Deprecated: Function strftime() is deprecated in /var/www/vhosts/ilnuovorinascimento.org/wp-dev.ilnuovorinascimento.org/site/wp-content/themes/nuovo-rinascimento/functions.php on line 220
Creiamo tutti insieme una grande espansione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:28

741

Stampa

Creiamo tutti insieme una grande espansione

All’inizio di questo nuovo anno abbiamo chiesto ai responsabili nazionali in che modo intendono realizzare un “progresso dinamico”, ovvero un balzo in avanti senza precedenti sia nell’attività che nella loro vita personale facendo crescere tanti giovani successori

Dimensione del testo AA

All’inizio di questo nuovo anno abbiamo chiesto ai responsabili nazionali in che modo intendono realizzare un “progresso dinamico”, ovvero un balzo in avanti senza precedenti sia nell’attività che nella loro vita personale facendo crescere tanti giovani successori

Rosanna Sorelli, responsabile nazionale donne
Andrea Ciccorelli, responsabile nazionale giovani uomini
Jasmina Cipriani, responsabile nazionale giovani donne
Francesco Geracitano, responsabile nazionale uomini

1. Anno dei giovani e del progresso dinamico: il carattere giapponese che viene tradotto come “dinamico“ (hiyaku) porta con sé il significato di “balzare in avanti, saltare o danzare!” e anche “creare qualcosa di nuovo, mai visto prima, ovvero un tipo di progresso dinamico che non è mai stato realizzato in precedenza”. In che modo vorreste concretizzare tutto questo nelle attività in Italia e nella vostra vita?

Andrea: Quando ho sentito per la prima volta il significato di hiyaku ho pensato al Bodhisattva Pratiche Superiori e alle parole di Nichiren Daishonin:
«Quando il Bodhisattva Pratiche Superiori emerse dalla terra, non lo fece forse danzando?» (RSND, 1, 992).
C’è anche un brano nel libro Maestro e discepolo che mi sta incoraggiando molto:
«I maestri e i discepoli della Soka Gakkai hanno sempre superato le “barriere del cuore”, ovvero la rassegnazione nei confronti delle difficoltà della vita e dei problemi della società, e l’inerzia del pensiero che ci porta a credere che le cose non cambieranno mai. Con la sconfinata forza vitale del Budda, paragonabile al sole del tempo senza inizio, hanno sempre vissuto dinamicamente la propria vita, fino in fondo, continuando a vincere» (pag. 223).
Personalmente vorrei ripartire da me, impegnandomi nel Daimoku, nello studio, nello shakubuku. Attraverso il Daimoku, desidero sperimentare la gioia di essere un Bodhisattva della Terra che “emerge danzando”. Nichiren Daishonin ci assicura che siamo tutti bodhisattva.
Recitando Daimoku e ricercando la stessa mente di Nichiren Daishonin, possiamo provare questa gioia. Il mio desiderio è che tutti i membri possano sperimentarlo attraverso la pratica quotidiana.

Rosanna: Il nostro obiettivo principale è realizzare lo scopo di 100.000 persone felici in Italia.
Quest’anno, un aspetto che sarà al centro delle nostre attività è lo studio del Buddismo, con l’obiettivo che tutti noi possiamo praticare nel modo più corretto possibile, per stare vicino al cuore del maestro e di Nichiren Daishonin.
Un aspetto cruciale sarà dar vita ad attività con una forte unità tra i quattro Gruppi (uomini, donne, giovani uomini e giovani donne).
Personalmente, in un momento in cui da poco ho cominciato a portare avanti questa nuova responsabilità nel Gruppo donne, desidero impegnarmi al massimo per dare il mio contributo e avanzare in armonia con tutti, partendo dal recitare il Daimoku del ruggito del leone, perché ora serve questo Daimoku che “scuota la terra”.

Jasmina: Parlando di questo dinamismo penso molto ai giovani e ai giovanissimi. Quest’anno in Italia celebriamo il decimo anniversario del Gruppo futuro, fondato il 5 maggio 2012. È sicuramente l’occasione per riuscire a coinvolgere sempre più i giovanissimi nelle nostre attività. Coinvolgendo i giovanissimi e le persone che hanno da poco ricevuto il Gohonzon nascerà sicuramente qualcosa di nuovo e dinamico.
A febbraio cadrà il settantesimo anniversario della “campagna di Kamata”, in cui Sensei ha avviato uno straordinario progresso dinamico. Seguendo il suo esempio coinvolgiamo tutti, anche e soprattutto i nuovi membri!
Per quanto riguarda la mia vita personale ho determinato di realizzare anche i miei sogni impossibili. Desidero fare un balzo dinamico nella mia vita attraverso l’approfondimento e il rinnovamento della mia fede.

Francesco: Hiyaku indica qualcosa che ancora non si è manifestato, che esiste in potenza ma che ancora non abbiamo visto e che è il momento di rivelare. Non si tratta di fare cose straordinarie ma di creare valore nella società. Alla riunione del 18 novembre scorso il presidente Harada ci ha indicato i punti su cui concentrarci: gli zadankai, lo studio del Buddismo e gli incontri personali, limitando le riunioni. Anche in questo senso la campagna di Kamata diventa un esempio.
Ogni essere umano può dare il proprio contributo e se trova un ambiente accogliente potrà manifestare le proprie qualità. Continuare a creare questo ambiente positivo è la nostra sfida in un momento storico molto particolare. Personalmente sto cercando di fare un profondo cambiamento in ogni ambito della mia vita, a partire dalla pratica di shakubuku, sforzandomi di creare legami e ascoltare ciò che la persona che ho davanti ha da dire.

2. Sono quasi due anni che sono state sospese le attività in presenza a causa della pandemia. Tante persone sono stanche di fare le riunioni online, altre non si collegano per svariati motivi, altre ancora hanno difficoltà a praticare da sole. Come possiamo incoraggiare le persone che più stanno soffrendo, a compiere tutti insieme questo grande balzo mai visto prima, senza lasciare indietro nessuno?

Francesco: Questa è una sfida molto importante per il nostro movimento. Tutti i membri si sono impegnati tantissimo. Nel 2022 dobbiamo essere ancora più attenti, sensibili, creativi e cercare di capire, di ascoltare ogni singola persona per incoraggiarla, in modo che nessuno si senta solo.
È necessaria una profonda riflessione e un cambiamento nel nostro modo di pensare e di portare avanti le attività. Per dedicarci a chi si è allontanato e fare tesoro di ogni singola persona è necessario avere il tempo per farlo, quindi dobbiamo evitare di fare troppe riunioni organizzative. Si tratta di un nuovo modo di pensare, come è accaduto nella campagna di Kamata.

Jasmina: La sensazione diffusa, non solo nelle nostre attività ma anche a livello lavorativo, è quella di non staccarsi mai dalle riunioni online. È necessaria ancora più attenzione, soprattutto da parte dei responsabili, affinché non si facciano troppe riunioni e affinché siano incoraggianti, efficaci e non troppo lunghe, dando la priorità a incontri piccoli.
Durante gli incontri in piccoli gruppi possiamo approfondire insieme come mettere in pratica il Buddismo nella propria vita, e così riusciamo a tirar fuori lo spirito di alzarci da soli.
Per questo fare shakubuku è cruciale, alza il nostro stato vitale. In questo momento così delicato è importante sfidarci nel coltivare relazioni con le persone a noi più vicine: in famiglia, con gli amici più stretti, sul posto di lavoro. In questo modo ognuno di noi può alzarsi e fare dinamicamente un nuovo balzo in avanti.

Rosanna: Da una parte è importante realizzare delle belle riunioni, dall’altra dobbiamo riuscire a sostenere chi non riesce a collegarsi online. Anche prima della pandemia avevamo difficoltà a incontrare le persone che rimanevano lontane dalle attività. Infatti è da molto che approfondiamo l’importanza degli incontri personali. Spesso però questi incontri vengono fatti con chi già partecipa.
Proprio perché vogliamo uscire da questa situazione, ora è il momento di fare azioni per incontrare, una a una, tutte quelle persone che non riescono a partecipare online. Bisogna fare un passo avanti verso le persone che hanno difficoltà.

Andrea: La nostra fortuna è che recitando Daimoku possiamo espandere la nostra condizione vitale, aprire il nostro cuore e stare vicini alle persone rispettando le loro esigenze reali. Con la preghiera possiamo riuscire a trovare il modo e le parole più appropriate per poterle incoraggiare.

3. Il tema del 2022 sottolinea l’importanza di far crescere i giovani e in generale i successori, per assicurare il movimento di kosen-rufu nel futuro. Come si può creare un’unità ancora più profonda tra i quattro Gruppi per avanzare insieme con questo spirito giovane?

Andrea: Penso che ci sia un valore aggiunto nell’avanzare insieme. È importante considerare questo aspetto dell’unità da due punti di vista: da una parte valorizzare le differenze e, allo stesso tempo, imparare gli uni dagli altri mettendo al centro la lode reciproca.
Nel capitolo “Il voto” del volume 30 de La nuova rivoluzione umana, Sensei scrive: «I membri della Soka Gakkai che si sforzano instancabilmente di diffondere la Legge mistica propagata da Nichiren Daishonin sono i Bodhisattva della Terra e i figli del Budda. Il passo del Sutra del Loto ripreso dal Daishonin nel suo scritto Le quattordici offese: “Dovrai alzarti e salutarla di lontano, mostrandole lo stesso rispetto che mostreresti a un Budda” (RSND, 1, 671) è l’essenza dello spirito del Daishonin. Elogiare, sostenere e incoraggiare i figli del Budda sono azioni essenziali per lo sviluppo di kosen-rufu» (NRU, 30, 686).
Credo che in particolare lo zadankai sia l’attività in cui possiamo sperimentare questa unità: persone di generazioni diverse, con stili di vita diversi e idee diverse si incontrano, accomunate dal desiderio di realizzare la pace.

Francesco: Anche a settembre 2018, nel messaggio per la nuova partenza della Soka Gakkai italiana, Sensei ci ha esortato a far crescere i successori.
Questa è una sfida eterna e fondamentale. Bisogna mettere in campo tutte le forze per riuscire a trovare il modo di dialogare, altrimenti non ci saranno le basi per il futuro. È fondamentale che i giovani abbiano solide basi filosofiche su cui poter poggiare per prendere tutte le loro decisioni riguardanti il futuro. Questo è un tema che interessa la nostra organizzazione così come la società.

Rosanna: Sensei ci ha sempre dato questo obiettivo di creare successori per garantire il progresso di kosen-rufu nel mondo. Ma quando andiamo a metterlo in pratica abbiamo delle difficoltà.
Grazie alla determinazione del presidente Ikeda, come Gruppo donne nel 2021 abbiamo avviato l’attività della generazione dei Giovani gigli bianchi, formata dalle donne fino a cinquant’anni di età, mentre due anni fa è partita ufficialmente l’attività delle Giovani mamme. Si tratta di occasioni per allenare nuove leader per il futuro di kosen-rufu in Italia.
Il prossimo 27 febbraio, compleanno della signora Kaneko, noi donne faremo una riunione nazionale online a cui parteciperanno anche la signora Kasanuki, responsabile della SGI, e Suzanne Pritchard, responsabile europea. I Giovani gigli bianchi e le Giovani mamme si stanno impegnando in prima linea con l’obiettivo di realizzare una riunione meravigliosa!
In generale, per far crescere successori è fondamentale progettare a lungo termine, con l’obiettivo di far emergere sempre nuove persone che possano impegnarsi per kosen-rufu.
Mirando al 2030, se ognuno di noi determina di far crescere nell’arco di qualche anno persone di valore che possano prendere il nostro posto, sicuramente emergeranno tanti successori. Bisogna trovare nuovi modi di pensare basandoci sempre sulla preghiera, sul Gosho e sul legame con il nostro maestro.

Jasmina: Quando penso ai giovani penso a un tesoro preziosissimo. Loro sono il futuro ed hanno la missione di creare un nuovo, grande cambiamento nella società. Il Buddismo spiega che in ogni persona c’è un tesoro infinito, credendo nella Buddità delle persone possiamo lodarle sinceramente e avere fiducia in loro. Così potremo realizzare una rivoluzione a livello sociale.
Noi per primi nella Soka Gakkai dobbiamo riuscire a mettere al centro i giovani, dare loro fiducia. D’altra parte, come giovani, è importante ascoltare gli adulti che hanno tante esperienze.
Il nostro obiettivo è che sempre più giovani partecipino attivamente agli zadankai, il luogo dove ci si ritrova e si dialoga tutti insieme.

4. Quali sono gli obiettivi e le attività dei giovani per quest’anno così significativo?

Andrea: Come giovani uomini il nostro primo obiettivo è una crescita numerica basata sulla gioia di praticare il Buddismo e sull’orgoglio di fare parte della Soka Gakkai.
Quest’anno prende avvio l’Accademia dei giovani uomini, un movimento di studio in cui vorremmo che ogni partecipante, ogni “iscritto” all’Accademia potesse leggere e studiare Il mondo del Gosho e fare l’esperienza di accompagnare un nuovo amico a praticare il Buddismo e a ricevere il Gohonzon.
Vorremmo che queste due cose andassero di pari passo con la decisione di partecipare agli zadankai in modo attivo.
La nostra determinazione è di essere promotori di una grande trasformazione nella società, rendendola inclusiva sulla base del Buddismo, partendo dalla trasformazione individuale, dalla rivoluzione umana.
È importante che i giovani si assumano la responsabilità fino in fondo di vincere su se stessi e portare questo dinamismo nella propria vita per estenderlo a tutti nella società. Vorrei realizzare questo a partire da me per rispondere alle aspettative del maestro Ikeda.

Jasmina: Per le giovani donne quest’anno parte la nuova campagna “100 giorni di vittoria”: studieremo i trenta Gosho dell’Ikeda Kayo-kai basandoci sul nuovo libro Le fondamenta della felicità. Lo scopo è studiare in modo attivo, mettendo in pratica le guide di Sensei, avanzando tutte insieme e cercando di coinvolgere più giovani donne possibile.
Nel messaggio per la riunione del 18 novembre scorso, Sensei scrive: «Gli insegnamenti di Nichiren Daishonin sono un tesoro della nostra vita, in quanto membri della Soka Gakkai; e allo stesso tempo sono un tesoro inestimabile per l’intera umanità» (NR, 734, 4).
Mai come in questo momento c’è stato bisogno della nostra filosofia della sacralità della vita. Vogliamo sperimentarla prima di tutto nella nostra vita quotidiana, per poterla trasmettere alle persone intorno a noi, diventando esperte di questa meravigliosa filosofia della speranza.
Determiniamo quindi di vincere su tutte le nostre paure e di tirare fuori tutto il nostro coraggio, sentendo che siamo sempre insieme al maestro. Abbiamo la fortuna di vivere insieme a Sensei, lui è sempre al nostro fianco e desidera la nostra vittoria e la nostra felicità!

5. Come adulti, come possiamo concretamente sostenere i giovani affinché possano svilupparsi al massimo e manifestare tutto il loro potenziale?

Francesco: Per prima cosa direi che dobbiamo lasciar loro spazio. Personalmente non ho una risposta semplice perché questo è il lavoro di tutta una vita.
Sicuramente noi possiamo cercare di dare un buon esempio migliorando noi stessi attraverso la fede, per dimostrare ai giovani che c’è un modo per realizzare gli obiettivi e per cambiare la propria vita.
La cosa più importante è dare loro totale fiducia e il nostro esempio, imparando insieme dal nostro maestro.
Parlando con alcuni uomini è emerso un aspetto fondamentale: l’importanza del legame umano. Se manca il legame umano è impossibile aprire un dialogo.

Rosanna: Per me significa dare molta più fiducia ai giovani in modo concreto, quando portiamo avanti le nostre attività per kosen-rufu.
Invito i giovani a fare qualsiasi proposta in modo creativo, frizzante, giovane… e invito tutte le donne e gli uomini a sostenerli prima di tutto con una forte preghiera, e a fare insieme a loro, aiutandoli a realizzare i loro progetti per creare tutti insieme una grande espansione.

©ilnuovorinascimento.org – diritti riservati, riproduzione riservata