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La speranza è dentro di voi - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 15:17

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    La speranza è dentro di voi

    Costruire un futuro luminoso basandosi sul voto: la vita dei discepoli di nichiren Daishonin – Abutsu-bo e La monaca laica Sennichi

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    Costruire un futuro luminoso basandosi sul voto: la vita dei discepoli di nichiren Daishonin – Abutsu-bo e la monaca laica Sennichi

    “Dove possiamo trovare la speranza?”.
    Quando avevo diciannove anni, cercavo con tutto me stesso una risposta a questa domanda. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, il Giappone era in tumulto e la speranza sembrava scomparsa. Fu in quel momento che incontrai il mio maestro Josei Toda.
    La prima volta che ci incontrammo fu a una riunione di zadankai della Soka Gakkai che si tenne nel quartiere Ota di Tokyo, il 14 agosto 1947.
    Raccolsi tutto il mio coraggio e gli domandai: «Qual è il modo corretto di vivere?».
    Toda mi rispose con sincerità e chiarezza: «Va bene pensare a quale sia il modo corretto di vivere, ma impiegheresti meglio il tuo tempo se provassi a praticare il Buddismo del Daishonin. Sei giovane. Se lo farai, di certo un giorno ti ritroverai a vivere in modo corretto naturalmente!».
    Ero un giovane qualsiasi, povero e malato, ma Toda dimostrò grande fiducia in me e mi incoraggiò in modo caloroso. Decisi di seguire quest’uomo come maestro e dieci giorni dopo, il 24 agosto, iniziai a praticare il Buddismo di Nichiren Daishonin. Sentii una vera ondata di speranza sorgere dentro di me.
    Toda un giorno mi disse: «Né la speranza né la disperazione vengono dagli altri. Tali emozioni non dipendono dalle situazioni o dalle circostanze che viviamo. Vengono tutte da dentro di noi. Ecco perché devi assumerti la responsabilità della tua vita».
    Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna che ognuno di noi possiede dentro di sé un tesoro inestimabile e una vera fonte di speranza. La fede nella Legge mistica ci consente di attingere senza limiti a questa fonte di speranza. Alla luce dei miei settantadue anni di pratica del Buddismo del Daishonin, posso dire senza ombra di dubbio che questo è veramente il modo corretto di vivere.

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    Mentre si trovava in esilio sull’isola di Sado, il Daishonin scrisse molte opere importanti, come L’apertura degli occhi e L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, offrendo speranza suprema a tutta l’umanità.
    Due discepoli esemplari che sostennero e assistettero il Daishonin durante il suo esilio furono Abutsu-bo e sua moglie, la monaca laica Sennichi, che vivevano nell’isola di Sado. Si dice che Abutsu-bo originariamente fosse un seguace degli insegnamenti della Pura terra (Nembutsu). Successivamente, egli si convertì insieme a sua moglie agli insegnamenti del Daishonin, dopo essere rimasto colpito dal suo carattere.
    La prima residenza del Daishonin a Sado era un santuario fatiscente. Durante l’inverno gelido, la neve soffiava senza sosta attraverso le fessure del tetto e delle pareti, e non aveva né cibo a sufficienza né vestiti. Inoltre, era tenuto sotto sorveglianza e quelle persone che lo guardavano con ostilità rappresentavano una minaccia alla sua vita. Nonostante ciò, Abutsu-bo rischiava la vita andando a portargli cibo e altri beni di prima necessità, nel silenzio della notte.
    Quando al Daishonin fu concessa la grazia dall’esilio, e da Sado si trasferì sul Monte Minobu Abutsu-bo, nonostante l’età avanzata, affrontò il lungo e pericoloso viaggio per andare a visitarlo in non meno di tre occasioni. Sennichi preparava le offerte e le affidava al marito per recapitargliele.
    Abutsu-bo una volta chiese al Daishonin il significato della Torre preziosa che compare nel Sutra del Loto. Nell’undicesimo capitolo, “L’apparizione della torre preziosa”, infatti, un’enorme torre emerge improvvisamente dalla terra e rimane sospesa a mezz’aria. Il sutra racconta che la sua altezza misura almeno un terzo del diametro della Terra e che è adornata con sette tipi di tesori, come oro, argento e lapislazzuli, che brillano luminosi.
    Abutsu-bo domandò quale fosse il significato di quella torre e il Daishonin rispose: «Nell’Ultimo giorno della Legge, non esiste altra torre preziosa che gli uomini e le donne che abbracciano il Sutra del Loto. Perciò ne consegue che coloro che recitano Nam-myoho-renge-kyo […] sono essi stessi la torre preziosa» (RSND, 1, 264).
    Poi il Daishonin loda ulteriormente Abutsu-bo dicendo: «Perciò Abutsu-bo è la torre preziosa stessa, e la torre preziosa è Abutsu-bo stesso» (Ibidem). In questo modo, indica che le persone comuni e sconosciute sono torri preziose, così come sono.
    Il Buddismo di Nichiren Daishonin insegna in un modo accessibile a tutti l’infinito valore e la nobiltà di ogni individuo.
    Alcuni di voi potrebbero essere preoccupati perché le cose non vanno bene come vorrebbero, negli studi o nelle attività extrascolastiche. Alcuni potrebbero aver perso la fiducia in se stessi e vorrebbero avere più talento o abilità. Ma non dovreste mai lasciarvi influenzare dal confronto con gli altri, non è così che si stabilisce il vostro vero valore. Ognuno di voi è una “torre preziosa”, ossia la vostra stessa vita è un tesoro incredibilmente prezioso.
    È importante che viviate fedeli a voi stessi. Gli altri sono gli altri, voi siete voi. Siate voi stessi! Qualunque cosa accada, finché continuerete a recitare Nam-myoho-renge-kyo potrete far risplendere la vostra vita senza limiti, in un modo unico, come una magnifica torre preziosa vasta quanto l’universo, che è un tutt’uno con la Legge mistica.

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    Agosto è il mese in cui furono sganciate le bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (il 6 e il 9 agosto 1945).
    Il giornalista americano Norman Cousins (1915-90), mio caro amico, visitò Hiroshima quattro anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. In seguito affermò che, attraverso quell’esperienza, aveva compreso in prima persona la disumanità delle armi nucleari. L’esempio di coloro che erano sopravvissuti ai bombardamenti e ricostruirono le proprie vite all’indomani della guerra, disse, gli aveva insegnato cosa fosse la resilienza dello spirito umano.
    Cousins si dedicò a far sì che le giovani donne che avevano subito ustioni deturpanti a seguito dell’esplosione atomica, note come le Fanciulle di Hiroshima, potessero sottoporsi a un intervento di chirurgia ricostruttiva negli Stati Uniti.
    Lo stesso Cousins si riprese da una malattia del tessuto connettivo potenzialmente letale e in seguito anche da un infarto. Dichiarò che la sua arma segreta era la speranza e che niente può superare il potere della speranza.
    La speranza è sinonimo di volontà di continuare a credere nelle possibilità e nel proprio potenziale intrinseco, qualunque cosa accada. Il peggior nemico della speranza è la negatività, la mancanza di fiducia in se stessi che porta a pensare “non posso farcela”, o “non sono in grado”.
    Pertanto, quando incontrate un ostacolo, invece di pensare che sia insormontabile, affrontatelo a testa alta e guardate cosa accade. Invece di elencare tutte le cose che non sapete fare, individuate tutte quelle di cui siete capaci.
    La fede è lo sforzo di continuare a credere nel nostro potenziale, nelle nostre possibilità, fino alla fine. Recitare Nam-myoho-renge-kyo rafforza il potere della speranza che è dentro di noi. Coloro che vivono con questo desiderio di sfidarsi, brilleranno sicuramente come torri preziose di felicità e di vittoria.

    (1 agosto 2019)

    (continua)

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