Siete riusciti a ornare con brillanti vittorie il glorioso mese di novembre in cui celebriamo l’anniversario della fondazione della Soka Gakkai, superando con risolutezza innumerevoli tempeste di prove e avversità. Quanto vi starà lodando Nichiren Daishonin, il Budda dell’Ultimo giorno della Legge!
Sono convinto che anche i maestri Makiguchi e Toda stiano sorridendo colmi di gioia e soddisfazione.
Grazie a tutti! Grazie di cuore!
Alla luce di quanto è scritto nel Gosho, non vi è alcun dubbio che le divinità protettrici e tutti i Budda vi stiano lodando immensamente, e che tutti voi sarete avvolti da grande fortuna e benefici.
In un passo del Gosho Diversi corpi, stessa mente, rivolgendosi a un suo discepolo Nichiren Daishonin scrive: «Tu hai servito il Sutra del Loto con devozione per molti anni e inoltre hai dimostrato una notevole determinazione durante i recenti avvenimenti [di Atsuhara]. Molti me ne hanno parlato […]. Ho ascoltato attentamente e ho riferito tutto al dio del sole e alla dea del sole» (RNSD, 1, 550).
Il meraviglioso regno della Soka Gakkai è proprio una rete solidale in cui tutti voi vi lodate a vicenda, in perfetto accordo con queste parole del Daishonin.
Desidero che agli zadankai di questo mese esprimiate la vostra più profonda lode e gratitudine nei confronti dei partecipanti – nobili Bodhisattva della Terra e campioni coraggiosi – valorizzando al massimo ciascuno di loro, a cominciare dai pionieri del nostro movimento che hanno dedicato fino in fondo la loro vita a realizzare kosen-rufu e l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Così facendo, si diffonderà una grande gioia e la vostra fortuna e i benefici raddoppieranno.
Come ci esortava il maestro Toda, realizziamo degli zadankai che siano «i più gioiosi al mondo, con un’atmosfera colma di affetto e di calore»!
L’8 novembre 1957 partecipai a una riunione dei responsabili dei Gruppi giovani uomini e giovani donne. Quella sera annotai con gioia nel mio diario: «Ho trovato tutti con uno spirito altissimo. Sono persone di cui mi fido. È ragionevole aspettarsi che una gioventù così dinamica nel corpo e nella mente possa creare un futuro splendente. Crescono meravigliosamente ogni istante che passa» (Diario giovanile, Esperia, pag. 592).
Ora, ciò che mi rende più felice è poter osservare e vegliare da vicino sulla straordinaria crescita e l’incredibile progresso dinamico dei giovani del Giappone e del mondo intero.
Il Daishonin incoraggiò con le seguenti parole il giovane Nanjo Tokimitsu che, nel mezzo delle tumultuose condizioni sociali dell’epoca, si dedicava con tutto se stesso alla propagazione della Legge mistica, nonostante i numerosi impegni: «Penso che il tuo beneficio sia quello di aprire gli occhi di tutti gli esseri viventi delle dieci direzioni. Non ci sono parole per dire quanto ciò sia sublime» (Risposta a Ueno, RSND, 2, 556).
Aiutando una persona dopo l’altra a stringere un legame con il Buddismo e creando una rete solidale in cui ci si prende cura dei nuovi amici, i nostri giovani Soka stanno portando avanti la nobile impresa di aprire «la porta della saggezza del Budda» (SDL, 74) all’intera umanità.
Tornando a parlare di novembre del 1957, in quel periodo stavamo per raggiungere l’obiettivo e il desiderio di tutta la vita del maestro Toda di realizzare 750.000 famiglie praticanti.
In quel periodo, per quanto mi impegnassi a dialogare con gli altri sul Buddismo del Daishonin, molti amici e conoscenti all’inizio reagivano con ostilità, ma con il passare del tempo arrivarono a comprendere in modo più profondo e a mostrare stima e considerazione nei confronti del nostro movimento.
Nel mio diario riportai i miei pensieri e sentimenti a tal proposito: «Sono decine di migliaia le persone che una volta erano nostri nemici e che in seguito sono diventati amici. Anche in futuro saranno milioni le persone che dopo averci criticato diventeranno per sempre nostri alleati e si uniranno alle fila di kosen-rufu. Questo è un grandioso principio universale» (Diario giovanile, pag. 604).
Sono trascorsi molti anni da allora, e siamo giunti in un’epoca in cui intellettuali e figure di spicco del Giappone e del mondo intero celebrano l’anniversario della fondazione della Soka Gakkai esprimendo le loro più sincere congratulazioni. Provo un’infinita gratitudine nei loro confronti.
Non dimentichiamo mai che tutto questo è stato possibile grazie agli sforzi di tutti i nostri cari compagni di fede che, mirando all’anniversario della nostra fondazione, si sono impegnati dietro le quinte con dedizione, sincerità e perseveranza per contribuire alla società, diventando un modello per coloro che li circondano.
La banda musicale di fiati e ottoni Soka gloria e quella del Kansai hanno vinto insieme la medaglia d’oro al concorso nazionale per le bande di fiati e ottoni, mentre la banda dell’Università Soka, Pioneer, si è aggiudicata la medaglia d’argento. I loro membri sono riusciti a vincere questi premi affrontando e superando insieme le condizioni avverse causate dalla pandemia di Covid-19.
Ora più che mai, per ciascuno di noi è il momento di mostrare – nella terra del proprio voto – l’essenza dello spirito Soka di non lasciarsi mai sconfiggere, forgiato attraverso innumerevoli avversità e sofferenze.
Diffondiamo speranza e coraggio nelle nostre rispettive comunità locali e in tutto il pianeta, attraverso il nostro grande movimento per la pace, la cultura e l’educazione!
(Seikyo Shimbun, 8 novembre 2021)