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La luce di felicità dei canti di vittoria dell’umanità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:22

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La luce di felicità dei canti di vittoria dell’umanità

In questo saggio il presidente Ikeda parlando dello spirito invincibile dei membri del Tohoku, ci incoraggia con queste parole: «Vivere fedeli al nostro voto ci permette di vincere nella vita! La luce di felicità dei canti di vittoria dell’umanità intonati dai nostri amici del Tohoku si diffonderà come il sole che sorge al mattino e illumina il genere umano»

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In questo saggio il presidente Ikeda parlando dello spirito invincibile dei membri del Tohoku, ci incoraggia con queste parole: «Vivere fedeli al nostro voto ci permette di vincere nella vita! La luce di felicità dei canti di vittoria dell’umanità intonati dai nostri amici del Tohoku si diffonderà come il sole che sorge al mattino e illumina il genere umano»

Mi sembra di sentire la voce del mio maestro Josei Toda che esclama con ammirazione: «Si può sempre contare sui membri del Tohoku!».
Fin dalla fondazione del capitolo Sendai[ref]Il capitolo di Sendai, nel Tohoku, fu fondato l’8 maggio 1951.[/ref], avvenuta nello stesso mese della sua nomina a secondo presidente della Soka Gakkai, il 3 maggio 1951, il maestro Toda ha riposto assoluta fiducia nei membri del Tohoku in quanto modelli per l’intera organizzazione.
Fin da giovane ha sempre avuto un forte legame con il Tohoku. Una volta, mentre si recava a Tokyo dal suo villaggio natale di Atsuta, in Hokkaido, si fermò per far visita a suo fratello che viveva a Shiogama, nella prefettura di Miyagi.
Nel suo diario dell’epoca il presidente Toda scrisse: «Il maestro Tsunesaburo Makiguchi mi ha salvato», e sottolineò la sua infinita gratitudine per il grande sostegno che aveva ricevuto da suo fratello a Shiogama.
Il maestro Toda nutriva un profondo e costante affetto per le persone sincere del Tohoku, e dichiarò con passione che non aveva altro desiderio se non che diventassero felici.
Lo scorso 7 marzo si è tenuta la riunione generale del Tohoku, “Legami di speranza”, [trasmessa in diretta streaming in centoquarantasette luoghi in tutta la regione], che ha visto riuniti i membri di tutte le sei prefetture: Miyagi, Iwate, Aomori, Akita, Yamagata e Fukushima.
Questo evento ha celebrato il settantesimo anniversario di kosen-rufu nel Tohoku e il decimo anniversario della rinascita – dopo il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo 2011 – che ha riportato la luce della felicità in tutta la regione.
Sono sicuro che anche il maestro Toda sta vegliando e applaudendo alla nostra nobile e preziosa famiglia del Tohoku, che celebra la vittoria di maestro e discepolo.

Dieci anni vissuti con lo spirito di non lasciarsi mai sconfiggere

In questi ultimi dieci anni i miei compagni di fede del Tohoku si sono alzati nel mezzo di una realtà straziante e dolorosa.
Pur avendo subìto perdite e danni personali, piuttosto che preoccuparsi di se stessi si sono dedicati al massimo per incoraggiare e sostenere le persone intorno a loro. Non riesco nemmeno a immaginare il cammino irto di difficoltà che hanno dovuto affrontare, sopportando vento e neve con lo spirito di non lasciarsi mai sconfiggere.
Non dimenticherò mai come i giovani, subito dopo quel devastante terremoto, si sono immediatamente attivati, impegnandosi anima e corpo per soccorrere e aiutare gli altri.
Circa dieci giorni dopo il terremoto ho inviato un messaggio ai nostri intrepidi responsabili del Gruppo giovani:
«Avete lottato con coraggio, con tutte le vostre forze! Siete sopravvissuti! Avete resistito con fermezza! State dimostrando lo spirito della Soka Gakkai impegnandovi con la massima dedizione per aiutare gli altri. Non vi ringrazierò mai abbastanza!».
I miei sentimenti per i preziosi amici del Tohoku, portabandiera della nobile causa dei Bodhisattva della Terra, sono tuttora immutati.

“Nessuno escluso”

Nella pratica del Buddismo del Daishonin, le nostre preghiere e la nostra compassione sono dirette non solo alle persone intorno a noi, ma anche a coloro che sono venuti prima di noi e a coloro che devono ancora nascere. Non solo facciamo del nostro meglio per proteggere le persone che vivono nell’esistenza presente, ma ricordiamo coloro che hanno vissuto nel passato e pensiamo a chi vivrà nel futuro.
Questa filosofia è la chiave per realizzare una società piena di speranza in cui tutti possano vivere un’esistenza ugualmente dignitosa.

Il significato di “emergere dalla terra”

Nichiren Daishonin, profondamente addolorato per la scomparsa di un suo discepolo, scrisse al prete laico Yagenta, compagno di lotte e caro amico di quest’ultimo: «Ero molto affezionato al prete laico Kawanobe e, adesso che è scomparso, lo rivedo in te. Poiché è così, perché dovrei sentire un vuoto?» (Una malattia che si trasmette ai figli, RSND, 2, 469).
Sono parole davvero profonde.
L’esistenza presente è limitata, ma quando ci dedichiamo a far avanzare kosen-rufu e a propagare la Legge mistica, le nostre esistenze continueranno a vivere eternamente attraverso i nostri amici e successori i quali sicuramente porteranno avanti con perseveranza la nostra eredità.
Questo voto per kosen-rufu trascende i sentimenti di tristezza e dolore per la caducità della vita.
Ora, un flusso costante di “pilastri d’oro” del Gruppo uomini si sta alzando con rinnovata determinazione in tutto il Tohoku, portando avanti le speranze e i sogni dei compagni di fede e dei familiari defunti.
In quanto Bodhisattva della Terra siamo emersi in questo mondo di saha, il luogo che abbiamo scelto per compiere la nostra missione, accompagnati ciascuno da una moltitudine di compagni.
Pertanto, quando ci dedichiamo con tutto il cuore a realizzare il nostro voto di propagare ampiamente la Legge mistica, non è possibile che questi compagni con cui condividiamo profondi legami karmici non inizino a emergere nel nostro ambiente uno dopo l’altro, per poi impegnarsi insieme a noi a realizzare kosen-rufu e l’ideale del Daishonin di “adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese”.
Questo è il significato di «emergere dalla terra» (Il vero aspetto di tutti i fenomeni, RSND, 1, 341).

Con la forza e la passione dei giovani

In particolare, la crescita dei giovani del Tohoku che incarnano il principio «dall’indaco, un blu ancora più blu» (RSND, 1, 404) è davvero sbalorditiva.
Nel Gosho si legge: «Una bella spada si ottiene battendo il ferro incandescente» (Lettera da Sado, RSND, 1, 269).
Come insegna il Daishonin, una vita forgiata tra le fiamme di grandi prove e difficoltà risplende di luce come una spada preziosa.
La passione e l’energia dei giovani sono state la forza trainante del successo della recente riunione generale del Tohoku “Legami di speranza” e di una mostra speciale realizzata per commemorare il decimo anniversario del terremoto e dello tsunami.
Sarah Wider, l’ex presidentessa della Società Ralph Waldo Emerson, ha sempre avuto a cuore i suoi scambi con i compagni di fede del Tohoku.
Recentemente, dopo aver visto le fotografie e i testi esposti nella mostra, ha inviato un messaggio per esprimere quanto si sia commossa per le storie dei membri: «Ascoltare esperienze del genere ci trasmette un grande incoraggiamento, ancor più in questo periodo in cui la pandemia continua a dilagare e dobbiamo rimanere forti e comprendere quanto siamo tutti profondamente interconnessi, per poter costruire un’epoca migliore».
I nostri giovani del Tohoku stanno costruendo con gioia e dedizione una rete solidale di incoraggiamento con gli amici delle loro comunità locali e del mondo intero.
Tutto ciò mi ricorda le parole dell’attivista Helen Keller (1880-1968), che visitò il Tohoku: «Finché al mondo ci sono i giovani, la civiltà non andrà mai incontro al declino».
Le mura di pietra del castello di Aoba a Sendai, nel Tohoku, sono state ricostruite con estrema cura nel corso dei secoli, più e più volte. Dietro al suo attuale aspetto maestoso vi sono sforzi incessanti e scrupolosi.
È incredibilmente rassicurante ammirare l’incrollabile “grande castello dei giovani” che ora si erge nel Tohoku come risultato degli sforzi tenaci dei nostri giovani pieni di ardore e di entusiasmo, che non esitano a impegnarsi con tutte le forze!

Proteggere la dignità della vita

L’11 marzo dello scorso anno (2020), l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che l’epidemia di Coronavirus era a tutti gli effetti una pandemia.
Nella Proposta di pace che ho presentato lo scorso 26 gennaio ho sottolineato l’importanza che le nazioni di tutto il mondo lavorino insieme per tenere sotto controllo la pandemia creando così le basi per proteggere la vita e la salute delle persone in ogni parte del pianeta. La discriminazione basata sul luogo di nascita o sulle circostanze è sbagliata e deve essere eliminata. I nostri saggi compagni di fede del Tohoku sanno più di chiunque altro quanto sia infinitamente preziosa la vita di ogni singola persona, senza alcuna distinzione.
Sono determinati a non dimenticare le lezioni apprese nel disastro del 2011, e a continuare a sostenere coloro che si trovano in difficoltà fino a quando anche l’ultima persona non si sarà rialzata.
Sono fermamente convinto che il loro impegno per proteggere e nutrire la vita sulla base di questa ferma determinazione sia una luminosa fonte di speranza in grado di creare le fondamenta del rispetto per la dignità della vita in tutto il mondo.

Creiamo una nuova epoca

Nichiren Daishonin affermò con fierezza di avere la «capacità di sopportare le persecuzioni e […] grande compassione» (L’apertura degli occhi, RSND, 1, 215).
Ereditando direttamente dal Daishonin l’impegno indomito di propagare la Legge mistica tra grandi difficoltà, così come la sua compassione omnicomprensiva, noi, maestri e discepoli Soka, abbiamo aperto la strada della pace per tutte le persone del mondo diffondendo i princìpi di affermazione della dignità della vita nel Buddismo di Nichiren Daishonin.
Vorrei dichiarare ad alta voce che nessuno ha mostrato più forza d’animo e compassione dei membri del Tohoku che hanno coraggiosamente superato innumerevoli avversità basandosi sullo spirito di non dualità di maestro e discepolo.
La forza intrinseca del popolo del Tohoku, così forte di fronte alle avversità, è l’energia trainante per la creazione di valore che aprirà una nuova era.
Nel 2001, cinquantesimo anniversario di kosen-rufu nel Tohoku, abbiamo dato avvio al secondo ciclo delle “sette campane”[ref]Sette campane: il primo ciclo delle “sette campane“ è costituito da sette periodi di sette anni ciascuno che hanno segnato lo sviluppo della Soka Gakkai dalla sua fondazione, nel 1930, fino al 1979. Il 3 maggio 1958, poco dopo la morte del presidente Toda (il 2 aprile), Daisaku Ikeda, allora responsabile dello staff del Gruppo giovani della Soka Gakkai, enunciò questa visione delle sette campane e dichiarò gli obiettivi di crescita per i successivi periodi di sette anni. Il 3 maggio 1966, il presidente Ikeda parlò di un secondo ciclo di sette campane che avrebbe avuto luogo nel ventunesimo secolo. Inoltre, nel 1978, poco prima della fine del primo ciclo delle sette campane (1979), sviluppò ulteriormente la sua visione del secondo ciclo delle sette campane, affermando che sarebbe iniziato il 3 maggio 2001 e sarebbe continuato fino al 2050. Annunciò anche una serie di quattro obiettivi quinquennali per lo sviluppo dell’organizzazione durante i venti anni dal 1980 al 2000.[/ref]. E nel 2051, centesimo anniversario di kosen-rufu nel Tohoku, avrà inizio il terzo ciclo delle “sette campane”.
Mentre avanziamo nel grande e ambizioso viaggio di kosen-rufu, impegniamoci a stabilire fermamente la filosofia della dignità della vita come spirito dell’epoca e del mondo, e creiamo un secolo della vita e della rivoluzione umana!
La nostra amata famiglia Soka del Tohoku avrà un ruolo fondamentale nel consolidare le basi del nostro movimento.
In quest’epoca di crisi, piena di ansia e di sfide, i sorrisi calorosi e gli incoraggiamenti dei nostri membri dei Gruppi uomini e donne del Tohoku sono un tesoro inestimabile.
Le loro forti preghiere che scuotono e attivano le funzioni protettrici dell’universo, così come i loro dialoghi coraggiosi animati dalla determinazione di non lasciare nessuno indietro, sono in grado di trasformare anche un grande male o un disastro in un grande bene.
Una vita piena di speranza è davvero magnifica!
Vivere fedeli al nostro voto ci permette di vincere nella vita!
La luce di felicità dei canti di vittoria dell’umanità intonati dai nostri amici del Tohoku si diffonderà per sempre da questa regione in tutto il mondo e nel futuro, come il sole che sorge al mattino e illumina il genere umano.

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