Oriente, Occidente e continente africano si incontrano in questo numero nelle storie di uomini e donne che, dopo aver abbracciato Nam-myoho-renge-kyo, hanno avuto la forza e il coraggio di aprire nuove strade. Come Shirley J., statunitense di origine iraniana, che ha deciso di mettere il suo talento giornalistico al servizio della pace, o come Laura D. e Kyoko G. che hanno trovato dentro di loro il coraggio di perdonare l’omicida della madre e i soldati che bombardarono Hiroshima. Come gli europei Viktor D.M. e Ingo D., che hanno sfidato le convinzioni alla ricerca della propria identità e della giustizia o Pauline B. che non ha mai smesso di lottare contro l’apparente declino della sua vita. Dall’Africa una testimonianza insolita: Ellis A. è riuscito da un retroterra di alcool e stregoneria a realizzare il sogno di gestire una fattoria secondo i principi Soka e dalla Malesia il racconto della vittoria sulla malattia di Adeline C.K.L. Nam-myoho-renge-kyo è il ritmo armonioso dell’universo e lo confermano queste testimonianze di cittadini del mondo, così preziose e diverse l’una dall’altra, che raccontano di strappi ricuciti ed esistenze ricostruite, di dolore ma anche di tanta felicità.
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