Nichiren Daishonin afferma di aver iscritto il Gohonzon come «vessillo della propagazione del Sutra del Loto» (Il reale aspetto del Gohonzon, RSND, 1, 737).
In accordo con il suo spirito e considerando il Gohonzon dedicato ad “adempiere al grande voto di kosen-rufu attraverso la propagazione compassionevole della grande Legge”[ref]Riferimento al Joju Gohonzon della Soka Gakkai che reca le iscrizioni: «Per l’adempimento del grande voto di kosen-rufu attraverso la compassionevole propagazione della grande Legge» e «Da custodire permanentemente nella Soka Gakkai» (giap.: Soka Gakkai Joju). Di conseguenza viene comunemente definito il Joju Gohonzon della Soka Gakkai. Attualmente si trova nel Palazzo del grande voto di kosen-rufu.[/ref] come il nostro vessillo della propagazione, noi maestri e discepoli Soka abbiamo realizzato la profezia del Daishonin dell’ampia diffusione della Legge mistica.
Il 19 maggio è il giorno del Joju Gohonzon affidato alla Soka Gakkai, la realizzazione del desiderio del mio maestro Josei Toda, di cui quest’anno ricorre il settantesimo anniversario (1951). Poco tempo dopo egli fondò i Gruppi donne e giovani donne (rispettivamente il 10 giugno e il 19 luglio).
Ricordo un momento commovente durante la riunione inaugurale del Gruppo donne. A quell’epoca era in corso la guerra di Corea e una donna coreana residente in Giappone promise a Toda di impegnarsi per kosen-rufu in Asia, animata dal desiderio di portare pace e felicità ai suoi conterranei.
Recentemente i nostri preziosi membri della Corea del Sud hanno inviato fotografie e filmati dei loro magnifici Centri culturali, circondati dai ciliegi in fiore. Mia moglie Kaneko e io li abbiamo ammirati con grande piacere sull’edizione stampata e su quella digitale del Seikyo Shimbun.
Le pioniere dei Gruppi donne e giovani donne, insieme a Toda, presero l’iniziativa per spalancare le porte alla “propagazione della grande Legge” e realizzare kosen-rufu nel mondo, condividendo con grande cuore gli insegnamenti del Buddismo del Daishonin con le persone intorno a loro. Questo è un fatto indiscutibile.
In una lettera alla monaca laica Myoho, il Daishonin scrive:
«Quando veneriamo il Myoho-renge-kyo che è nella nostra vita come oggetto di culto, la natura di Budda che è in noi viene richiamata dalla nostra recitazione di Nam-myoho-renge-kyo e si manifesta. Questo si intende per “Budda”» (Come coloro che inizialmente aspirano alla via… RSND, 1, 789).
Proprio come affermano queste parole, le donne Soka, ognuna delle quali incarna la Legge mistica, stanno facendo risplendere la torre preziosa della dignità innata nella loro vita e in quella degli altri, dimostrando l’eterna prova concreta del conseguimento della Buddità in questa esistenza. Ora che il Gruppo donne in Giappone si accinge a una nuova partenza[ref]Con l’approvazione del presidente Ikeda, in Giappone i Gruppi donne e giovani donne si sono uniti per realizzare una nuova partenza come “Gruppo femminile” (giap.: josei-bu). Il primo passo, il 3 maggio, è stato il cambio del nome del Gruppo donne da fujin-bu a josei-bu. Il secondo passo, a partire dal 18 novembre, sarà l’unione delle giovani donne al nuovo Gruppo femminile.[/ref], spero che diffondano la fragranza della compassione da un cuore all’altro attraverso i loro vivaci sforzi per espandere la nostra rete di felicità e di pace, in cui ogni persona può esprimere il proprio potenziale unico secondo il principio di “ciliegio, susino, pesco e prugno selvatico” (cfr. La raccolta degli insegnamenti orali, BS, 124, 47).
Josei Toda diceva: «Il Gohonzon incarna la vita dell’universo nella forma più potente e concentrata. Quando entriamo in comunione con il Gohonzon, anche la nostra energia vitale si rafforza al massimo grado». Il suo auspicio era che utilizzassimo questa immensa forza vitale per costruire vite e società meravigliose.
Nel maggio di settant’anni fa, ero impegnato in prima linea nella “propagazione della grande Legge” come fedele discepolo di Toda nella mia prima campagna per diffondere il Buddismo di Nichiren Daishonin a livello regionale.
Ora desidero presentarvi, miei cari amici del Gruppo giovani, la promessa solenne che scrissi nel mio diario in quel periodo:
«La vera Legge: comprendiamola in profondità!
La vera Legge: diffondiamola intorno a noi!
La vera Legge: facciamola funzionare con forza nella nostra vita quotidiana!
La vera Legge: lodiamola al massimo!
La vera Legge: lasciamola fluire pura nella profondità della nostra vita!» (Diario giovanile, Esperia, pag. 149).
Negli scritti del Daishonin troviamo queste parole: «La nostra vita, corpo e mente, in un singolo istante pervade l’intero regno dei fenomeni» (L’oggetto di culto per l’osservazione della mente, RSND, 1, 326).
Perciò, quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo e ci impegniamo tenacemente per adempiere il voto condiviso di maestro e discepolo, non ci troveremo mai a un punto morto. Con i poteri della fede e della pratica, come leoni all’attacco facciamo emergere i poteri senza limiti del Budda e della Legge e continuiamo a lavorare per adempiere al grande voto di adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese.
Seikyo Shimbun, 19 maggio 2021