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Con un cuore sincero e gioioso - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 16:42

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Con un cuore sincero e gioioso

Diego Salvini, Musile di piave (VE)

Quando inizia a recitare Daimoku, Diego era disoccupato ma aveva il sogno di costruire una famiglia e realizzarsi nel lavoro. Si impegna nell’attività per gli altri, approfondisce il suo legame con il maestro Ikeda e si sforza di creare valore in ogni aspetto. Senza arrendersi alle temporanee sconfitte vede fiorire nella sua vita un beneficio dopo l’altro

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Quando inizia a recitare Daimoku, Diego era disoccupato ma aveva il sogno di costruire una famiglia e realizzarsi nel lavoro. Si impegna nell’attività per gli altri, approfondisce il suo legame con il maestro Ikeda e si sforza di creare valore in ogni aspetto. Senza arrendersi alle temporanee sconfitte vede fiorire nella sua vita un beneficio dopo l’altro

Ho iniziato a praticare il Buddismo nel 2014 grazie a mia moglie Laura, che me ne parlò appena ci mettemmo insieme. All’epoca vivevamo a Pisa.
Recitando Daimoku mi sentivo più felice e dopo due mesi decisi di ricevere il Gohonzon. In quel periodo ero disoccupato, mi arrangiavo con lavori saltuari di imbiancatura e muratura ma ero determinato a trasformare la mia vita.
Venivo da un matrimonio e da una successiva convivenza falliti, ero convinto che non mi sarei più sposato e non avrei avuto più figli. Dopo circa sei mesi fui nominato responsabile di gruppo, le attività andavano di pari passo con la mia vita, mi impegnavo molto per incoraggiare i compagni di fede e nel frattempo decisi di aprire una ditta come imbianchino.
Nel 2015 mia moglie ebbe una proposta di lavoro e ci trasferimmo a Musile di Piave, in provincia di Venezia, ricominciando tutto da zero. Trovai lavoro in una fabbrica, con un contratto a termine. Ero determinato a realizzare kosen-rufu nel posto dove mi trovavo e decisi di incoraggiare gli uomini di quella zona.
Il mio sogno nel cassetto era fare l’impiegato, ma non avevo nessuna esperienza del genere, la mia unica esperienza lavorativa era fare l’operaio. Il Buddismo insegna che possiamo raggiungere l’impossibile, e grazie al Daimoku capii che io per primo non mi sentivo in grado di fare l’impiegato, pensavo di non avere le qualità necessarie, così iniziai a recitare Daimoku per credere che essendo un Budda ero dotato di tutto ciò che mi serviva!
Quanto più un obiettivo è grande, tanto più impegno è necessario per kosen-rufu: così intensificai l’attività per gli altri e insieme a mia moglie ci sfidammo per far crescere l’attività nella nostra zona.
Dopo aver cambiato tre lavori, entrai come magazziniere in un’azienda vicino a casa, a tempo indeterminato.
Era stata un’esperienza di fede e ne ero felice.
Decisi che dovevo fare delle azioni per raggiungere il mio sogno lavorativo e raccolsi il coraggio per iniziare a studiare per un concorso per un posto di istruttore amministrativo in Comune.
Nel frattempo accettai con gioia la responsabilità di settore: con mia grande meraviglia erano arrivati diversi uomini con cui iniziai a stringere profondi legami.
Il 15 marzo 2018 nacque mia figlia Azzurra Megumi.
Ero determinato a costruire una famiglia armoniosa per kosen-rufu. Gli studi intanto proseguivano, partecipai a numerosi concorsi indetti da vari Comuni ma senza risultato, non riuscivo a passare le prime prove scritte.
Una frase del presidente Ikeda mi dava sempre molto coraggio: «Quando vi trovate di fronte a un muro dovreste pensare che al di là di quel muro c’è una distesa sconfinata» (Giorno per giorno, Esperia, 8 ottobre).
Ogni volta che non passavo un esame mi dicevo “anche questa volta rilancio, sono determinato a farcela!”. Il Buddismo ci insegna ad attingere dalla forza dentro di noi per continuare a lottare fino a raggiungere i nostri obiettivi. Con questa determinazione nel cuore, recitai Daimoku per fare emergere tutto il mio coraggio coraggio, senza arrendermi.
Così mi iscrissi al successivo concorso indetto in un Comune vicino, a ottobre 2018. Affrontai le prove una dopo l’altra e con grande stupore le passai tutte ed entrai in graduatoria. Per me significava raggiungere l’impossibile e vincere sul mio karma.
A marzo 2019 morì mio padre per un cancro che lo portò via all’improvviso, fu una grande sofferenza. Il Daimoku mi ha aiutato ad accettare e a guardare avanti con gioia e a continuare a lottare anche per lui.
Dopo poco mi venne proposta la responsabilità del capitolo uomini, che accettai felicissimo, senza riserve. Intanto nell’azienda dove lavoravo come magazziniere mi ero impegnato molto per creare valore e stringere legami di amicizia con i miei colleghi.
Una mattina mi chiamò il direttore. Mi spiegò che un impiegato che si occupava di gestire le spedizioni dell’azienda andava in pensione e mi chiese se me la sentivo di prendere il suo posto. Naturalmente non esitai.
Il mio sogno si stava materializzando all’improvviso, quando meno me lo aspettavo!
Iniziai un percorso di affiancamento che durò un anno.
Il primo gennaio 2021 ho firmato il passaggio da magazziniere a impiegato. È stato un giorno bellissimo! Ho avuto la conferma che quando il cuore è sincero il Daimoku funziona sempre.
Nessuna preghiera rimane inascoltata.
Proprio in questi giorni, a seguito dello scorrimento della graduatoria in cui ero stato inserito, con mio grande stupore sono stato contattato per un’assunzione a tempo pieno e indeterminato come istruttore amministrativo presso il Comune.
Ho accettato con grande gioia e il 13 settembre prossimo inizierò questo nuovo lavoro, lasciando il mio posto a un collega che lo desiderava tanto. Questa è la dimostrazione di quanto grazie al Daimoku, mia moglie e io, abbiamo potuto trasformare la nostra vita.
Inoltre mi è stata proposta la responsabilità di hombu uomini, che ho accettato con grandissima gioia. Sono determinato a sostenere gli uomini del mio hombu e a dare il mio contributo per kosen-rufu ripagando il mio debito di gratitudine verso il maestro Ikeda per il suo sostegno in ogni istante della mia vita. Grazie Sensei!

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