Sono trascorsi quarant’anni da quando lanciai l’appello “Giovani, scalate la montagna di kosen-rufu del ventunesimo secolo!” nel poema dallo stesso titolo che composi a Oita, nel Kyushu, un luogo a me molto caro.
Da allora abbiamo conquistato numerose montagne di prove e avversità, salendo in alto al di sopra delle nuvole, e ora la nostra visione di kosen-rufu mondiale e di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese” si dispiega davanti a noi a perdita d’occhio.
I successi d’oro di ciascuno dei nostri nobili e preziosi compagni di fede che hanno lottato al mio fianco con incrollabile dedizione in questa scalata sono incisi in modo indelebile nel mio cuore.
Questi cari membri hanno superato le più ardue difficoltà della giovinezza, in quanto praticanti che «abbracciano questo magnifico Buddismo del sole» e «dialogano con calore» (cfr. NR, 591, 22) con gli altri, proprio come ho scritto nel mio lungo poema. Il mio più grande desiderio è celebrare ciascuno di loro, senza alcuna eccezione, per aver raggiunto la vetta della vittoria della propria rivoluzione umana.
Scalare la montagna di kosen-rufu significa affrontare la «raggiante e appagante sfida in nome della Legge buddista» e percepire che nella vita «non c’è sentiero più nobile» di questo (Ibidem, 24).
Con le seguenti parole Nichiren Daishonin dichiarò di essere stato in grado di superare le numerose persecuzioni che misero a repentaglio la sua vita perché recitava ogni giorno brani del Sutra del Loto e rimase fedele fino in fondo al voto che aveva formulato ai Budda e alle divinità celesti: «Fintanto che un praticante del Sutra del Loto non vacilla nella fede, è libero da tutti i falsi alleati e si affida completamente al Sutra del Loto praticando in accordo con le auree parole del Budda, riuscirà senza alcun dubbio a prevenire i disastri e a prolungare la sua vita nell’esistenza presente, per non parlare della vita a venire. Splendida sarà la sua ricompensa, ed egli adempirà il suo grande voto di propagare ampiamente il Sutra del Loto» (Lettera inviata con il sutra per la preghiera, RSND, 2, 433).
Dall’epoca del primo e secondo presidente, Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda, i maestri e i discepoli Soka si sono impegnati nella pratica proprio come insegna il Budda, senza «mai vacillare nella fede e liberi da tutti i falsi alleati», in perfetto accordo con questo passo del Gosho.
E oggi, tutti i nostri compagni di fede continuano a mostrare nella loro vita quotidiana la prova concreta della buona fortuna e dei benefici, assaporando la “splendida ricompensa” della vittoria nella vita.
Questo è senza dubbio il cammino della “fede per la vittoria assoluta”. A testimoniarlo, più di ogni altra cosa, vi sono le esperienze di fede di ogni singolo membro che ha ottenuto benefici attraverso la pratica del Buddismo di Nichiren Daishonin.
Come affermò il maestro Toda, il grande voto di kosen-rufu è la sfida di elevare lo stato vitale dell’intera umanità al più alto stato vitale della Buddità.
Miei cari compagni della famiglia Soka, giovani e meno giovani, facendo ardere nei nostri cuori la passione giovanile dei Bodhisattva della Terra, invitiamo i nostri amici e le persone intorno a noi a unirsi al nostro grande movimento di speranza, realizzazione e felicità. Ora, ancora una volta, scaliamo insieme una nuova montagna di kosen-rufu, «per suonare la campana della pace nel mondo e innalzare la bandiera della giustizia nella società» (NR, 591, 20)!
Le vite profondamente intrise
della Legge mistica
esultano,
lanciando grida di vittoria
insieme ai preziosi amici
per aver superato tutte le difficoltà.