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Vincere in gioventù con il potere della Legge mistica - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:17

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Vincere in gioventù con il potere della Legge mistica

Daisaku Ikeda

Puntata 12 di 12

Pubblichiamo l’ultima puntata della serie dedicata al Gruppo futuro, in cui Daisaku Ikeda approfondisce la vita di Nanjo Tokimitsu, giovane discepolo di Nichiren Daishonin

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Vorrei iniziare condividendo con voi, giovani cittadini globali Soka, un noto passaggio degli scritti di Nichiren Daishonin: «Coloro che credono nel Sutra del Loto sono come l’inverno, che si trasforma sempre in primavera» (RSND, 1, 477). Sono parole amate dai nostri compagni di fede di tutto il mondo.
Congratulazioni a tutti voi, che vi siete diplomati questo mese (in Giappone gli studenti si diplomano a marzo e il nuovo anno inizia ad aprile, n.d.r.). Dopo aver superato un inverno pieno di sfide, avete accolto trionfalmente una primavera di speranza! Marzo, un mese in cui la natura prende vita, è anche conosciuto come il mese dei successori della Soka Gakkai.
Il 16 marzo 1958 si tenne una cerimonia in cui il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, passò il testimone di kosen-rufu ai giovani. Accadeva più di sessant’anni fa. Da allora, come diretto discepolo di Toda, ho viaggiato instancabilmente in tutto il mondo per diffondere e condividere la Legge mistica con i miei compagni di fede.
Ora, il testimone della pace nel mondo viene portato avanti dai nostri ragazzi e ragazze del Gruppo futuro.
Ciò mi rende straordinariamente felice e mi rassicura.
Il mio desiderio è che nel corso della vostra vita, sia nei periodi buoni che in quelli cattivi, continuiate ad avanzare basandovi sulla Legge mistica, insieme alla Soka Gakkai e ai vostri compagni di fede. Questo è il messaggio che voglio trasmettervi, più di ogni altro.
Per quanto a lungo possa durare l’inverno delle avversità, anche se le cose non dovessero andare come avevate previsto, se rimarrete saldi nella fede riuscirete sicuramente a inaugurare una primavera di grandi vittorie.

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Nell’aprile del 1279, mentre le persecuzioni contro i discepoli del Daishonin ad Atsuhara1 si intensificavano, uno di loro fu attaccato e ferito. Anche la vita di Nanjo Tokimitsu era sempre più in pericolo.
In circostanze così difficili, il Daishonin lo incoraggiò con tutto il cuore, facendo riferimento alle molte persecuzioni che egli stesso aveva subìto per proteggere l’insegnamento corretto. Così esortava Tokimitsu: «Credi e dedicati al Sutra del Loto» (L’insegnamento predicato in accordo con la mente del Budda, RSND, 1, 857).
Recita Nam-myoho-renge-kyo confidando pienamente nel potere del Gohonzon; persevera nella fede, rifiutando di farti sconfiggere, qualunque cosa accada: questo era il messaggio accorato del Daishonin.
Scrive anche: «Non devi credervi [negli insegnamenti del Sutra del Loto] solo tu, ma devi anche incoraggiare gli altri a farlo. Così potrai salvare coloro che furono i tuoi genitori nelle vite passate» (Ibidem). Qui il Daishonin offre un incoraggiamento senza limiti a Tokimitsu dicendogli che grazie al potere della fede nella Legge mistica potrà aiutare tutte le persone con cui condivide un legame a ottenere la felicità, compresi coloro che furono i suoi genitori nelle esistenze passate. Inoltre ricorda a Tokimitsu quanto sia fortunato ad aver potuto abbracciare la Legge mistica in gioventù.
Per quanto profonde siano le vostre sofferenze e per quanto complessi siano i vostri problemi, se tirate fuori il coraggio di recitare Nam-myoho-renge-kyo e di affrontarli direttamente, sicuramente troverete una via d’uscita.
Quando gli affari del maestro Toda erano in grave crisi, mi disse: «Lotta appassionatamente per il bene di kosen-rufu. Qualunque cosa accada, affida tutto al Gohonzon».
Io ho fatto proprio così, pregando e impegnandomi con ardore. Dopo aver superato la tempesta, Toda venne nominato secondo presidente della Soka Gakkai e iniziò a guidare la crescita dinamica del nostro movimento.
Proprio come indica il Budda dell’Ultimo giorno della Legge, quando vi alzate nella fede basandovi sull’insegnamento corretto del Buddismo di Nichiren Daishonin, potete portare la luce della felicità e della pace a tutti, nella vostra vita e nella società, ora e nel futuro. Abbiate assoluta fiducia in questo.

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Uno dei miei amici più cari è l’attivista argentino per i diritti umani Adolfo Pérez Esquivel.
È un campione della giustizia che ha combattuto a lungo e duramente per coloro che soffrono.
Negli anni ’70, molte nazioni dell’America Latina erano governate da dittature militari che opprimevano i loro cittadini e li facevano soffrire. Pérez Esquivel istituì un’organizzazione per i diritti umani e iniziò la sua attività a sostegno dei poveri. La dittatura nel suo paese continuava a rapire, torturare e uccidere i cittadini, mentre Pérez Esquivel continuava senza sosta la sua lotta non violenta per i diritti umani, andando anche alla ricerca di coloro che erano stati fatti “sparire”.
A causa di questo suo attivismo, finì in prigione per quattordici mesi, durante i quali fu anche crudelmente torturato. Grazie alle risolute richieste di sua moglie per ottenere giustizia e ai messaggi di solidarietà da parte delle persone di coscienza di tutto il mondo, alla fine fu rilasciato. Egli ha svolto la sua attività in difesa dei diritti umani non solo in America Latina, ma sulla scena globale. Per questo, nel 1980 gli è stato conferito il premio Nobel per la Pace.
Pérez Esquivel originariamente era un artista – scultore, pittore e architetto – e un professore di Architettura. Perché si è opposto alla dittatura militare, nonostante il grande pericolo che avrebbe corso personalmente?
Ha dichiarato di averlo fatto perché «la sua coscienza, il suo spirito e la sua dignità non gli permettevano di rimanere indifferente di fronte alla sofferenza del suo popolo» (cfr. La forza della speranza, Esperia, pag. 12).
Ha affermato: «La capacità dell’essere umano è straordinaria quando è diretta verso gli obiettivi del bene comune, della libertà e della pace» (Ibidem, pag. 5).
Pérez Esquivel continua a lavorare con vigore per la pace ancora oggi.
Nel 2018, insieme abbiamo lanciato un appello congiunto intitolato “Per i giovani del mondo: Appello alla resilienza e alla speranza”.
Invitando i giovani di tutto il mondo a unirsi per affrontare i problemi globali, abbiamo affermato: «Il divenire del genere umano dipende dal presente e da come i giovani avranno il coraggio di affrontare la realtà, senza lasciarsi piegare dalle avversità» (NR, 630, 18).
I vostri coraggiosi sforzi quotidiani per sfidare voi stessi plasmeranno il mondo di domani.

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Un solo giovane possiede un potere illimitato. Il mezzo per sviluppare quel potere, quella forza vitale, è la preghiera al Gohonzon, la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo basata sul voto. Il mio maestro Josei Toda dichiarò: «Quando si uniranno a noi molti giovani che credono e praticano il grande Buddismo di Nichiren Daishonin, potremo sicuramente realizzare kosen-rufu, cioè la pace nel mondo».
Anche oggi recitiamo con forza Nam-myoho-renge-kyo e avanziamo luminosi come il sole e impavidi come leoni!
Dalla prossima puntata di questa serie [aprile 2019], quando inizierà il nuovo anno scolastico, vorrei condividere con voi il cammino di una gioventù vittoriosa attraverso lo studio delle lettere che il Daishonin scrisse a vari discepoli.
Spero che siate contenti!

1. Persecuzione di Atsuhara: una serie di minacce e atti di violenza perpetrati contro i discepoli di Nichiren Daishonin nel vil- laggio di Atsuhara, a partire dal 1275 fino al 1283. Nel settembre 1279 furono arrestati venti contadini discepoli del Daishonin sulla base di false accuse. Furono interrogati e fu chiesto loro di abiurare la fede. Tuttavia nessuno cedette e tre di loro furono condannati a morte. Il Daishonin fu profondamente toccato dalla fede incrollabile devozione di questi contadini. Fu l’inizio del “Buddismo della gente”, che permette alle persone comuni di non essere più semplici credenti, ma di svolgere un ruolo attivo.

(marzo 2019)

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