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50° Anniversario dell’Università Soka - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:22

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50° Anniversario dell’Università Soka

Il 2 aprile 1971 Daisaku Ikeda fonda l’Università Soka realizzando il sogno dei suoi maestri e predecessori Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda. In queste pagine presentiamo un’intervista ad alcuni studenti e alcune testimonianze per approfondire lo spirito che è alla base dell’Università Soka

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Il 2 aprile 1971 Daisaku Ikeda fonda l’Università Soka realizzando il sogno dei suoi maestri e predecessori Tsunesaburo Makiguchi e Josei Toda. In queste pagine presentiamo un’intervista ad alcuni studenti e alcune testimonianze per approfondire lo spirito che è alla base dell’Università Soka

Nel capitolo “L’Università Soka” del volume 15 de La nuova rivoluzione umana, il presidente Ikeda racconta la storia della fondazione di questa università così tanto voluta dai maestri Makiguchi e Toda.
«Il pomeriggio del 2 aprile 1971 Shin’ichi Yamamoto si fermò davanti alla tomba del suo maestro, Josei Toda, per recitare Daimoku. Quel giorno il suo Daimoku era più potente e più gioioso del solito. Rivolgendosi silenziosamente al suo maestro disse: “Sensei! Il suo sogno di fondare l’Università Soka è finalmente diventato realtà. La cerimonia inaugurale è appena terminata, le voci colme di speranza dei nuovi studenti dell’università hanno iniziato a echeggiare per tutto il campus”» (pag. 83). Spiega inoltre: «Lo scopo per cui aveva fondato un’università era per far crescere leader che avrebbero contriubuito al benessere di tutti e avrebbero lavorato per la pace modiale, senza riguardo al fatto che appartenessero alla Soka Gakkai oppure no» (pag. 93).

Di seguito pubblichiamo due testimonianze di persone che si sono laureate da un po’ di tempo e che ci raccontano cosa ha significato per loro.

Nel sito www.soka.ac.jp/en/ si possono trovare tante informazioni con tutti corsi a cui è possibile iscriversi.

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Arricchire la vita con la conoscenza e la saggezza

di Masako Kaneda, Firenze

Decisi di frequentare l’Università Soka un po’ per curiosità e un po’ per scoprire le mie radici, avendo entrambi i genitori giapponesi.
L’esperienza all’interno del campus dell’Università è indimenticabile, ho conosciuto tanti amici che venivano da tutto il mondo e questo mi ha aperto la mente e la visione della vita. Il valore che il presidente Ikeda mi ha trasmesso studiando lì è il valore dell’amicizia e il legame eterno che abbiamo creato e che perdura tuttora.
Lo studio è stato molto difficile, ogni settimana avevamo i test di valutazione, che noi avevamo soprannominato “l’inferno degli ideogrammi”. I professori però ci incoraggiavano sempre anche quando i test non andavano bene, ci organizzavano anche pomeriggi di studio per recuperare le nostre carenze.
La cosa che non dimenticherò mai è il profondo legame che ho creato con il presidente Ikeda, nei giorni più difficili era sempre presente con messaggi oppure poesie per incoraggiarci.
Sotto Natale, dato che non potevamo tornare nei nostri paesi, Sensei ci regalò una cena indimenticabile, ci viziò e ci fece allontanare la malinconia e la tristezza dai nostri cuori. Potei vedere con i miei occhi la sua lungimiranza che gli permetteva di dire o fare la cosa giusta al momento giusto.
L’esperienza che cerco di portare con me e di trasmettere alle future generazioni è il valore dello studio: non dobbiamo studiare per senso del dovere ma in quanto siamo nati esseri umani e abbiamo la possibilità di arricchire la nostra vita tramite la conoscenza e la saggezza, mantenendo la nostra vita aperta ai cambiamenti e il coraggio di ripartire sempre dopo ogni sconfitta.

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L’inesauribile gratitudine per il maestro

di Tadashi Nitaguchi

Quando studiavo alle scuole superiori Soka lessi una riflessione di Sensei sul sistema scolastico Soka. Anche se potevano esserci atenei con una tradizione più nota e autorevole – cosa che in Giappone ha una grande importanza quando poi si entra nel mondo del lavoro – decisi di proseguire i miei studi all’Università Soka per l’ammirazione che provavo nei confronti del presidente Ikeda.
Frequentare l’Università Soka è stata la grande fortuna e l’onore della mia vita. Ciò che ha significato per me potrò forse descriverlo meglio quando andrò in pensione, visto che continuo tuttora a scoprire i significati di questa esperienza, estremamente preziosa.
Nell’86, al mio secondo anno, insieme agli altri compagni universitari ricevetti da Sensei l’edizione italiana del libro Campanello d’allarme per il XXI secolo. Iniziammo poi a studiare l’italiano grazie alla straordinaria disponibilità di un professore di storia antica occidentale. Al mio quarto anno, in occasione del festival estivo dell’ateneo nell’88, al termine delle esibizioni dei cori in diverse lingue straniere Sensei si complimentò con tutti noi, ma ci confidò anche che era dispiaciuto perché mancava il coro in italiano. Fu una scossa vera e propria per noi, quindi ci siamo presi la rivincita in occasione del festival autunnale dello stesso anno cantando in italiano il coro di Donizetti. Attraverso questo e molti altri episodi, fra cui gli incontri con i membri italiani traboccanti di vitalità, presi la decisione di intraprendere lo studio post laurea in Italia.
Ancora oggi porto con me il legame con Sensei approfondito in quegli anni, facilitato dall’ambiente e dall’interazione con i miei compagni universitari, e l’inesauribile desiderio di ripagare il debito di gratitudine nei suoi confronti dando il massimo lì dove mi trovo.

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Per maggiori informazioni riguardo l’Università Soka è possibile visitare il sito https://www.soka.ac.jp/en/

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