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I settori sono i punti centrali della nostra rete di incoraggiamento - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:31

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I settori sono i punti centrali della nostra rete di incoraggiamento

In questo saggio il presidente Ikeda sottolinea l’importanza dell’attività dei nostri settori che rappresentano la forza propulsiva per il progresso di kosen-rufu

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In questo saggio il presidente Ikeda sottolinea l’importanza dell’attività dei nostri settori che rappresentano la forza propulsiva per il progresso di kosen-rufu

In occasione della settimana dell’equinozio d’autunno[ref]Tradizionalmente in Giappone si tengono delle cerimonie commemorative buddiste per i defunti durante la settimana dell’equinozio di primavera e di quello d’autunno.[/ref], ho offerto le mie più sincere preghiere per i nostri nobili compagni di fede che hanno lottato per kosen-rufu, per i vostri cari defunti e tutti coloro che hanno perso la vita a causa della pandemia di Coronavirus.
Continuo inoltre a pregare per la fine di questa pandemia e per la buona salute e la sicurezza di tutti i compagni di fede nel mondo.
Ne La raccolta degli insegnamenti orali Nichiren Daishonin afferma che quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo «il raggio di luce del Daimoku penetra fino all’inferno della sofferenza incessante e rende possibile che [i defunti] conseguano immediatamente la Buddità» (BS, 109, 47).
Avvolgiamo il nostro pianeta e l’intera umanità del ventunesimo secolo con il calore e lo splendore della luce compassionevole della Legge mistica, che illumina le tre esistenze di passato, presente e futuro.

La missione della religione

Quest’anno ricorre il novantesimo anniversario della pubblicazione di Kachi Ron (La teoria del valore), il secondo volume della grande opera del nostro fondatore Tsunesaburo Makiguchi, Soka Kyoikugaku Taikei (Il sistema educativo per la creazione di valore).
In questo scritto il maestro Makiguchi indica chiaramente che lo scopo della religione nella società è quello di contribuire alla felicità dell’umanità e rendere il mondo un posto migliore.
Afferma inoltre che il Buddismo di Nichiren Daishonin mira a realizzare l’ideale di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”, ovvero aiutare le persone a diventare felici e a costruire la pace.
Continua dichiarando che il Buddismo del Daishonin, trascendendo gli angusti confini delle varie scuole, sta aprendo un cammino che offre una direzione certa per l’umanità in quest’epoca dell’Ultimo giorno della Legge, caratterizzata da confusione di pensiero e insicurezza sociale.
Nell’estate del 1931, l’anno in cui fu pubblicato Kachi Ron, il maestro Makiguchi si recò in Hokkaido, un luogo dove aveva trascorso gli anni della sua formazione, per tenere delle lezioni sull’educazione, a Sapporo e a Iwamizawa.
Egli inoltre continuò a incontrare e a interagire costantemente con intellettuali e figure di spicco dell’epoca, tra cui Inazo Nitobe[ref]Educatore cristiano ed economista agrario conosciuto in Occidente per il suo libro Bushido: l’anima del Giappone[/ref] (1862-1933).
Si impegnò attivamente per stringere amicizie con tutti i tipi di persone, al di là del loro credo e della loro posizione sociale, riuscendo così a dar vita a un movimento per la creazione di valore. Allo stesso tempo, si dedicò insieme al suo discepolo Josei Toda, che condivideva la sua visione, a costruire le fondamenta della nostra organizzazione Soka affinché potesse agire in modo concreto per realizzare un mondo pacifico basato sui principi di affermazione della vita del Buddismo.

La prima campagna del “Kansai sempre vittorioso”

Come hanno dimostrato i maestri Makiguchi e Toda prendendo sempre l’iniziativa in prima persona, impegnarsi con costanza e tenacia per aprire il cammino da percorrere è la via sicura per la vittoria.
E nella Soka Gakkai sono i nostri meravigliosi settori, la nostra prima linea di kosen-rufu, a fungere da forza propulsiva per il progresso sempre vittorioso del nostro movimento.
La storica campagna di Osaka[ref]Campagna di Osaka: nel maggio 1956, i membri del Kansai – guidati dal giovane Daisaku Ikeda che era stato inviato dal presidente Toda per sostenerli – realizzarono lo strabiliante record di 11.111 nuove famiglie di membri nel loro capitolo in un solo mese.[/ref] ebbe origine da una riunione dei responsabili di settore, che si tenne con un saldo spirito di itai doshin all’inizio del 1956. Riuniti di fronte al Joju Gohonzon del Kansai che reca l’iscrizione «Prosperità della grande Legge e realizzazione di tutte le preghiere» (RU, 10, 5), rileggemmo insieme le parole del Daishonin: «Sto pregando con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso, affinché, nonostante questa sia un’epoca di disordini, il Sutra del Loto e le dieci fanciulle demoni proteggano ciascuno di voi» (Rimproverare l’offesa alla Legge e cancellare le colpe, RSND, 1, 395).
In perfetto accordo con questo spirito, ci siamo uniti nella preghiera e abbiamo giurato, come autentici discepoli di Nichiren Daishonin, di aprire la strada verso la realizzazione dell’impossibile.
I responsabili di settore dei Gruppi uomini e donne del Kansai, facendo proprio il mio stesso spirito e la mia determinazione, entrarono in azione con grande energia e insieme riuscimmo ad aprire una strada superando tutti gli ostacoli.
Nel capitolo conclusivo del Sutra del Loto, il Bodhisattva Virtù Universale formula il voto di proteggere i praticanti del Sutra del Loto, di liberarli dalle sofferenze, di portar loro la pace e la tranquillità e assicurarsi che nessun tipo di funzione demoniaca possa approfittarsi di loro (cfr. SDL, 436).
Giura inoltre di incoraggiarli in modo che si sentano colmi di grande gioia e possano applicarsi con diligenza ancora maggiore nella loro pratica buddista (cfr. Ibidem, 437).
Infine, promette solennemente di fare in modo che il Sutra del Loto venga propagato ampiamente in tutto il mondo e non abbia mai fine (cfr. Ibidem, 438).
I nostri responsabili di settore dei Gruppi uomini e donne stanno realizzando il voto del Bodhisattva Virtù Universale nei luoghi della loro missione, facendo tesoro delle parole del Daishonin: «Affido a te la propagazione del Buddismo nella tua provincia» (Le proprietà del riso, RSND, 1, 991).

Basarsi su una “determinazione sincera”

Nel settembre del 1956, a pochi mesi dalla campagna di Osaka, il maestro Toda mi affidò la campagna di Yamaguchi[ref]Una campagna di propagazione svoltasi nell’arco di tre mesi, tra ottobre e novembre del 1956 e gennaio del 1957. Su indicazioni del presidente Toda, il giovane Daisaku Ikeda si recò nella prefettura di Yamaguchi e diede inizio a una lotta senza precedenti per aprire la strada allo sviluppo del movimento di kosen-rufu nella zona. Verso la fine di settembre del 1956, le famiglie praticanti della Soka Gakkai a Yamaguchi erano 459. Alla fine di gennaio 1957 il numero si era quasi decuplicato, arrivando a 4.073 famiglie.[/ref] (che iniziò il mese successivo, n.d.r.). […] Tutti i compagni di fede coinvolti in quella campagna erano ispirati da un grande ideale. Una “determinazione sincera”: questa fu la forza interiore comune a tutti loro.
Il maestro Toda affermò: «La Soka Gakkai è come un’ondata di pace e felicità per il Giappone. Trasformiamo questa ondata in una grande marea che avvolga il mondo intero, per creare su questo pianeta una società ideale!».
I membri di tutto il Giappone accorsero a Yamaguchi determinati a realizzare concretamente questo grande ideale.
Con il cuore che ardeva della determinazione di realizzare kosen-rufu, superarono ogni ostacolo e si impegnarono in dialoghi volti ad aprire nuovi orizzonti nel nostro movimento.
Quando i responsabili provavano un senso di frustrazione perché la propagazione non procedeva come avevano desiderato, li incoraggiavo dicendo: «Possiamo farcela, senza alcun dubbio! Siamo Bodhisattva della Terra con la missione di liberare le persone dalla sofferenza!», e insieme, con coraggio, continuammo ad aprire una breccia attraverso ogni ostacolo.
Tra l’ottobre del 1956 e il gennaio del 1957 mi recai a Yamaguchi tre volte, per un totale di ventidue giorni. Grazie alla nostra lotta condivisa, realizzammo un progresso straordinario: riuscimmo ad aumentare di circa dieci volte il numero dei nostri membri e a creare numerosi nuovi settori.

“Ogni settore è l’assemblea sul Picco dell’aquila”

Come siamo riusciti a realizzare un simile successo in un arco di tempo così breve? È perché ci siamo presi cura di ogni singola persona.
Il maestro Toda affermava spesso che tutto ciò che serve è incontrare una persona, avere di fronte a noi una persona che ascolti ciò che abbiamo da dire.
Non è una questione di numeri. Tutto inizia dal dare la massima priorità al dialogo cuore a cuore e creare un legame con ogni persona che incontriamo.
Gli zadankai, dove possiamo interagire in modo diretto con i nostri compagni di fede, sono l’essenza della Soka Gakkai, e i settori sono i punti centrali della nostra rete di incoraggiamento.
I nostri settori sono castelli delle persone comuni che coltivano e diffondono l’amicizia e la fiducia nelle nostre comunità. Sono giardini di gioiosa armonia e meravigliosa diversità, in cui ognuno risplende nel suo unico modo, in accordo con il principio buddista del «ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico» (La raccolta degli insegnamenti orali, BS 124, 47).
“Ogni settore è l’assemblea sul Picco dell’aquila”: con questa convinzione mi sono impegnato al massimo fin dalla mia giovinezza per far sì che i nostri preziosi zadankai fossero assemblee traboccanti di speranza ed energia.
Una volta mi recai a uno zadankai nel quartiere di Adachi, a Tokyo. Non scorderò mai la gioia del responsabile di capitolo per la splendida crescita dei giovani.
Ricordo anche uno zadankai di settore che si tenne presso il Centro culturale del quartiere di Kita, quando alcuni principianti espressero il loro desiderio di entrare a far parte della famiglia Soka. […]

Facciamo sì che non si spenga la passione per kosen-rufu

Nell’ottobre del 1960, al culmine della Guerra Fredda, partii per il mio primo viaggio all’estero con l’obiettivo di aprire la strada a kosen-rufu mondiale, custodendo nel taschino della giacca una foto del mio maestro. Anche in questo caso, tutto ebbe inizio dall’incoraggiare ogni persona che incontravo e dalla creazione di un settore dopo l’altro.
A prescindere dal periodo e dalle circostanze, il nostro movimento di kosen-rufu mira a creare un’ondata positiva che inizia dalla felicità di un singolo individuo e porta a rivitalizzare l’intera umanità, un’ondata che ha origine da un singolo settore pervaso dalla pace e dall’armonia e porta allo sviluppo di società prospere e pacifiche.
Ricordo una scena indimenticabile durante una riunione dei responsabili di centro della Soka Gakkai tenutasi nel novembre 1979, presso il Toda Memorial Auditorium di Sugamo, a Tokyo.
Un responsabile di settore di settantadue anni proveniente dall’isola di Teuri, al largo della costa dell’Hokkaido, condivise un’esperienza meravigliosa e concluse con la forte determinazione di continuare a impegnarsi senza sosta per kosen-rufu nella sua comunità locale, con passione e grandi ideali.
Dichiarò con la potenza di un ruggito del leone che non si sarebbe lasciato sconfiggere da nessuna tempesta di difficoltà, e che avrebbe continuato a lottare per kosen-rufu con una “determinazione d’acciaio”, facendo ardere dentro di sé la passione e l’entusiasmo “come correnti impetuose” e coltivando sempre “sogni grandi quanto il cielo sconfinato”.
Per rendere omaggio al suo spirito combattivo dedito a kosen-rufu, guidai la Canzone dello spirito indomito per la prima volta dopo le mie dimissioni da terzo presidente della Soka Gakkai.
Settant’anni fa (nel 1951), traboccante di passione giovanile diedi inizio a un’impresa pionieristica per aprire la strada di kosen-rufu nel settore di cui ero responsabile (il settore di Omori del capitolo di Kamata, nel quartiere Ota di Tokyo, n.d.r.).
Nel mio diario scrissi più volte che avrei pregato davanti al Gohonzon affinché diventasse il miglior settore possibile.
Oggi, con lo stesso identico spirito, mia moglie Kaneko e io stiamo pregando con forza per ciascuno dei nostri settori in tutto il Giappone e nel mondo intero.
Pregando per la buona salute e la lunga vita dei nostri ammirevoli responsabili di settore dei Gruppi uomini e donne, per le brillanti vittorie delle loro famiglie e per la felicità e la sicurezza dei preziosi compagni di fede dei rispettivi settori, vorrei dedicare loro due poesie.

Per i nostri responsabili di settore del Gruppo uomini:

Pilastri d’oro
dei Bodhisattva della Terra,
che assumete la guida
basandovi sul legame
di non dualità con il maestro,
siate sempre vittoriosi!

Per le nostre responsabili di settore del Gruppo donne:

Soli della Soka,
che risplendete
di fortuna e benefici,
possiate sempre
danzare e brillare!

Insieme a tutti i membri dei nostri settori, uniti nello spirito di itai doshin (diversi corpi, stessa mente) e con il cuore che arde dello spirito pionieristico dei Bodhisattva della Terra, realizziamo nuove, grandiose vittorie per la felicità dell’intera umanità!

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