani donne della regione il passo corrispondente a quel giorno con il desiderio di metterlo in pratica subito nelle nostre vite!

In che modo state portando avanti le attività dei Gruppi futuro e studenti?

Cristina: Il nostro più grande desiderio come Gruppo giovani è mettere in prima linea i giovanissimi del Gruppo futuro e studenti. Sono straordinari. I Futuro sono riusciti a incontrarsi al Centro culturale a dicembre a livello di regione e a realizzare una bellissima riunione! Per il 5 maggio (dieci anni dalla fondazione del Gruppo, n.d.r.) hanno l’obiettivo di creare un album per Sensei esprimendo i loro sogni in forma artistica. L’obiettivo è arrivare a 100 futuro coinvolti, 12 per ogni hombu.
Per quanto riguarda gli Studenti quest’anno hanno l’obiettivo di continuare a svolgere le riunioni a livello di territorio e in più di organizzare incontri a livello di regione per approfondire gli obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso la condivisione di libri, podcast, film, mostre e qualsiasi altra cosa in ambito culturale inerente a questo tema. A Bologna Sensei ricevette l’Anello dottorale nel 1994 quando tenne il discorso su Leonardo Da Vinci considerato da lui un esempio di spirito cosmopolita. Negli anni sono state create basi molto solide per il Gruppo studenti e oggi questo spirito è incarnato pienamente dai suoi membri che si dedicano a trasformare la conoscenza in saggezza per aiutare le persone che più soffrono.
Inoltre al corso Studenti nazionale, lo scorso dicembre, hanno partecipato tanti ragazzi e ragazze della nostra regione. Si sono sfidati ogni domenica prima del corso studiando insieme il Gosho L’Apertura degli occhi con tanto impegno ed entusiasmo.

Quali sono le vostre determinazioni per continuare ad espandere kosen-rufu?

Cristina e Federico: Insieme ai Gruppi donne e uomini quest’anno abbiamo organizzato dei corsi mensili dedicati a tutti i livelli di responsabilità, in particolar modo ai responsabili di gruppo, per approfondire insieme alcuni princìpi fondamentali, tra cui la non dualità tra maestro e discepolo e lo spirito dell’offerta. Come giovani il nostro obiettivo è che ognuno di noi prenda consapevolezza della propria eterna missione con Sensei facendo la differenza nel luogo in cui vive e contribuendo così alla trasformazione del karma della società.

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Lotto ogni giorno per risvegliarmi alla mia missione

Esperienza di Shin’ichi Okamura, responsabile Futuro Emilia Romagna centro

Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia buddista e di crescere serenamente sostenuto dai miei genitori nelle scelte di vita. Tuttavia dentro di me sentivo un senso di inadeguatezza costante, pensavo di non meritare ciò che avevo. Ciò che più mi impauriva era non riuscire a forgiare la mia identità. Sono diventato membro della Soka Gakkai nel 2013 e mi sono fin da subito dedicato alle attività del Gruppo futuro. Anni dopo, quando ero alla fine delle scuole superiori, in una riunione ascoltai queste parole di Sensei: «Ciò che è importante è che vi sfidiate in qualcosa. Non importa cosa. In seguito, con un impegno costante, la direzione che dovrete prendere vi apparirà chiara, in modo naturale. Quindi è fondamentale avere il coraggio di chiedervi come dovreste agire in questo stesso momento. La chiave, in altre parole, è scalare la montagna davanti a voi» (In cammino con i giovani, Esperia, pag. 60). Sentii che per trovare la mia missione avrei dovuto sforzarmi al massimo.
Mi iscrissi alla laurea triennale di Fisica a Ferrara e nel 2019 iniziai la magistrale.
Passai con ottimi voti gli esami del primo anno e grazie a un suggerimento della mia ragazza si manifestò la possibilità di fare un periodo di ricerca in Giappone per svolgere il tirocinio della tesi.
Davanti al Gohonzon stavo lottando per trasformare il mio stato vitale: volevo vincere per kosen-rufu, ma allo stesso tempo temevo di perdere le relazioni di amicizia costruite in Italia e anche di deludere me stesso. Inoltre non avevo mai imparato il giapponese, anche se mio padre in casa lo parlava regolarmente.
Decisi di non scoraggiarmi e di vedere questa situazione come un’occasione per sconfiggere i miei punti deboli.
A fine anno partecipai al corso nazionale Studenti dove decisi di realizzare l’impossibile per il 18 novembre 2020: nonostante avessi solo tre mesi per fare sei esami e completare tutte le procedure burocratiche per il soggiorno all’estero, mi misi l’obiettivo di partire e laurearmi con il massimo dei voti entro fine anno.
Grazie alla continua lotta condivisa con Sensei per tenere fede a questa promessa, superai tutti gli esami e il 15 febbraio partii per Tokyo. Per la prima volta nella vita iniziavo a percepire il mio valore.
Si manifestò subito una grande protezione: riuscii infatti a partire subito prima del lockdown e della chiusura degli aeroporti.
I mesi in Giappone furono un’esperienza meravigliosa dove conobbi colleghi fantastici e mi appassionai alla fisica sperimentale.
Tornato in Italia dovevo però ancora scrivere la tesi. Nel frattempo avevo passato la preselezione per entrare al dottorato di ricerca e dovevo prepararmi per il colloquio di ammissione.
La sensazione di insicurezza si manifestò ancora forte ma decisi di trasformare il karma in missione. Percepii che il mio vero valore non era nel risultato finale ma nella lotta contro la mia oscurità.
Affrontai le ultime settimane con gioia, incontrando e incoraggiando tante persone.
Il 19 settembre 2020 mi sono laureato con il massimo dei voti, portando il primo progetto di tesi in collaborazione tra l’Università di Ferrara e quella di Tokyo.
Una settimana dopo ho ricevuto la notizia di essere stato ammesso al Dottorato di ricerca in Fisica delle particelle a Ferrara.
Ho avuto l’incredibile occasione di lavorare per due settimane ai laboratori del CERN di Ginevra, il più importante centro internazionale per la Fisica delle particelle.
Amo la ricerca e vorrei trasmettere questo tipo di passione soprattutto a chi ha difficoltà con le materie scientifiche.
Sono profondamente grato a Sensei per avermi sempre incoraggiato a credere nel mio potenziale quando io non riuscivo a vederlo. Ora voglio continuare a lottare gioiosamente dedicando le mie capacità per realizzare kosen-rufu!

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Superare i miei limiti per realizzare il sogno del mio maestro

di Eleonora Renda, responsabile Studenti Emilia Romagna centro

Quando ho iniziato a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin avevo ventiquattro anni e tante barriere nel cuore. Era il 2014, mi laureai in Italianistica e fondai un’associazione culturale, ma presto capii che non era la mia strada. L’anno dopo ricevetti il Gohonzon e decisi di iscrivermi nuovamente all’Università per diventare psicologa. Ogni esame era un espediente per avanzare nella mia rivoluzione umana.
Nel frattempo, una relazione sentimentale per cui avevo sofferto a lungo divenne l’occasione per trasformare attraverso la fede il senso di rifiuto e di abbandono, e per allenarmi a essere “padrona della mia mente”.
Il Gosho Il conseguimento della Buddità in questa esistenza mi ha sostenuto tanto, in particolare questo passo: «Una mente annebbiata dalle illusioni derivate dall’oscurità innata è come uno specchio appannato che, però, una volta lucidato, sicuramente diverrà chiaro e rifletterà la natura essenziale dei fenomeni e il vero aspetto della realtà. Risveglia in te una profonda fede e lucida con cura il tuo specchio notte e giorno. Come dovresti lucidarlo? Solo recitando Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 4).
Decisi di rilanciare nello studio per raggiungere i miei obiettivi e costruire la mia vita futura senza farmi sviare da tutte le altre lotte.
Era il 2017, e quell’anno ebbi l’opportunità di partecipare al corso europeo del Gruppo studenti a Francoforte, connettendo ancora di più i miei obiettivi al cuore del mio maestro.
Desideravo vincere sulla mia sofferenza sentimentale per tutte le giovani donne.
Queste parole del presidente Ikeda furono fondamentali: «Ognuna di voi, giovani donne Soka, è una suprema e nobile entità della Legge di Nam-myoho-renge-kyo. Perciò non potete mancare di diventare felici e superare qualsiasi difficoltà» (Il voto dell’Ikeda Kayo-kai, IBISG, pag. 29).
Grazie alle sue guide e a un Daimoku ruggente decisi di essere felice e determinai di sentirmi amata e sostenuta.
Il mese seguente, nel gennaio 2018, iniziai una meravigliosa relazione con Alessandra con cui per anni ci eravamo sostenute come compagne di fede. Su quell’affetto, rispetto e stima reciproci si era costruito un amore che poi con naturalezza si è manifestato.
Grazie a questa esperienza ho compreso che l’amore vero è semplice e sostiene la vita, potenziandola.
A settembre 2018 ho inoltre realizzato la grande vittoria di laurearmi in Psicologia con una tesi che è poi diventata un libro.
Nel 2019 ho partecipato al corso nazionale Studenti e lì ho percepito quanto la nostra missione sia determinante per il futuro dell’umanità. In quell’occasione ho deciso di legare i miei obiettivi a quelli dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Nel febbraio 2021 mi sono laureata alla magistrale in Psicologia clinica. L’8 luglio, inoltre, io e Alessandra abbiamo celebrato la nostra unione civile, promettendo a Sensei di realizzare una famiglia basata sul nostro voto condiviso.
Ora sto terminando un tirocinio presso l’Università realizzando progetti nelle scuole e si è aperta la possibilità di continuare questa collaborazione, uno dei miei grandi sogni.
Il mio obiettivo per il 2030 è diventare una brava psicologa e psicoterapeuta per sostenere il benessere psicofisico delle persone anche attraverso la cultura umanistica.Ho imparato che posso fare ogni giorno qualcosa di prezioso con la mia vita e che ogni volta che vinco e supero un mio limite posso contribuire a rendere realtà il sogno del mio maestro.
Sono determinata a non risparmiarmi per realizzare la mia missione nella società incoraggiando ogni studente a fare lo stesso.

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