In occasione dell’anniversario dell’entrata in vigore del Trattato per l’abolizione delle armi nucleari (TPNW), nei giorni 21 e 22 gennaio si sono tenuti alcuni eventi online per celebrare l’evento.
La mattina del 21 gennaio il comitato Senzatomica ha partecipato a un’iniziativa promossa dalla scuola “M. Buonarroti” di Montaletto dell’Istituto Comprensivo Cervia 2 con la collaborazione del Comune di Cervia, per incontrare in video conferenza la signora Yoshiko Kajimoto, di Hiroshima.
È stato un incontro davvero emozionante, nel quale la signora Kajimoto ha condiviso la sua drammatica e toccante esperienza.
Alla domanda dei bambini su come poter fare per contribuire attivamente alla pace, ha evidenziato l’importanza di condividere con quante più persone possibili gli orrori della bomba atomica, così che quanto vissuto da lei e da altri sopravvissuti non venga mai dimenticato.
Michela Brunelli, Assessore alla Pace del Comune di Cervia, ha ribadito che la pace non riguarda solo gli Stati ma deve abitare nei cuori di ognuno di noi.
Nel pomeriggio del 21 gennaio si è svolto il webinar “La forza del Trattato TPNW: miliardi di dollari già sottratti al business delle armi nucleari”.
Focus dell’evento l’aspetto finanziario del disarmo nucleare e l’importanza cruciale del disinvestimento economico da parte di banche e istituti di credito.
«Nel 2020 i nove Stati possessori di armi nucleari hanno speso complessivamente quasi 73 miliardi di dollari destinandoli ai loro arsenali nucleari, 1,4 miliardi di dollari in più rispetto al 2019. Questi soldi potrebbero essere spesi molto meglio proteggendo le persone da questa pandemia mondiale», ha riportato Alicia Sanders-Zakre, Coordinatrice delle Politiche e della Ricerca di ICAN.
Tuttavia, grazie al TPNW che ha reso illegali le armi nucleari, un numero sempre crescente di banche e istituti finanziari sta scegliendo di non investire più in tali armi di distruzione di massa (come riportato dall’ultimo report https://bit.ly/3tOiw48).
Nella giornata del 22 gennaio Senzatomica ha partecipato all’evento online “Buon compleanno Trattato di abolizione delle armi nucleari” , incontrando tante associazioni, enti locali e gruppi territoriali che da molto tempo si occupano di pace e disarmo nucleare.
Alle 17.00 del 22 gennaio è stata organizzata sui canali social di Senzatomica una diretta dal titolo “Generazione disarmo: verso un mondo libero da armi nucleari” in cui i partecipanti hanno condiviso il ruolo che Senzatomica ha avuto nelle loro vite, dialogando insieme sull’importanza dei giovani nella costruzione di un mondo libero dalle armi nucleari.
Il disarmo nucleare è strettamente legato ai temi del cambiamento climatico, del razzismo e delle discriminazioni… Ognuno di noi può svolgere azioni concrete e quotidiane affinché la società possa vincere in maniera sinergica su tutti questi aspetti.
Per rimanere aggiornati sulle novità e gli eventi futuri, potete seguire i canali social e consultare il nuovo sito https://senzatomica.it/
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Senzatomica vista dai giovani
Pubblichiamo una tavola rotonda con il Comitato Nazionale di Senzatomica, formato interamente da giovani, in cui viene approfondito il significato del Trattato per l’abolizione delle armi nucleari e il ruolo che ognuno di noi può svolgere per il disarmo nucleare
Perché il Trattato per l’abolizione delle armi nucleari è così importante?
Silvia: Il TPNW è la prima norma internazionale riconosciuta che proibisce in maniera categorica l’uso e la produzione delle armi nucleari e obbliga gli Stati firmatari a distruggere i propri arsenali.
È legalmente vincolante per le nazioni che vi aderiscono e rende sostanziali e concrete le dichiarazioni delle nazioni favorevoli al disarmo. Mettere in pratica il più efficacemente possibile il Trattato può velocizzare il processo di sradicamento delle armi nucleari; influenzare il comportamento dei Paesi non firmatari; incoraggiare una visione comune di un mondo senza armi nucleari.
Carlo: Ha ancora più rilevanza pensando che è uno dei trattati internazionali più importanti per porre fine a uno dei problemi globali più imminenti e preoccupanti. In questo senso, può aprire la strada a un impianto di risoluzioni internazionali con una visione sistemica, che consideri l’interrelazione tra i problemi globali e possa quindi essere replicato anche, ad esempio, per il cambiamento climatico.
Perché ti sei interessato/a a Senzatomica? Cosa ti ha colpito di questa campagna?
Lavinia: Nel 2011 ho partecipato all’inaugurazione della mostra Senzatomica a Firenze. Allora avevo 13 anni e non ero solita informarmi sui problemi globali. In un certo senso, era la prima volta che scoprivo cosa fossero le armi atomiche e le devastazioni che possono comportare. Quello che mi colpì della mostra Senzatomica fu che, nonostante fossero trattate questioni così apparentemente lontane e grandi rispetto a noi persone comuni, mi lasciò un senso di “potenza” e non di impotenza!
Andrea: Quando ero studente di Fisica, trovai nell’impegno per Senzatomica un’importante occasione per maturare in prima persona una maggiore consapevolezza rispetto al mio percorso di studi. Infatti, nei contenuti proposti da Senzatomica viene data molta rilevanza al ruolo sociale degli scienziati e di quanto sia importante la loro consapevolezza rispetto alle ricadute sociali delle scoperte scientifiche.
Lucrezia: Di Senzatomica mi ha sempre colpito il fatto che il disarmo non è solo una questione legata alla politica, alla sfera internazionale, ma riguarda ognuno di noi, a partire dal rapporto con noi stessi e con gli affetti più vicini. Il disarmo parte da ognuno di noi, e questo ci permette di acquisire il potere di incidere sulla realtà circostante.
Come ha influito nella tua vita Senzatomica?
Pietro: L’influenza sostanziale è nella mia vita quotidiana, cercando di non scendere a compromessi con la parte istintiva dell’odio, del rancore, della chiusura.
Sara: Senzatomica, le sue campagne e i progetti relativi al nuovo allestimento della mostra mi stanno spronando a non lasciare nulla di intentato. Con il perdurare della pandemia abbiamo rafforzato il nostro gruppo del Comitato, abbiamo dato importanza al dialogo e allo studio e questo mi ha dato una spinta a non mollare, a determinare di creare qualcosa di valore anche quando sembra che tutto debba fermarsi.
Il futuro lo costruiamo qui e ora, insieme.
In che modo percepisci il disarmo nucleare?
Come possiamo contribuirvi?
Mattia: Una guerra nucleare oggi è realmente possibile e quasi nessuno lo sa. Se accadesse, tutte le persone a noi care, insieme a interi ecosistemi, sarebbero spazzati via in un attimo. Il pianeta stesso sarebbe danneggiato irreparabilmente. Voglio fare il possibile perché ciò non accada.
Tommaso: Sicuramente l’alleanza di più nazioni rende il movimento contro le armi nucleari molto più forte ed efficace. Tuttavia, il disarmo nucleare riguarda ognuno di noi: sono le singole scelte di disarmo che compiamo quotidianamente nelle nostre vite a produrre gli effetti di pace che si manifestano nella società.
Monica: Noi persone comuni possiamo contribuire a raggiungere un mondo libero dalle armi nucleari, attraverso soprattutto il disarmo che parte dalla mente e dal cuore di ognuno di noi: informarsi sul tema, parlarne con più persone possibili, impegnarsi attivamente: così possiamo decidere di non scegliere il male, di denunciarlo e di puntare alla costruzione di un futuro di pace e sicurezza durature. L’entrata in vigore del TPNW è l’inizio di un percorso nuovo per l’umanità, l’inizio della trasformazione del nostro destino comune.