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Fresche ondate di speranza - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:52

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Fresche ondate di speranza

Nei giorni 21-22 agosto si è tenuto online il Corso europeo di studio giovani, a cui si sono collegati circa mille partecipanti da tutta Europa. Il corso ha rappresentato un importante trampolino di lancio verso il prossimo ottobre, quando celebreremo il sessantesimo anniversario della prima visita del presidente Ikeda in Europa, nel 1961

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Nei giorni 21-22 agosto si è tenuto online il Corso europeo di studio giovani, a cui si sono collegati circa mille partecipanti da tutta Europa. Il corso ha rappresentato un importante trampolino di lancio verso il prossimo ottobre, quando celebreremo il sessantesimo anniversario della prima visita del presidente Ikeda in Europa, nel 1961. Approfondendo il Gosho e le guide del maestro Ikeda, i giovani partecipanti hanno raccolto una profonda determinazione per dar vita a un nuovo avanzamento del movimento di kosen-rufu e sprigionare nuove ondate di speranza in tutto il continente

Durante il corso Masaaki Morinaka, responsabile del Dipartimento di studio della Soka Gakkai, ha approfondito insieme ai giovani europei il trattato di Nichiren Daishonin L’apertura degli occhi, da lui definito come “la fonte di luce della filosofia di speranza e dell’umanesimo della Soka Gakkai” (vedi lezione su BS, 185, 5).
In particolare, ha analizzato il passo in cui il Daishonin afferma: «Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappone. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254).
A questo proposito Morinaka ha citato il messaggio per la riunione dei responsabili di Centro (settembre del 2016), in cui il presidente Ikeda si appella ai giovani con il desiderio che ciascuno di loro diventi un pilastro in grado di sostenere il mondo (NR, 590, 5):

«Siate il pilastro della pace per tutti i popoli del mondo! Siate gli occhi del rispetto per la dignità della vita! Siate il grande vascello della speranza per il trionfo dell’umanità!».

L’elemento fondamentale per rispondere a questo appello appassionato del maestro, è il “voto”. Quindi, ha incoraggiato Morinaka, «come giovani che hanno formulato un profondo voto, impariamo dal trattato L’apertura degli occhi gli elementi essenziali del cammino di un discepolo».

Il risveglio del grande io
Ne L’apertura degli occhi il Daishonin dichiara: «Questo io affermo. Che gli dèi mi abbandonino. Che tutte le persecuzioni mi assalgano. Io continuerò a dare la mia vita per la Legge!». Tale affermazione esprime la sua risolutezza nell’affrontare grandi persecuzioni anche a rischio della vita.
In senso stretto, dall’epoca del Daishonin solo i primi tre presidenti della Soka Gakkai hanno manifestato nella loro vita tale suprema condizione vitale. Ma anche noi, se perseveriamo nella “via di maestro e discepolo”, possiamo percorrere il loro stesso cammino di fede.
Sensei scrive: «“Mi alzerò da solo, qui e adesso!”. Sento distintamente questo ruggito del leone del Daishonin che si erge invincibile e inattaccabile come un’imponente roccia in mezzo a un turbine di persecuzioni. […] È un appello alle persone affinché si risveglino al loro grande io interiore e aprano gli occhi sul loro incredibile potenziale» (Lezione su L’apertura degli occhi, BS, 169, 55).
Durante la persecuzione di Tatsunokuchi, il Daishonin fece scaturire l’immensa forza dell’universo e manifestò il grande stato vitale di un essere umano imperturbabile, sconfiggendo l’oscurità fondamentale e i tre potenti nemici. Questo fu il suo hosshaku-kempon, “abbandonare il transitorio e rivelare l’originale”, con il quale dimostrò che ogni persona comune possiede dentro di sé la forza della vita originale, grande quanto l’intero universo.
In sostanza, ha spiegato Morinaka, ciò che dobbiamo “abbandonare” è la vita illusa e offuscata dal dubbio dell’essere comune, appesantita dal karma e dalle sofferenze, e ciò che dobbiamo “rivelare” è la vita del Budda colma di compassione e saggezza inerente a ogni persona comune. Siamo tutti dotati di questo potere. Facendolo emergere si può superare qualsiasi difficoltà e trasformarla in gioia.
Il Daishonin volle trasmettere ai suoi discepoli la condizione vitale di grande gioia di “alzarsi da soli” esortandoli a proseguire sulla via di non dualità di maestro e discepolo sulla quale lui stesso si era incamminato.
Coloro che arrivano a riconoscere la natura di Budda insita nella loro vita si risveglieranno al fatto che anche le altre persone sono essenzialmente Budda.
In questo senso, l’hosshaku-kempon di un singolo individuo condurrà sicuramente all’hosshaku-kempon di tutta l’umanità.

Lo spirito di non regressione
Nella fede la cosa più importante è lo spirito di non regressione. A questo proposito Morinaka ha citato la famosa parabola buddista in cui un brahmano implorò Shariputra di donargli un occhio, ma non appena ricevuto l’occhio, lo gettò a terra, lo calpestò e se ne andò. Shariputra pensò disperato: «Una persona simile non può essere salvata!» e abbandonò così la via del bodhisattva, che stava portando avanti da tantissimi tempo.
Si può dire che Shariputra smise di praticare la via del bodhisattva perché non riusciva più a credere nella natura di Budda insita in tutte le persone.
Il comportamento opposto a quello di Shariputra è rappresentato dalla figura del Bodhisattva Mai Sprezzante che continuava a credere nella natura di Budda nella vita di chi lo perseguitava. Aveva una convinzione e una fiducia assolute nel fatto che in tutti gli esseri umani fosse insita la natura di Budda. I membri della Gakkai, ha commentato Morinaka, non sono altro che gli odierni Bodhisattva Mai Sprezzante.
Allora come possiamo fare nostro lo spirito del Daishonin e agire come lui? Questo è il punto essenziale. La risposta è formulare il voto. Ne L’apertura degli occhi il Daishonin scrive: «Questo è il mio voto e non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254).
Sensei scrive: «Possiamo affermare che la sola forza motrice che sostenne Nichiren per tutta la vita nella sua lotta implacabile, è stata il potere del voto che aveva fatto. Con il suo esempio, Nichiren ci ha insegnato che mantenendo un voto possiamo fonderci con il cuore del Budda e far emergere l’illimitato potere della Buddità dalla profondità della nostra vita. In un’epoca impura, solo attraverso il potere del voto di condurre tutte le persone all’Illuminazione, possiamo sconfiggere i malvagi disegni delle funzioni demoniache che cercano di far proliferare la sfiducia e il dubbio verso gli altri esseri umani» (BS, 111, 39).

Lottare nel “momento cruciale”
Morinaka ha proseguito commentando il passo del Gosho: «Non dubitate semplicemente perché il cielo non vi protegge. Non scoraggiatevi perché non godete di un’esistenza facile e tranquilla in questa vita».
Il Daishonin esorta a non lamentarsi perché non si hanno benefici visibili, come una “vita facile e tranquilla”. Infatti, finché portiamo avanti una fede che non indietreggia di fronte alle difficoltà, sicuramente stiamo accumulando benefici invisibili che brilleranno come “tesori del cuore”, eterni e indistruttibili. Ciò significa far emergere una condizione vitale in grado di utilizzare qualunque sofferenza e difficoltà come trampolino di lancio, sconfiggendo le funzioni demoniache e facendo apparire incredibili benefici visibili.
Inoltre, il Daishonin ammonisce che dimenticare la fede e la promessa fatta al maestro nel “momento cruciale” è un comportamento da stupidi. Ma qual è il “momento cruciale”? È proprio quello in cui lottiamo contro le difficoltà. Quello in cui i tre ostacoli e i quattro demoni fanno a gara per ostacolarci facendo emergere dubbi e lamentele e spingendoci ad abbandonare la fede. In quel momento non esiste altro che una forte fede per poterli sconfiggere.
Nella Soka Gakkai abbiamo tre elementi importanti che ci permettono di non dimenticare il voto e di portare avanti la fede anche nel momento cruciale: un “maestro corretto”, “un’organizzazione in unità di itai doshin” e i “compagni di fede che sono buoni amici”.
Il voto è la chiave della non dualità maestro discepolo. In altre parole, noi tutti ereditiamo il modo di vivere del maestro “di prendersi cura di ogni singola persona” e “di innalzare la condizione vitale di tutto il genere umano”. Questa è la religione basata sulla non dualità di maestro e discepolo. Le persone comuni che percorrono questa strada sono i Bodhisattva della Terra, che adesso si stanno risvegliando in tutto il mondo.

Facciamo sì che da questa crisi emerga un mondo migliore
Riferendosi all’attuale situazione, il presidente Ikeda sottolinea come questa crisi globale costituisca un’opportunità preziosa per sviluppare nuovi modi di pensare e costruire un mondo migliore: «Le difficoltà legate alla pandemia di Coronavirus, insieme ad altri problemi come il cambiamento climatico, stanno minacciando ovunque la vita, i mezzi di sussistenza e la dignità delle persone. È più importante che mai costruire una solidarietà attiva, al di là dei confini nazionali e di qualsiasi altra divisione, per superare questi problemi.
Una filosofia di rispetto della dignità della vita, insieme a una saggezza pragmatica e ad azioni basate sul rispetto delle persone, è essenziale per costruire una società sana e un mondo armonioso. Oggi i membri della Soka Gakkai di tutto il mondo, pur alle prese con difficoltà e crisi mai viste, stanno lavorando insieme per comunicare la luce della speranza e del rinnovamento a tutte le persone» (BS, 212, 11).
All’avanguardia di questa impresa, ha concluso Morinaka, ci sono i membri del Gruppo giovani che si impegnano nel dialogo per incoraggiare e sostenere gli altri e non c’è dubbio che, diventando “pilastri della pace fra i popoli della terra”, gli “occhi della filosofia della sacralità della vita” e il “vascello della speranza della vittoria dell’umanesimo”, faranno emergere ovunque nuove schiere di amici Bodhisattva della Terra e questo porterà alla trasformazione del karma dell’Europa intera e dell’umanità.
Noi abbracciamo la Legge mistica, il mezzo meraviglioso per risvegliare la bontà innata che esiste nella profondità della vita. Decidiamo nuovamente di continuare a progredire con saggezza e allegria, facendo emergere la natura di Budda in ogni persona, mentre ci impegniamo a costruire società sane basate sul sostegno reciproco.

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