In queste pagine presentiamo un’intervista a Giuseppe Palatucci, Tomoko Kimura, Cinzia Miccoli ed Elsa Martellucci sull’importanza dell’offerta e degli abbonamenti alle nostre riviste. Mirando al 3 maggio, sperimentiamo la gioia che deriva dall’offerta per kosen-rufu!
Sostenere il movimento di kosen-rufu tramite le offerte è un’azione collegata allo spirito di gratitudine. Potete approfondire questo aspetto?
Giuseppe: Vorrei innanzitutto ringraziare tutti i membri italiani per i loro sforzi nel continuare a sostenere il movimento di kosen-rufu nel nostro paese, nonostante i Centri culturali chiusi e tutte le difficoltà di questo periodo.
Sicuramente è un momento molto complicato per tante persone.
Quando ho iniziato a praticare eravamo tanti giovani senza disponibilità economiche, tutti in cerca di lavoro. Sfidarci per fare l’offerta per kosen-rufu e l’abbonamento alle riviste era per noi molto impegnativo, ma proprio questo sforzo ci ha dato la possibilità di fare tante esperienze e creare buona fortuna nella nostra vita. Nel Gosho Lettera a Niike c’è un passo che mi ha sempre incoraggiato: «Fermati e rifletti! Chi fa anche un’unica offerta, spinto da una fede profondamente sincera, al prete che conosce il Sutra del Loto, non si perderà nei cattivi sentieri; e ancor più grandi saranno i benefici di dieci o venti offerte, di cinque, dieci anni o di un’intera vita di offerte. Anche la saggezza del Budda non è in grado di calcolarli» (RSND, 1, 910).
La Soka Gakkai sta portando avanti il movimento di kosen-rufu. Quindi l’offerta per kosen-rufu è un’offerta al Budda stesso, significa sostenere questo meraviglioso movimento per la pace, la cultura e l’educazione.
Quest’anno abbiamo proposto di realizzare delle giornate dedicate all’offerta per kosen-rufu in alcune date che segnano le tappe fondamentali del nostro movimento, in modo che ogni persona accumuli tanti benefici. La prossima tappa sarà il 3 maggio. Per esprimere la nostra gratitudine, sfidiamoci con gioia nell’offerta!
Tomoko: Riconoscere e ripagare il debito di gratitudine è fondamentale nel Buddismo di Nichiren Daishonin, come è spiegato in molti Gosho. Il principio di “origine dipendente” (engi in giapponese), esprime il concetto che nessuno vive isolato, e ciò è particolarmente evidente in questo periodo. La nostra vita è sempre sostenuta dalle altre persone e tutto ciò che abbiamo è sempre collegato agli altri. Quando il nostro cuore sente gratitudine possiamo dischiudere tutto il nostro potenziale innato, la nostra Buddità. Tutte le attività della Soka Gakkai si basano sul desiderio di non lasciare nessuno indietro, di sostenere ogni persona.
Kokorozashi è un ideogramma giapponese che significa “dedizione sincera”, e alla base di questa dedizione c’è sempre la gratitudine. Le attività dei membri della Soka Gakkai sono azioni basate sulla gratitudine, per creare una rete di sostegno reciproco tra esseri umani e migliorare noi stessi. Sensei scrive: «Un cuore che prova gratitudine è meraviglioso. […] Essere consapevoli del proprio debito di gratitudine è l’autentico cammino di un essere umano» (NR, 668, 8).
Una persona che prova gratitudine può crescere e migliorare senza limiti.
In questo periodo molte persone si trovano ad affrontare difficoltà economiche. Come possiamo incoraggiarle a sperimentare i benefici dell’offerta per kosen-rufu?
Cinzia: Ogni volta che faccio l’offerta sento che è un’opportunità preziosa per unire la mia vita a quest’onda di kosen-rufu creata dai tre presidenti fondatori.
All’inizio per me è stato molto importante che i membri più anziani nella fede mi trasmettessero subito la possibilità di fare l’offerta come occasione per esprimere la mia gratitudine.
Per questo a mia volta cerco sempre di trasmettere questo spirito agli altri. È attraverso la pratica dell’offerta che ho vinto il senso di precarietà nella mia vita. Pochi giorni fa, i giovani hanno condiviso con noi l’esperienza di un ragazzo che aveva perso il lavoro e che, incoraggiato dai suoi responsabili, si è sfidato nell’offerta. Poco dopo ha iniziato a lavorare prima con un contratto part time e poi con un contratto a tempo indeterminato, con più ore e più possibilità di crescita e di guadagno: «Recitando Daimoku ho percepito che sono stato sempre protetto – ha detto – e ho potuto sfidarmi a guadagnare di più per poter offrire sempre di più».
Elsa: Nel gruppo dove faccio attività abbiamo creato la tradizione di trasmettere fin dall’inizio lo spirito dell’offerta e anche quando una persona decide di ricevere il Gohonzon, per incoraggiarla con le nostre esperienze ognuno di noi si sfida nel fare l’offerta. Inoltre capita spesso che qualcuno del gruppo le regali l’abbonamento alle riviste. Una persona che studia è una persona attiva, che è dentro il ritmo dell’attività per kosen-rufu. Recentemente, grazie a un incoraggiamento di Sensei a mirare al 2030, ho iniziato a recitare Daimoku per sviluppare una visione più ampia, immaginando che grazie alle nostre offerte vedremo crescere il movimento di kosen-rufu in Italia fino a poter aprire un Centro culturale in ogni regione, e questo mi ha riempito il cuore di gioia!
Soprattutto per i giovani che stanno vivendo una realtà molto complicata, è importante trasmettere questa speranza per il futuro!
Potete parlarci dell’importanza di sostenere le nostre riviste? C’è un’esperienza che vorreste raccontarci?
Giuseppe: Desidero innanzitutto ringraziare la redazione per il nuovo ritmo delle riviste inaugurato quest’anno, che ci permette di ricevere i messaggi e le guide di Sensei quasi in tempo reale. Il Nuovo Rinascimento ora esce online ogni mercoledì e Buddismo e società è diventato mensile. Inoltre, ogni mese insieme a Buddismo e società riceviamo NR Selezione con tanti materiali già pubblicati sul settimanale digitale. E in più, a breve sarà disponibile la nuova App SGI Italia!
In questi mesi lo sforzo delle redazioni e dei traduttori, in particolare, è raddoppiato.
Ricordo che nell’81, quando il presidente Ikeda visitò l’Italia, mi fu proposto di partecipare all’incontro con lui a Firenze, ma io decisi di non andare. Allora non si conosceva il maestro Ikeda e quindi non capii l’importanza di quell’incontro. All’epoca avevamo a disposizione solo poche fotocopie sul Buddismo e non ci arrivò nessun resoconto, nessuna guida di quella visita di Sensei in Italia.
Poi, l’anno dopo, nel febbraio dell’82, uscì il primo numero de Il Nuovo Rinascimento e successivamente furono pubblicate le prime puntate de La rivoluzione umana. Quella fu la svolta fondamentale! Poter studiare e approfondire lo spirito dei maestri ci dà l’opportunità di praticare il Buddismo in modo consapevole e non in base alle nostre idee personali.
Cinzia: Quando ho iniziato a praticare nell’85 ricordo che la prima attività che mi fu affidata fu proprio quella di distribuire i giornali agli abbonati.
E quando nel 1986 fu pubblicato il primo numero di Duemilauno (diventato poi Buddismo e società) fummo veramente felici!
Ci sentivamo orgogliosi di avere finalmente le nostre due riviste!
Tutto questo mi ha permesso di mantenere sempre vivo dentro di me lo spirito di ricerca, il desiderio di studiare per trasformare la mia vita, e anche oggi mi impegno per trasmettere alle persone l’importanza di abbonarsi alle riviste. Per me è un modo di esprimere la mia gratitudine al presidente Ikeda che continua a scrivere ogni giorno per incoraggiarci. Il movimento di kosen-rufu si sostiene anche attraverso l’abbonamento alle riviste!
Elsa: Il Buddismo lo spiega chiaramente: la gratitudine è alla base della nostra vita. Anche io ho ricevuto il Gohonzon nell’86 e ho sempre praticato con gioia, consapevole di aver imboccato una strada sicura di immenso valore grazie al maestro Ikeda e alla Soka Gakkai. Attraverso la pratica corretta e la partecipazione alle attività, la gratitudine comincia a sorgere dentro di noi.
Io personalmente all’inizio non la sentivo, ma grazie agli incoraggiamenti del presidente Ikeda e allo studio de La rivoluzione umana e La nuova rivoluzione umana, e grazie alla lotta condivisa con tutti i compagni di fede, via via ho sviluppato una profonda gratitudine per questa organizzazione che mi ha permesso di sperimentare la forza della Legge mistica nella mia vita. Oggi sento che stiamo vivendo un’esistenza di valore infinito.
Tomoko: Avere a disposizione le riviste per kosen-rufu è come avere una bussola che ci indica il corretto sentiero nella fede.
Poter leggere le guide del maestro per me significa avere la direzione da seguire e mi ha sempre incoraggiata. Il Daishonin ci insegna che i benefici di chi fa offerte per kosen-rufu sono incommensurabili, soprattutto i benefici invisibili, quelli che si percepiscono con la fede. Tutte le azioni originano dal cuore.
In quest’epoca dell’Ultimo Giorno della Legge è normale che venga messo sempre in evidenza l’aspetto materiale, ma bisogna cercare di comprendere l’importanza dei benefici invisibili, la buona fortuna e la protezione che riceviamo grazie alla nostra fede. Penso che, soprattutto ora, sia fondamentale stare vicino a ogni singola persona, facendole sentire che ha una potenzialità infinita. Da lì comincia tutto.
Questo è sicuramente un momento particolarmente difficile, ma se pensiamo alla vita di Nichiren Daishonin, lui ha sempre affrontato e superato tutte le difficoltà e anche noi come Bodhisattva della Terra abbiamo sempre lottato e vinto al fianco del nostro maestro, quindi dentro di noi c’è sicuramente la capacità di superare qualsiasi ostacolo e di trasformare qualsiasi karma.
Giuseppe: Abbiamo tante guide riguardo allo spirito dell’offerta, ma penso che la cosa migliore sia decidere di metterlo in pratica perché sono le esperienze concrete che si incidono nella nostra vita. Quando faccio l’offerta per kosen-rufu il mio stato vitale cambia, e questo è un fatto che ogni persona può sperimentare.
Molti intendono la relazione maestro e discepolo come un sentimento. Mentre la cosa più importante è mettere in pratica le guide del maestro per vivere con il suo spirito e manifestare il nostro più alto potenziale.
In questo modo la relazione maestro discepolo si approfondisce.
Proprio qualche giorno fa ho fatto un’esperienza grazie a una guida del presidente Ikeda pubblicata su Il Nuovo Rinascimento dove Sensei scrive: «Proprio nei momenti più difficili, possiamo espandere al massimo il nostro stato vitale: questa è l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin. Non esistono vicoli ciechi che non possiamo superare grazie alla fede nella Legge mistica. Non dobbiamo rassegnarci e abbassare la testa di fronte alle difficoltà. Piuttosto, spazziamole via con una risata, a testa alta! Facciamo ardere in noi l’invincibile spirito Soka di non lasciarsi mai sconfiggere» (NR, 691, 7).
Dopo aver letto questo passo, invece di farmi portare qua e là dai miei pensieri ho deciso di recitare Daimoku più profondamente per stabilire uno stato vitale alto, per tirare fuori la gioia così come ci insegna il nostro maestro.
E ho visto subito un cambiamento, sia nel lavoro che nelle relazioni…
Grazie alle guide di Sensei possiamo fare delle esperienze incredibili.
Oggi in Italia il nuovo ritmo delle riviste ci offre l’opportunità di agganciare ancora di più la nostra vita al cuore del maestro e credo che ognuno di noi, in questo primo anno verso il 2030, dovrebbe riflettere su questo e cambiare passo, anche dal punto di vista personale.
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Lo spirito dell’offerta – esperienze
Lo spirito dell’offerta ha cambiato la mia vita
di Rosa Maggio, Montespertoli (FI)
Pratico il Buddismo dal 2006. Uno degli aspetti che volevo cambiare era la mia situazione economica. Insieme a mio marito gestiamo un ristorante e in quel periodo non riuscivamo nemmeno a pagare le spese. Soffrivo veramente tanto, e così decisi davanti al Gohonzon che non mi sarei arresa e mi sarei impegnata con costanza nella pratica buddista.
Con il desiderio di trasformare l’impossibile decisi di fare l’offerta per kosen-rufu ogni mese, di recitare più Daimoku, sostenere i miei compagni di fede, fare shakubuku, sottoscrivere gli abbonamenti.
I mesi passavano e la situazione era senza speranza. Una frase dal Gosho Felicità in questo mondo mi ha accompagnata in questa fase dolorosa: «Non c’è vera felicità se non quella di avere fede nel Sutra del Loto, recita Nam-myoho-renge-kyo, e bevi sakè a casa con tua moglie. Quando c’è da soffrire soffri, quando c’è da gioire gioisci. Considera allo stesso modo sofferenza e gioia e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (RSND, 1, 607).
Recitando Daimoku a un certo punto mi sono resa conto che tutti questi ostacoli erano l’occasione ideale per cambiare la mia vita a un livello profondo.
Lì è iniziato il vero cambiamento. Da quel momento siamo riusciti, anno dopo anno, ad alleggerire il debito. Oggi, in un momento così difficile legato alla pandemia, ho sanato i debiti, sono regolare con tutte le utenze, non ho sospesi con le banche e sto affrontando questo 2021 con le mie forze. Ho percepito tanta protezione dall’ambiente: tutte le volte che avevamo una scadenza sono arrivati gli aiuti dallo Stato, e ogni volta ho fatto l’offerta per kosen-rufu piena di gratitudine.
La cosa fondamentale è stata proprio l’offerta e lo spirito con cui abbiamo continuato a farla.
Sono determinata a continuare a sostenere i miei compagni di fede affinché possano sperimentare il potere del Gohonzon offrendo il loro tempo, il loro denaro, la loro determinazione per kosen-rufu avanzando insieme al nostro maestro.
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Lo spirito dell’offerta – esperienze
Con gioia e gratitudine
di Domenico Gigliotti, Faenza
Sono membro della Soka Gakkai dal 1988 insieme a mia moglie Simonetta. Vivo e lavoro a Faenza dove faccio attività come responsabile di capitolo.
A giugno 2020 una grave malattia si è portata via Simonetta.
A lei piaceva molto la nostra organizzazione, diceva sempre che le aveva fatto conoscere tante persone meravigliose e un grande maestro. Un aspetto a cui si è sempre dedicata con gratitudine, è l‘offerta per kosen-rufu.
Il 18 novembre scorso, quando ho fatto l’offerta ho deciso di farne un’altra come se la stesse facendo mia moglie, sentendo nel cuore una grande gioia.
Tre giorni dopo mi ha chiamato l’ufficio stipendi dell’ospedale dove lavoro e dove lavorava anche mia moglie, comunicandomi che a Simonetta spettavano ancora dei soldi che avrei trovato nella mia busta paga. Sono rimasto a bocca aperta: era cinquanta volte la cifra che avevo offerto!
Così continuo ad avanzare con queste parole del maestro Ikeda incise nel cuore: «La vita del figlio deceduto – assicura il Daishonin – si è fusa con la Buddità dell’universo, dove è accolta, protetta e curata da tutti i Budda. Poiché ha conseguito un tale stato vitale, non c’è motivo di preoccuparsi per lui. È questo il vero significato di assaporare la gioia sia nella vita sia nella morte.
Data questa certezza, le famiglie dei defunti dovrebbero continuare a condurre la loro vita con forza, ottimismo e coraggio. Dovrebbero diventare felici, nonostante il dolore. Vivere in questo modo è la riprova del conseguimento della Buddità dei loro cari e invia loro onde di gioia» (Gioia nella vita e gioia nella morte, Esperia, pag. 79).