Con la nascita in Giappone delle nuove riviste rivolte ai bambini dai 6 agli 11 anni e ai ragazzi dai 12 ai 18, sono iniziate due nuove serie. La prima, dedicata ai bambini e alle bambine, è uscita nel numero 502 col titolo “Volare in alto”. La seconda, dedicata alla Divisione futuro e che presentiamo in queste pagine, prende l’avvio con la pubblicazione del Mirai Journal, il nuovo mensile in Giappone per gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori. A questi incontri presentati sotto forma di dialogo partecipano alcuni rappresentanti della rivista e i responsabili della Divisione futuro
Crescere giorno dopo giorno
Daisaku Ikeda: Congratulazioni per l’uscita del primo numero del nuovo Mirai [Futuro] Journal!
Sono molto felice di avere l’opportunità di parlare direttamente con voi, giovani lettori delle scuole medie e superiori. Nutro in voi la massima fiducia e le più alte aspettative. Ogni giorno ricevo resoconti e lettere da tutto il Giappone sulle attività svolte, aggiornamenti sulle situazioni personali e lettere di studenti e responsabili in vari ambiti della società. Ma la gioia più grande la provo quando guardo la vostra crescita vibrante, i vostri sinceri sforzi. Niente è più splendido delle vostre giovani vite in fiore. Naturalmente, nonostante tutti i vostri grandi sforzi, a volte le cose possono andare in modo diverso da come avevate pianificato, ma il fatto stesso di mettere negli sforzi che fate il vostro cuore sincero, di per sé è già meraviglioso.
La vita in sé è una continua lotta; anche se magari non lo vedete, il vostro corpo, per esempio, è un insieme di un numero incalcolabile di cellule, tutte impegnate ad assolvere al meglio alla propria funzione combattendo strenuamente per difendervi dall’attacco di germi e microbi. È una battaglia che vi permette di crescere giorno dopo giorno.
Il Buddismo di Nichiren Daishonin esiste per coloro che vogliono ottenere il meglio dalla vita. Il suo obiettivo è permettere alle persone di vivere al meglio e diventare felici. Lo scopo della nostra pratica buddista è diventare vittoriosi e il mio ruolo è quello di assicurarmi che voi tutti possiate vincere.
Se potessi, adesso uscirei e verrei a trovare ciascuno di voi, per parlarvi di persona. Mi piacerebbe sedermi con voi e ascoltare i vostri problemi e le vostre preoccupazioni. Il mio desiderio è riuscire a fare tutto il possibile per incoraggiarvi e sostenervi, miei preziosissimi giovani amici.
Nel corso di questa serie di dialoghi, vorrei invitare a unirsi a noi i responsabili della Divisione futuro e anche quelli delle Divisioni uomini e donne, che stanno tutti facendo del loro meglio per sostenervi. Vorrei parlare con voi come se stessimo facendo una serena chiacchierata in un bellissimo parco verde. Con questo spirito, cominciamo i nostri “Dialoghi per il futuro”.
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Mirai Journal: I ragazzi della Divisione futuro sono pieni di preoccupazioni. Per esempio, sono preoccupati per il loro corso di studi e il successivo impiego, per le relazioni personali con i compagni e con gli insegnanti, per l’aspetto fisico, per i genitori e così via. La grave recessione economica in corso sta avendo un impatto pesante su molte famiglie. Inoltre, il bullismo continua a essere un problema radicato e cronico nel mondo degli adolescenti, tanto da essersi evoluto, nell’era di internet, anche in cyberbullismo.
Ikeda: Viviamo in un’epoca complessa e i problemi che dobbiamo affrontare sono davvero impegnativi. Il mondo è cambiato molto da quando ero adolescente io. Comunque, il mio pensiero va sempre a voi, miei giovani amici, e mi preoccupo di come state e se va tutto bene. Quarant’anni fa ho incontrato l’eminente storico inglese Arnold Toynbee (1889-1975).
A quel tempo, già ottantenne, affermava di pensare alle cose cercando di mettersi nei panni dei suoi pronipoti. Sorridendo, mi diceva anche che impegnarsi per il bene delle generazioni future è il segreto dell’eterna giovinezza. Oggi io ho circa l’età che aveva allora Toynbee e capisco perfettamente che cosa volesse dirmi. Vorrei imparare molto da voi, mentre avanziamo insieme verso il futuro. La storia e la saggezza dei grandi pensatori del passato possono essere per noi delle importanti guide e rappresentare una fonte d’ispirazione per meditare sul futuro e renderlo migliore.
In questo incontro vorrei parlare con voi delle ricchezze dello spirito umano che ho avuto la fortuna di scoprire nelle mie letture e nei miei viaggi, e gli inestimabili tesori del cuore che sento di aver conquistato grazie agli sforzi compiuti nella mia vita. In particolare, sono stato molto fortunato ad aver potuto studiare da giovane presso l’“università Toda”, ricevendo ogni mattina dal mio maestro di vita, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda, insegnamenti e lezioni su una grande varietà di temi.
Toda era un insegnante estremamente rigoroso ed esigente. Mi chiedeva sempre: «Daisaku, che libro stai leggendo adesso?» e, se studiavamo un’opera insieme, cercava il senso profondo delle idee che vi erano espresse e condivideva con me le sue riflessioni. Tutto ciò è stato un insegnamento di valore inestimabile. L’esperienza al fianco di Toda è il mio tesoro più prezioso e vorrei trasmettervi tutto quello che ho appreso.
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Mirai Journal: Penso che questa serie di dialoghi sia molto importante per i nostri giovani compagni membri, poiché permetterà loro di avere un legame più stretto con lei.
Dopo il devastante terremoto con il conseguente tsunami che ha colpito il Giappone nel marzo del 2011, si percepisce un rinnovato apprezzamento per il potere delle parole di ispirare le persone a lavorare insieme per la ricostruzione.
Ikeda: Sì, le parole hanno un immenso potere. So che ci sono molti ragazzi che frequentano le scuole medie e superiori nella regione del Tohoku, devastata dal disastro. In un circolo di incoraggiamento reciproco tra famiglie, amici e compagni membri, le persone colpite continuano a sfidare coraggiosamente le circostanze in cui si trovano a vivere.
Nonostante la terribile prova che hanno dovuto affrontare, molti sono riusciti a parlare della loro esperienza e dei sentimenti che provavano, sostenendosi e incoraggiandosi a vicenda. Stanno andando avanti con ottimismo, decisi a non farsi sconfiggere. Sono molto orgoglioso e voglio lodare ed elogiare calorosamente ciascuno di loro.
A volte nella vita subiamo dei traumi che ci paralizzano, oppure siamo travolti da problemi personali talmente dolorosi da non trovare le parole per descriverli. Ma se, nonostante tutto, proviamo anche solo un poco a parlare, a esprimere i nostri sentimenti, con qualcuno che sia comprensivo e di sostegno, cominceremo ad accendere una luce dentro di noi e troveremo la strada per uscirne. Le parole hanno davvero il potere di creare legami da cuore a cuore.
Il sottotitolo di questo dialogo è “Insieme, sulla strada della vittoria”. Ciò significa che io non sto percorrendo questa strada da solo, e nemmeno voi dovete farlo. È un viaggio che facciamo insieme. Voi state avanzando verso la vittoria insieme a me e ai vostri compagni e amici membri, un passo alla volta.
Pensando a tutto questo, ho scelto dei versi del poema Canto della strada aperta di Walt Whitman (1819-92), che vorrei condividere con voi. Questa poesia può essere un po’ difficile da comprendere, ma è una delle mie preferite. [Whitman fu contemporaneo di Abraham Lincoln (1809-65), sedicesimo presidente degli Stati Uniti, e scrisse pagine importanti sulla grandezza degli ideali democratici, n.d.r.].
A piedi e a cuor leggero me ne vado libero per la strada!
Sano, aperto, il mondo dinanzi a me!
[…]
D’ora in poi non voglio più cercare la fortuna, io sono la fortuna,
d’ora in poi non voglio più lamentarmi, non più rimandare, né aver bisogno di nulla.
Ma forte e felice io cammino per la strada aperta.
Già il titolo, Canto della strada aperta, è di per sé meraviglioso. È incoraggiante e positivo. Anche il vostro futuro è come la strada di questo poema: aperto e pieno di innumerevoli possibilità. Nessuno può trattenervi o impedirvi di avanzare.
La prima volta che ho letto questa poesia avevo diciannove anni, subito dopo aver incontrato Toda. Ero di qualche anno più grande di voi. Ho vissuto la gioventù nel confuso periodo che seguì la fine della Seconda guerra mondiale. Dopo il periodo bellico, molti dei valori che erano stati insegnati nelle scuole giapponesi durante il regime militare erano crollati e noi giovani non sapevamo più in cosa credere.
Una volta finita la guerra, nessuno di noi sapeva che cosa fare; non c’era niente di sicuro a cui aggrapparsi. Io, per di più, ero malato di tubercolosi e il dottore mi aveva detto che difficilmente sarei arrivato ai trent’anni. Ogni sera mi veniva la febbre, ogni giorno affrontavo mille difficoltà; ero esausto, nel corpo e nello spirito. L’unica cosa in cui trovavo ristoro erano i libri, ma in quei giorni perfino i libri erano difficili da trovare. Oggi è difficile anche solo immaginarlo, ma per avere un libro a quel tempo dovevi metterti in fila per ore davanti alla libreria, senza nessuna garanzia di riuscire a trovare quello che cercavi. Quando comprai Foglie d’erba, quella raccolta di poesie di Whitman divenne per me un vero e proprio tesoro. Vi lessi il Canto della strada aperta e memorizzai i versi che sentivo risuonare dentro di me. Ogni volta che li recitavo, sentivo vivere nel mio cuore lo spirito del grande poeta. In questo modo venivo incoraggiato e innalzavo il mio stato vitale.
Fu il mio maestro Toda a insegnarmi, quand’ero giovane e in cerca di risposte, il supremo sentiero della vita. Dopo averlo incontrato, a diciannove anni decisi di accompagnarlo nel suo viaggio libero e sconfinato lungo quella grande strada.
Come dice Whitman nella sua poesia, ero io la mia “fortuna”. Ero profondamente felice. Non avevo bisogno di niente. La strada che Toda stava percorrendo divenne la mia strada. Come suo discepolo, ho combattuto e vinto. E ancora oggi continuo a camminare lungo quella strada, senza alcun rimpianto.
Mirai Journal: Ci sono anche altri versi del Canto della strada aperta che incoraggiano a perseverare per raggiungere i nostri obiettivi senza lasciarci scoraggiare dalle difficoltà che incontriamo lungo il percorso: «Su, andiamo! Fra lotte e battaglie! / La meta fissata non può ora essere annullata».
Ikeda: Anche queste parole di Whitman sono un importante tesoro per i membri della Divisione futuro. La vita è piena di sfide e di lotte. Ma tutti voi siete destinati a vincere e a diventare felici, senza alcun dubbio. Nessuno può distogliervi dal vero obiettivo, dalla missione della vostra vita. Quando incontrate delle sfide ardue, il modo corretto di viverle è affrontarle direttamente, con coraggio: questa è la strada più veloce e sicura per raggiungere la vittoria.
Ci saranno momenti in cui sarete stanchi e sommersi di problemi, ma quella sarà la prova che state percorrendo la giusta strada verso la realizzazione. Ci saranno momenti in cui vi sembrerà di essere giunti a un punto morto, e vi sentirete scoraggiati o troppo esausti per continuare. Quando accadrà, fate un bel respiro profondo e ricominciate da capo, appena vi sentite pronti. Ricordate, noi siamo sempre insieme, stiamo facendo questo viaggio insieme.
Dal momento che le lotte e i problemi sono parte della vita, dovremmo affrontarli con uno spirito gioioso e positivo. Questo è il mio atteggiamento. Non importa quante critiche o insulti io abbia ricevuto, non sono mai indietreggiato di un solo passo. Perché io sono il discepolo di Josei Toda, dal cuore di leone.
Anche Whitman aveva dei buoni amici e compagni. Uno di loro era un medico, pioniere della medicina moderna, Sir William Osler (1849-1919), che scrisse: «Il coraggio e l’allegria non solo vi sosterranno nei momenti più duri della vita, ma vi permetteranno di sostenere e aiutare i più deboli». Vincendo nelle vostre sfide e superando i problemi con “coraggio e allegria”, potete essere d’ispirazione e d’aiuto per gli altri.
Presto arriverà per voi il momento di salire sul palcoscenico. Voi tutti avete la vostra missione e anche se ancora non sapete qual è, o non riuscite a vedere lo scopo di tutti gli sforzi che state facendo, finché continuerete tenacemente a progredire e a fare del vostro meglio, la direzione sarà quella giusta. Ognuno di voi, senza nessuna eccezione, ha una missione che è sua e solo sua.
Avanziamo insieme! In questo viaggio io sono con voi. Recito Daimoku per voi ogni giorno. Grazie a questo dialogo camminiamo insieme lungo la strada che porta alla vittoria, con fiducia, gioia e con un canto nel cuore.
(1 maggio 2012)