«Ora tu, Ueno Shichiro Jiro, essendo una persona comune dell’ultima epoca, nato in una famiglia di guerrieri, per definizione dovresti essere un uomo cattivo, ma il tuo cuore è quello di un uomo buono. La ragione è che, quando dal governante fino al popolo nessuno crede nell’insegnamento di Nichiren e quei pochi che credono sono tormentati con pesanti tasse o confisca delle terre, o vengono addirittura messi a morte, è difficile aver fede» (RSND, 1, 983)
Questa lettera fu scritta da Minobu nel 1282 a Nanjo Tokimitsu, quando Nichiren Daishonin stesso era seriamente malato. In questo passo il Daishonin afferma che non importa in quale circostanze ci troviamo o da quale famiglia deriviamo, l’importante è il nostro cuore. Inoltre, anche se siamo tormentati da sfide continue, per chi crede nel Sutra del Loto non è mai troppo tardi per trasformare il karma, proprio come scrive il Daishonin: «Stando così le cose, quando nell’ultima epoca una persona comune crede anche solo in una parola o due del Sutra del Loto, abbraccia l’insegnamento confermato dai Budda delle dieci direzioni. Mi chiedo quale karma abbiamo creato nel passato per esser nati con tali persone, e sono pieno di gioia» (Ibidem).
La Buddità esiste nella vita di ognuno e noi possiamo decidere in qualsiasi momento di tirare fuori questo stato vitale dal potere illimitato. Dobbiamo gioire di questo! Miao-lo afferma: «Come una persona caduta al suolo si rialza appoggiandosi al suolo stesso» (La cura delle malattie karmiche, RSND, 1, 563). Trasformando il veleno in medicina, quando si cade, ci diamo la forte spinta per ripartire proprio da lì. Basandoci sullo spirito di non dualità di maestro e discepolo. Siamo determinate a seguire Sensei e il Gosho parola per parola, sfidandoci nella recitazione del Daimoku, nell’approfondire la fede, nello studio e nello shakubuku per vincere sulla nostra debolezza. Confermando così che il Buddismo è ragione e offrendo la prova concreta della nostra vittoria.
Com’è scritto nel Gosho: «La vita in questo mondo è limitata, non farti minimamente spaventare» (RSND, 1, 984). Avanziamo uniti nello spirito di itai doshin e abbracciamo la lotta condivisa con lo stesso cuore, affrontando insieme difficoltà senza indietreggiare di un passo. Proteggendo l’insegnamento buddista, le giovani donne della Toscana Sud danzano con gioia sulle difficoltà portando speranza lì dove sono, unite più che mai.
A cura delle giovani donne della Toscana Sud
Per approfondire vedi la lezione di Daisaku Ikeda su BS, 145, 41