Iniziando a praticare il Buddismo Sara comprende il suo valore e decide di essere felice così com’è. Durante il lockdown dello scorso anno affronta con coraggio le difficoltà che le si presentano e infine, dopo anni di precariato, realizza il suo obiettivo di lavorare come giornalista per una importante testata nazionale
Vivo a Catania e ho ricevuto il Gohonzon nel 2017, il giorno prima di laurearmi, inaspettatamente, con 110 e lode. Ho iniziato a praticare per la fine di una relazione sentimentale che mi aveva causato una disperazione senza apparente via d’uscita, ma che iniziò a cambiare dal giorno in cui mi portarono a una recitazione: da quel momento non ho più smesso di fare Daimoku.
Negli anni dell’università, nonostante frequentassi, ho lavorato tanto ma solo con piccoli rimborsi spese che non mi permettevano di vivere bene, anche se si trattava di stage importanti.
Ciò mi comportava una grande frustrazione, non credevo in me stessa e non mi sentivo apprezzata. L’aver incontrato il Gohonzon mi ha permesso di capire il mio valore, recitando Daimoku per diventare un Budda che merita di essere felice così com’è, senza cercare di essere qualcun altro.
Oggi sono una giornalista pubblicista e lavoro in importanti eventi nazionali e internazionali.
L’attività nella Soka Gakkai mi ha insegnato a dare un senso alla parola “sostegno”, e mi sono impegnata fin da subito a fianco delle giovani donne affinché non cedessero mai alla sofferenza, così com’era successo a me.
Nel 2020 è arrivata la responsabilità delle Giovani donne del Territorio Sicilia Est: ho pensato “come riuscirò a incoraggiarle proprio ora che la società è in una situazione senza precedenti e i contatti sembrano interrotti?”.
Con il lockdown, tutti i miei progetti lavorativi vengono sospesi e i pagamenti annullati. Passa il tempo e io mi ritrovo in ritardo con l’affitto, non ho più soldi per fare la spesa e il padrone di casa mi invita a lasciare la stanza il prima possibile. Provo un sentimento di paura e incertezza, accompagnato da attacchi di panico notturni.
Ma ogni volta, con il pensiero di essere una devota del Sutra del Loto, mi alzo e mi rimetto davanti al Gohonzon recitando Daimoku con tutto il cuore e desiderando la felicità di chi come me sta subendo le conseguenze di questa crisi.
A metà marzo, dopo una lunga maratona di Daimoku, ho deciso di alzarmi, senza aspettare che qualcuno venisse a salvarmi.
Ho iniziato a comunicare agli altri la mia situazione, a contattare i miei debitori e a cercare altri modi di lavorare a distanza. Pian piano l’ambiente ha risposto.
Nonostante la precarietà, mi sfidavo nel preparare riunioni giovani traboccanti di gioia e di speranza, in itai doshin con i compagni di fede e approfondendo lo studio. Il mio obiettivo di diventare un punto di riferimento per le giovani donne stava prendendo forma, e mi sono ritrovata a partecipare alle riunioni di tante città siciliane.
Grazie agli sforzi di tutti, l’attività giovani si è espansa in modo meraviglioso.
Ho ricevuto diverse proposte di lavoro e pagamenti arretrati, e tante giovani donne hanno fatto grandi progressi nella loro rivoluzione umana.
Pregare per la felicità degli altri e gioirne insieme, cos’altro è kosen-rufu?
Proprio durante il lockdown, diverse amiche hanno iniziato a praticare e una di loro ha ricevuto il Gohonzon.
Il 3 maggio 2020 ho lasciato l’appartamento. Ero senza lavoro e senza casa. Non è stato facile affrontare il trasloco da sola in quel momento di stravolgimento emotivo mondiale, ma sentivo che qualcosa di bello mi attendeva. Ebbene, dopo anni di precariato ho ricevuto la proposta di collaborazione da un’importante redazione giornalistica nazionale, un altro grande desiderio realizzato, e ho trovato un altro appartamento vicino al mio nuovo lavoro.
A distanza di un anno, il 6 maggio 2021, dopo la riunione regionale per il 3 maggio, a cui hanno partecipato per la prima volta la mia migliore amica e il mio compagno, con immensa gratitudine ho firmato il mio primo contratto di lavoro.
Ho compreso quanto sia stato importante, in questi momenti di grande sforzo, lo studio de La nuova rivoluzione umana. Sento un forte legame con il maestro perché ho percepito i suoi sentimenti e lo sento vicino per la sua umanità.
Proprio in questi giorni ho ricevuto l’invito a rappresentare la Sicilia per il corso europeo dei giovani che si terrà ad agosto.
Ci ho messo un secondo ad accettare, con lacrime di commozione e gratitudine. In una lettera a Sensei mi sono assunta la responsabilità di kosen-rufu nella mia regione, affinché possa risplendere ogni giorno.
Sono determinata a fare sempre del mio meglio cercando di mettere in pratica questo incoraggiamento del maestro Ikeda per le giovani donne: «L’umanità deve cambiare rotta e puntare sulla “felicità delle donne”. A tal fine, è fondamentale che le giovani donne abbraccino una salda filosofia e abbiano una potente forza vitale che permetta loro di non lasciarsi sconfiggere da alcun tipo di karma» (NR, 716, 6).