Cosa pensa il Buddismo dell’aborto, della manipolazione genetica, del vegetarianesimo? ci siamo chiesti in tanti, per fare alcuni esempi. In un’epoca in cui tutti sbandierano posizioni, in cui sembra necessario schierarsi di qua o di là rischiando di incollare facili etichette alle cose, il Buddismo spesso non ha risposte chiare e precise sulla realtà. Non si tratta di qualunquismo o di mancanza di un chiaro punto di vista, ma della consapevolezza che la vita stessa è continua trasformazione e divenire e che niente può essere “ingabbiato” in schemi semplicistici. Il giusto e lo sbagliato assumono molte forme e si presentano con sembianze diverse, spiega l’insegnamento buddista.
Ma allora, cosa ci può aiutare a fare le nostre scelte e a capire, ogni volta, cosa è meglio per noi e per gli esseri umani? È il tema affrontato dalla copertina di questo numero.
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