Il 7 agosto si è tenuto online il corso europeo degli studenti, a cui si sono collegati 220 ragazzi e ragazze da tutta Europa.
Motivati da un forte spirito di ricerca, i partecipanti hanno approfondito insieme il trattato del Daishonin Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese e la missione del Gruppo studenti. Le due lezioni sono state tenute da alcuni rappresentanti degli studenti europei, alla luce delle spiegazioni del presidente Ikeda.
Tutti i partecipanti hanno determinato di continuare a sfidarsi nella propria rivoluzione umana ed espandere la rete dell’amicizia per il bene della società e del mondo intero
Adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese
«Questo trattato di Nichiren Daishonin è la storia di due esseri umani che condividono le stesse preoccupazioni su ciò che sta avvenendo nel paese – hanno sottolineato Flora e Zana durante il loro intervento – e attraverso un dialogo cuore a cuore riescono a condividere la stessa determinazione di rimanere fedeli al corretto insegnamento, la cui essenza è il rispetto della dignità della vita di ogni individuo.
Come spiega il presidente Ikeda: “Stiamo vivendo in un’epoca in cui questo insegnamento assume una rilevanza ancora più grande. È un concetto indispensabile al fine di realizzare il grande desiderio della pace nel mondo. Grandi calamità naturali si stanno verificando in tutto il pianeta. La crisi economica globale non si arresta e l’umanità è dominata dall’incertezza. Sempre più persone ricercano un solido sostegno spirituale e filosofico. “Adottare l’insegnamento corretto” significa stabilire che cosa è corretto dal punto di vista della verità e della giustizia. Significa mettere in primo piano il rispetto per la sacralità della vita. “Adottare l’insegnamento corretto” essenzialmente riguarda i giovani come voi, che abbracciano una filosofia umanistica e dei sani princìpi, che combattono coraggiosamente e offrono il proprio contributo alla società” (BS, 143, 62)».
La missione del Gruppo studenti
Carlo ed Elsa hanno parlato della figura del Bodhisattva Virtù Universale e della missione del Gruppo studenti, in particolare in un momento complicato come quello che l’umanità si trova ad affrontare a causa della pandemia da Covid-19.
«è normale che a volte non ci riconosciamo in quello che stiamo studiando, o nelle politiche dei nostri paesi… Non è sbagliato chiedersi dove dovremmo essere e cosa dovremmo fare. Anzi, questo si rispecchia nella domanda fondamentale di noi studenti:
“A cosa serve l’intelligenza se ti rifiuti di lottare contro l’ingiustizia? A cosa serve la conoscenza se non proteggi la gente comune? A cosa serve la gioventù se non la utilizzi per rafforzarti e forgiarti come essere umano?” (Corriamo insieme verso kosen-rufu, pag. 31).
Porci costantemente queste domande può portarci a momenti di smarrimento in cui ci sentiamo soli, oppure ci sembra di essere gli unici a voler cambiare le cose nella nostra società.
Ma recitando Daimoku possiamo trasformare la nostra sofferenza in azioni compassionevoli e determinate per trasformare le cose qui e ora. Non c’è dubbio che ciascuno di noi possiede una missione unica e insostituibile. Recitando Daimoku, sfidandoci costantemente nel quotidiano e approfondendo il Gosho e gli scritti di Sensei, non c’è alcun dubbio che riusciremo a trovare la nostra missione per creare maggior valore per noi e per gli altri».
A proposito della missione degli studenti hanno sottolineato: «Grazie alle attività della Gakkai possiamo svilupparci come esseri umani e affrontare tutte le sfide legate ai nostri studi con uno spirito invincibile. Il periodo dello studio è un periodo di formazione per la nostra vita futura, non dobbiamo pensare che siano anni buttati via. Infatti, concentrare le nostre energie nello studio è di per sé una forma di pratica buddista dato che la fede e la nostra vita quotidiana non sono in alcun modo separate».
Inoltre hanno messo in evidenza che sono proprio gli studenti che dovrebbero assumersi la responsabilità di trasformare questa epoca diventando leader nel proprio campo, partendo dall’Appello alla resilienza e alla speranza di Adolfo Perèz Esquivel e Daisaku Ikeda, indirizzato ai giovani di tutto il mondo.
Gli obiettivi dell’Agenda 2030
Il corso si è concluso nel pomeriggio con il festival culturale che ruotava attorno ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Gli studenti hanno visto insieme un video con le riflessioni che i partecipanti hanno condiviso durante gli incontri in piccoli gruppi che hanno preceduto il corso, il cui tema erano gli Obiettivi dell’Agenda 2030.
Tutti insieme hanno rideterminato di continuare a sfidarsi nella propria rivoluzione umana ed espandere la rete dedicata alla vittoria e al bene della società e del mondo intero.