Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Esperienze del Summit europeo 2022 - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:25

742

Stampa

Esperienze del Summit europeo 2022

Dimensione del testo AA

Una potente determinazione per trasformare ogni circostanza

Valentin Gleske, responsabile del Gruppo futuro della SGI Germania

Sono nato in una famiglia buddista e da bambino, ogni tanto, frequentavo le riunioni e recitavo Daimoku. Ai 18 anni, quando sono andato a vivere da solo, il mio rapporto con il Buddismo è cambiato e attraverso il legame con Sensei e i compagni di fede ho iniziato a vedere tutti i benefici della pratica. Un anno dopo mia madre è mancata in modo improvviso e inaspettato. Anche se la situazione era piena di disperazione e tristezza, recitando Daimoku per lei ho sentito gioia e speranza. Ho determinato profondamente che, indipendentemente dalla situazione, saremmo diventati tutti felici.
Oggi quando guardo i miei due fratelli più piccoli sento un immenso orgoglio per come affrontano le sfide quotidiane. Nessuno di loro recita regolarmente ma entrambi partecipano alle riunioni con un atteggiamento aperto e pieno di gratitudine.
Nel luglio dello scorso anno ho affrontato un’altra grande sfida.
A causa di un’inondazione avvenuta nella zona in cui vivo, io e il mio ragazzo abbiamo perso il nostro appartamento e tutti i mobili. Al telegiornale sentivamo che il numero dei morti nel nostro quartiere era in costante crescita e non sapevamo cosa sarebbe successo. Ci siamo quindi trasferiti a casa dei genitori del mio ragazzo, anch’essa danneggiata.
La cosa più difficile però era non avere lo spazio per recitare Daimoku non volendo disturbare gli altri già tutti sotto pressione.
Sto studiando Scienze infermieristiche per diventare infermiere pediatrico e in quel momento stavo lavorando in un ospedale impegnato a far fronte alle sfide della pandemia. Oltre allo studio e alla notevole mole di lavoro si erano aggiunte le traumatiche immagini dell’inondazione.
In quel momento ho deciso di chiamare un compagno di fede. Ero disperato, in lacrime ma sentivo un’immensa gratitudine perché sapevo che stavo vivendo l‘occasione per creare una vita più felice e più ricca di significato.
Nei mesi successivi, ho preso in considerazione la possibilità di lasciare gli studi, ho avuto problemi a frequentare i meeting e ho avuto diversi attacchi di panico ma ho sentito tutto il sostegno dei compagni della Soka Gakkai che stavano recitando Daimoku per la felicità e la sicurezza per me e la mia famiglia.
Guardando indietro vedo chiaramente i benefici di quegli ostacoli. Ora vivo in un appartamento nuovo e grande con il mio ragazzo, dove ho una stanza dedicata alla pratica buddista.
Ho deciso inoltre di fare un passo ulteriore nei miei studi intraprendendo una specializzazione in Scienze infermieristiche applicate, oltre ai miei studi già iniziati.
Nell’ultimo anno ho continuato a dedicarmi al Gruppo futuro organizzando insieme agli altri responsabili dieci meeting che hanno visto la partecipazione di circa 300 persone. I nostri sforzi in queste difficili circostanze, hanno incoraggiato i membri del Gruppo futuro ad alzarsi da soli. Molti di loro hanno invitato degli amici e alcuni di loro hanno ricevuto il Gohonzon!
Sensei esorta il Gruppo giovani a trasformare ogni situazione in una forza trainante per kosen-rufu attraverso una potente determinazione. In mezzo a tutta la negatività e incertezza dell’inondazione, ero certo che quel caos avrebbe portato a una grande gioia.
Per quest’anno è mio profondo desiderio che il Gruppo futuro diventi più stabile e che il grande successo delle attività dello scorso anno sia il punto di partenza per una nuova ondata di speranza in Germania verso il 2030.

• • •

Ogni sfida è l’occasione per ripartire

Katie Carson, responsabile giovani donne del Nord del Regno Unito

Vivo a Liverpool e pratico il Buddismo da quando avevo diciassette anni.
Nel 2019 sono stata nominata responsabile giovani donne di una regione che comprende il nord dell’Inghilterra e del Galles, la più grande area geografica del paese. Si tratta di una regione con una storia spesso associata a privazioni e difficoltà, sebbene i suoi abitanti siano noti per grinta, umorismo e cordialità. Il luogo perfetto quindi in cui far emergere i raggi della speranza e illuminare tutto il paese.
A inizio del 2020, come espressione del mio debito di gratitudine verso i miei genitori, entrambi scomparsi alcuni anni fa, mi sono recata al campo base dell’Everest in Himalaya portando le loro ceneri per disperderle in vetta.
Portavo con me anche le determinazioni della nostra regione: raddoppiare il numero di giovani praticanti e arrivare a 1000 presenze agli zadankai in tutta l’area. La scalata è stata lunga e dura, ma ero piena di gioia ricordando quanto spesso Sensei nei suoi incoraggiamenti si riferisca alle montagne. Il giorno dopo aver raggiunto la vetta del campo base dell’Everest, il 10 marzo 2020, l’OMS dichiarò la pandemia globale da Coronavirus. Così iniziai la discesa e il mio percorso verso la realizzazione delle nostre determinazioni.
Quell’anno l’ho vissuto con grande gioia. Lavoro per il Servizio sanitario nazionale come psicoterapeuta per bambini e adolescenti ed ero grata per l’opportunità di continuare a essere in prima linea durante la pandemia. Lanciandoci nel 2021, Anno della speranza e della vittoria, abbiamo rinnovato tutte le nostre determinazioni.
Personalmente ho deciso di creare nuove amicizie e una nuova relazione.
Poco dopo, quando l’Inghilterra è entrata nel terzo lockdown nazionale, sentimenti di solitudine e tristezza hanno iniziato a insinuarsi.
Dopo più di un anno dall’inizio della pandemia a lavoro eravamo esausti. Infatti i tentativi di suicidio nei giovani erano arrivati a triplicarsi.
Mi sono sentita incapace di sostenerli e inghiottita dalla tristezza della società. Quasi tutte le mattine mi svegliavo piangendo. A maggio 2021 sono stata messa in malattia dal lavoro per circa due mesi, a causa dello stress.
Mi sentivo come se avessi deluso tutti, compresa me stessa.
Tuttavia, approfittando del tempo libero, mi sono sforzata di riposare e prendermi cura di me. Grazie a questo sono stata in grado di incoraggiare e sostenere le giovani donne della mia area costruendo con loro amicizie più profonde e autentiche.
In quel periodo sono anche riuscita a comprare un appartamento tutto mio con una splendida vista sul fiume Mersey, ma nel frattempo una persona che avevo iniziato a frequentare e mi piaceva molto ha deciso di chiudere la nostra relazione facendo emergere in me un profondo senso di rifiuto e di solitudine. Mentre tutti continuavano a congratularsi con me per la vittoria della casa, ciò che provavo era solo tristezza per il fatto che stavo facendo tutto questo da sola.
Durante lo scorso anno i miei corresponsabili sono rimasti al mio fianco. Attraverso le lotte e le vittorie, le risate e le lacrime, sulla base del nostro voto condiviso e dell’impegno a realizzarlo, ho compreso il vero significato dell’unità.
Così la nostra regione ha realizzato un grande obiettivo diventando nel 2021 la numero uno del Regno Unito come presenze alle riunioni. Abbiamo anche registrato il maggior numero di Gohonzon consegnati in tutto l’anno, tra cui anche il numero più alto di giovani donne. Come giovani di regione, inoltre, abbiamo composto una canzone che è diventata la canzone di tutti i giovani del Regno Unito, dal titolo Building Bridges (Costruire ponti).
Alla vigilia di Capodanno, dopo diversi tentativi falliti di trascorrerlo con amici e persone care, alla fine mi sono rassegnata a stare a casa da sola a recitare Daimoku mentre iniziava il 2022.
E proprio mentre ero di fronte al Gohonzon, ho capito che tutto era esattamente come doveva, e che la vera felicità inizia da me stessa e dal ricercare il cuore del mio maestro di fronte al Gohonzon.
Provo un profondo senso di gratitudine per tutte le sfide e le occasioni del 2021 che hanno posto le condizioni perfette come punto di partenza verso il centesimo anniversario della Soka Gakkai nel 2030.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata