Queste pagine contengono gli interventi e le esperienze condivise durante la riunione nazionale della Consulta allargata che si è tenuta online il 13 dicembre 2020
Niente può distruggere i tesori del cuore
di Alberto Aprea
Presidente dell’IBISG
Vi ringrazio di cuore per i vostri nobili sforzi, per la perseveranza e il coraggio con cui state continuando a impegnarvi per far avanzare il nostro movimento di kosen-rufu, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia. Sicuramente queste azioni sincere porteranno fortuna e benefici nella vita di ognuno e resteranno incise nella storia di kosen-rufu in Italia. Colgo questa occasione per esprimere tutta la solidarietà a coloro che hanno perso i propri cari in questo periodo.
È stato un anno veramente impegnativo per tutti noi.
Ci siamo trovati in una condizione nuova, abbiamo dovuto interrompere le nostre riunioni, gli incontri con le persone e le recitazioni di Daimoku insieme.
In questa situazione ognuno di noi si è domandato: “Come posso aiutare quella persona, come posso sostenerla?”.
Grazie ai continui incoraggiamenti di Sensei, abbiamo inventato nuove modalità per mantenere i legami con ogni compagno di fede e, attraverso la tecnologia, abbiamo cercato di aiutare ognuno a superare il senso di isolamento in modo da continuare a sfidarsi nel Daimoku e nello studio, approfondendo così il legame con il Gohonzon e con il maestro.
Ricordo un incoraggiamento che Sensei ha trasmesso ai membri del Tohoku subito dopo lo tsunami, nel 2011: «Nichiren Daishonin scrive che anche se dovessimo incontrare disastri e calamità, essi non potranno mai distruggere il nostro cuore. Niente può distruggere i tesori del cuore. Ogni avversità non è che una prova da superare per poter conseguire la felicità eterna. Il Buddismo del Daishonin ci permette di trasformare, senza alcun dubbio o eccezione, tutto il veleno in medicina. […] Non datevi mai per vinti! Abbiate coraggio! Abbiate speranza nei vostri cuori!» (dal Seikyo Shimbun, 16 marzo 2011).
L’anno dopo, durante il corso di studio europeo, il vice responsabile del Dipartimento di studio Hidetoshi Fukuda ha raccontato di aver compreso pienamente il valore degli zadankai proprio recandosi nel Tohoku a seguito dello tsunami. Dopo aver descritto le conseguenze del disastro che aveva provocato ventimila vittime, ha riferito che i superstiti avevano subito ricominciato a riunirsi nelle città distrutte per incoraggiarsi uno con l’altro. Nella riunione a cui aveva partecipato, tutti piangevano raccontando come erano sopravvissuti, e il responsabile uomini aveva incoraggiato i presenti con queste parole: «Abbiamo perso tutto, ma non saremo mai sconfitti. I tesori del cuore non saranno distrutti dalle calamità e dai disastri».
In seguito l’intera zona si è rivitalizzata grazie alla forza e alla saggezza delle persone che hanno ricominciato a incontrarsi negli zadankai. Il sostegno reciproco basato sulla fede è il grande tesoro della Soka Gakkai creata dai nostri tre maestri, che ci permette di non essere mai sconfitti.
Sensei è un grande maestro, è una straordinaria fonte di ispirazione, di calore e umanità. Studiando e incidendo nel cuore le sue guide e rendendole vive attraverso le nostre azioni quotidiane, possiamo trovare la forza di infondere speranza e coraggio in tutte le persone.
Il nostro scopo è aiutare coloro che soffrono a diventare felici, così che possano alzarsi e a loro volta aiutare tante altre persone.
Ora, insieme, apriamo nuove strade là dove non ci sono, per creare una nuova “ondata” di kosen-rufu che miri a risvegliare la natura di Budda inerente alla nostra vita e a quella degli altri attraverso la propagazione della Legge mistica.
Il 2021 sarà l’Anno della speranza e della vittoria.
Il sottotitolo della Soka Gakkai italiana sarà: “Facciamo tesoro di ogni singola persona”.
Adesso, siamo chiamati con urgenza a realizzare una società pacifica e la felicità di tutte le persone, senza lasciare nessuno indietro.
Questo decennio che ci condurrà al centenario della fondazione, nel 2030, è un tempo cruciale poiché dobbiamo assolutamente cambiare il destino dell’umanità, trasformando ogni grande male in un grande bene. Come ha sottolineato il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada in occasione della quarantasettesima riunione di centro:
«La strada che porta al centenario della fondazione sarà un periodo in cui la Soka Gakkai, come religione mondiale, aprirà le porte all’era della cittadinanza globale. Naturalmente la speranza di cui parliamo non è quella speranza passiva che dipende dagli altri, che ci fa dire “Sarebbe bello se ciò accadesse”. Piuttosto significa basarsi sulla determinazione di alzarsi da soli e dire: “Farò così”, “Io farò in modo che ciò accada”, e basarsi su questa convinzione irremovibile. Vi chiedo di assicurare la pace nei vostri rispettivi paesi a partire dal luogo in cui vi trovate, con l’obiettivo di porre le basi della pace globale. Ora inizia l’Anno della speranza e della vittoria, che determinerà il successo dei prossimi dieci anni. Basandoci saldamente sull’unità di “diversi corpi, stessa mente”, trionfiamo assolutamente in ogni sfida!».
La speranza è come una fiamma che alimentiamo nel nostro cuore. Può essere accesa dalle parole incoraggianti del maestro, o da un amico o un compagno di fede, ma poi deve essere alimentata e mantenuta viva dalla nostra determinazione.
In questo periodo la mia determinazione di vivere come discepolo di Sensei è stata alimentata più volte dai sorrisi e dalle meravigliose esperienze dei membri, oltre che dal Daimoku e dagli incoraggiamenti di Sensei.
In particolare, sono commosso dalla splendida attività dei giovani che accende anche in tutti noi la passione per kosen-rufu.
Lo scorso 27 settembre i giovani di tutto il mondo, ereditando il testimone di kosen-rufu, hanno realizzato la riunione mondiale che è stato un grandissimo successo. Hanno raccontato le loro esperienze di fede e hanno espresso le loro promesse: “Io formulo un voto!”, “Io lotterò fino in fondo con lo spirito di alzarsi da soli, con lo stesso cuore del maestro, finché non sarà realizzato il suo sogno di far emergere uno dopo l’altro i giovani Bodhisattva della Terra che diffondano la speranza nella società!”.
Tutto ciò ha alimentato in me una grandissima speranza per il futuro della società e del movimento di kosen-rufu. Senz’altro i giovani Soka sono la luce della speranza che illumina questo mondo profondamente turbato dalle preoccupazioni. Adesso, ancora più di prima, creiamo una famiglia Soka dei giovani dedicandoci con tutto il cuore a far crescere i nostri successori dei Gruppi giovani e futuro, ai quali abbiamo affidato il futuro della Soka Gakkai e della società.
Come adulti sosteniamoli con tutte le forze, con spirito giovanile, e affrontiamo tutte le sfide che ci attendono basandoci su una magnifica unità di itai doshin!
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I tre punti di forza per il 2021
di Michele Giuseppone
Responsabile generale del Gruppo giovani
Nel 2021, Anno della speranza e della vittoria, celebreremo il 70° anniversario della fondazione del Seikyo Shimbun, il 65° della campagna di Osaka, il 55° della fondazione del Gruppo uomini e il 70° della fondazione dei Gruppi donne, giovani uomini e giovani donne.
Sarà il punto di inizio che darà slancio ai prossimi dieci anni, verso il 2030, centesimo anniversario della Soka Gakkai!
In una recente guida il nostro maestro afferma: «I dieci anni dal novantesimo al centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai, nel 2030, costituiscono un periodo cruciale in cui è fondamentale che ogni singolo individuo mostri più che mai la vittoriosa prova concreta della propria rivoluzione umana e, trasformando ogni “grande male” in “grande bene”, realizzi risolutamente la trasformazione del karma dell’intera umanità» (NR, 681, 7).
Facciamo parte di un grande movimento creato da Sensei che abbraccia l’intero pianeta, e ora abbiamo la possibilità di approfondire insieme le linee guida per l’attività della Soka Gakkai nel 2021, che saranno la base per avanzare con coraggio e in unità.
Avere la possibilità di condividere in tutto il mondo delle linee guida e quindi degli obiettivi comuni è un’occasione veramente unica che ci contraddistingue come religione mondiale: questa è la forza della nostra organizzazione, ma soprattutto è la prova concreta realizzata dal nostro maestro.
Vediamo i tre punti fondamentali su cui ci baseremo quest’anno:
- Dialoghi della speranza – Attraverso “il mio personale contributo per espandere i dialoghi” diffondiamo ampiamente l’amicizia.
- Incoraggiamenti della speranza – Attraverso “i miei personali incoraggiamenti cuore a cuore” facciamo sì che i nostri settori diventino castelli di vittoria.
- La fonte della speranza e della vittoria – Studiamo La nuova rivoluzione umana e la raccolta degli scritti del maestro Ikeda: La saggezza per creare la felicità e la pace.
Come Soka Gakkai italiana abbiamo fatto nostri questi tre punti e abbiamo aggiunto un sottotitolo, con l’obiettivo di unirci e farne il nostro punto di forza per tutto il 2021: “Facciamo tesoro di ogni singola persona”.
Nelle pagine seguenti vengono approfonditi questi tre punti.
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Dialoghi colmi di speranza
di Andrea Ciccorelli
Responsabile nazionale giovani uomini
Questo è il momento in cui insieme prendiamo una “nuova determinazione”. Non so voi, ma non sempre io riesco a sentire cosa significhino queste parole che a volte rischiano di ridursi a un’affermazione formale, vuota. Ultimamente sto cercando di chiedermi ogni giorno come sto praticando: com’è la mia preghiera? Come sto recitando Daimoku? Cosa coltivo nel mio cuore quotidianamente? Sto studiando? Come studio?
Alla fine, ogni volta arrivo alla conclusione che l’unico modo per non perdermi nell’astrattismo è agire. Aprire il Gohonzon e pregare sinceramente, studiare il Gosho e le guide di Sensei: queste azioni portano a vivere concretamente il Buddismo, e aiutano anche a non sentirsi soli.
Il primo punto per l’attività del 2021 è espandere la rete dei dialoghi attraverso “il mio personale contributo”.
Sono molto felice di questo punto perché è qualcosa che devo fare io per primo. Ciò mi fa sentire una libertà nel cuore che mi stimola ad agire, a portare avanti l’azione di shakubuku.
Nel libro Cos’è la felicità c’è il capitolo “Felicità per sé e per gli altri” in cui Sensei approfondisce il significato dello shakubuku. È bellissimo e vi consiglio di leggerlo!
Mettendo in pratica il punto “Io espando la rete dei dialoghi” sto cercando di avvicinarmi alle persone e di non essere concentrato sulle preoccupazioni, che comunque sono tante! Dalla mia esperienza vedo che noi italiani abbiamo un entusiasmo e una passione enormi e trasmettiamo la nostra fede a tutte le persone con cui entriamo in contatto. Questo è meraviglioso ed è per me la base indistruttibile della nostra unità di itai doshin.
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Tutto parte dal mio cambiamento
di Jasmina Cipriani
Responsabile nazionale giovani donne
Il primo punto dell’attività del 2021 è molto chiaro: sforzarci di intraprendere dialoghi nel nostro ambiente più immediato per creare amicizia e aiutare gli altri a stringere un legame con il Buddismo.
Recentemente temevo di non riuscire a fare nuove amicizie e a coltivare quelle attuali a causa del distanziamento sociale, ma rileggendo il volume 30 de La nuova rivoluzione umana, la lotta di Sensei mi ha dato speranza incoraggiandomi a non lasciarmi influenzare dalle circostanze. Ho rideterminato, tra gli enormi sforzi nel lavoro e nell’attività, di dedicarmi a chiamare i miei amici non praticanti e prendermi maggiormente cura dei miei familiari. Impegnarmi in queste azioni mi ha permesso di trasformare radicalmente il mio stato vitale. Ho riflettuto su due aspetti: il primo è l’importanza di continuare ad approfondire che non c’è niente di più prezioso di ciò che siamo. Senza bisogno di fingere di essere diversi, possiamo sforzarci di fare la nostra personale rivoluzione umana e recitare Daimoku per la felicità degli altri.
Il secondo aspetto è che solo tramite un dialogo che si basa sulla sincera considerazione e il massimo rispetto verso l’altro possiamo trasmettere la Legge mistica.
In questo comportamento si concretizza il comportamento del Budda. Con le persone a noi più vicine è difficile non essere giudicanti, ma il principio di “sostituire la saggezza con la fede” spiega l’importanza di partire prima di tutto dalla preghiera, poiché attraverso la fede possiamo attingere alla saggezza del Budda e manifestare un “grande cuore” in grado di vincere. Non c’è una formula speciale per fare shakubuku, la vittoria parte sempre dalla nostra rivoluzione umana. Non si tratta di aspettare la situazione giusta, ma di decidere di partire dalla “mia” rivoluzione umana. Il motto che abbiamo scelto per questo nuovo anno, “Facciamo tesoro di ogni singola persona”, mi trasmette grande speranza, perché ognuno di noi può impegnarsi a farlo in ogni momento e circostanza!
Abbiamo determinato di realizzare trecento nuovi membri giovani entro il 16 marzo, sforzandoci di mettere in pratica la guida di Sensei di far tesoro di ogni singola persona. Vogliamo vincere assolutamente, insieme a tutti voi!
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La preghiera è l’inizio di tutto
di Tamiko Kaneda
Segretaria nazionale del Gruppo donne
Il secondo punto su cui desideriamo concentrare le nostre energie sono gli incoraggiamenti cuore a cuore.
Fino al mese di febbraio eravamo abituati a incoraggiarci e a incoraggiare in presenza. Purtroppo, dallo scoppio della pandemia questo non è sempre possibile.
Cerchiamo comunque di non permettere che questa situazione ci limiti nella nostra missione poiché, come scrive il Daishonin: «La voce compie il lavoro del Budda» (BS, 109). Partiamo dalla preghiera, che è l’inizio di tutto. Sensei afferma che il Daimoku è fonte di speranza suprema. I compagni di fede Soka che recitano Daimoku e propagano ampiamente la Legge mistica sono la personificazione della speranza. Utilizzando la strategia del Sutra del Loto prima di ogni altra, riusciremo ad attingere alla saggezza del Budda inerente alle nostre vite e questo ci permetterà, di volta in volta, di trovare il modo più adatto per incoraggiare la persona con cui dialoghiamo, al telefono, in videochiamata o per e-mail.
A proposito dell’incoraggiamento il maestro Ikeda sottolinea che per l’80 per cento si tratta di ascoltare il nostro interlocutore. Coltivando nel cuore il desiderio di non lasciare indietro nessuno, contattiamo i nostri compagni di fede che per varie ragioni non partecipano agli zadankai su piattaforme online e facciamo sentire loro la nostra vicinanza, senza giudicarli. Raccontiamo loro come ognuno di noi, a modo suo, si stia sfidando per creare valore in questa difficile situazione.
A volte basterà semplicemente ascoltare quella persona, altre volte potremo leggere insieme le parole del Daishonin e di Sensei.
Recitando Daimoku prima di contattarla, sicuramente saremo in grado di risvegliare nel suo cuore la consapevolezza di essere un Bodhisattva della Terra con una missione unica.
Inoltre, è importante ricordarci che la prima settimana di ogni mese è dedicata agli incoraggiamenti, perciò impegniamoci a non mettere in calendario delle riunioni!
Nel saggio del 22 novembre scorso, Sensei scrive: «Se non trovate speranza intorno a voi, siate voi a crearla. La felicità è racchiusa in questo modo di vivere. Creiamo la speranza!» (NR Selezione gennaio 2021, pag. 8).
Il 2021 è l’Anno della speranza e della vittoria. Decidiamo sin da ora di diventare dei fari di speranza lì dove viviamo e di vincere insieme alle nostre famiglie, ai nostri compagni di fede e ai nostri amici!
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Dalla serie di Daisaku Ikeda
Incidiamo il Gosho nel nostro cuore
I benefici della Legge mistica sono illimitati e incommensurabili
«Così il veleno si trasforma in medicina e le persone comuni diventano Budda. Per questo si chiama Legge meravigliosa»
L’insegnamento predicato in accordo con la mente del Budda (RSND, 1, 861)
Queste parole di incoraggiamento sono state inviate da Nichiren Daishonin a un discepolo che aveva perso un membro della sua famiglia. I benefici della Legge mistica sono illimitati e incommensurabili.
Sicuramente possiamo cambiare le sofferenze di nascita, invecchiamento, malattia e morte “trasformando il veleno in medicina”. Possiamo trasformare tutto il karma negativo e conseguire la Buddità, senza alcun dubbio.
Andare oltre i nostri problemi e sofferenze per compiere un passo avanti è l’inizio del nostro cammino per aiutare gli altri a sviluppare uno stato vitale di felicità. Qualsiasi cosa accada nella nostra vita, continuiamo a recitare Nam-myoho-renge-kyo avanzando con tenacia!
Seikyo Shimbun, 19 dicembre 2020
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Nuove occasioni per Studiare insieme
di Roberto Francini
Responsabile del Dipartimento di studio
Vediamo ora il terzo punto su cui focalizzare la nostra attività di quest’anno:
3. La fonte della speranza e della vittoria – Studiamo La nuova rivoluzione umana e la raccolta degli scritti del maestro Ikeda, intitolata La saggezza per creare la felicità e la pace.
Il 2021, Anno della speranza e della vittoria, creerà le basi per gli anni successivi, fino al 2030. In questa prospettiva sarà fondamentale per ciascuno di noi approfondire lo spirito di ricerca e lo studio.
Ricordando che lo studio del Buddismo è per tutti noi un impegno quotidiano, avanziamo insieme ai nostri amici nello studio basato sul Gosho con lo scopo di metterlo in pratica nella nostra vita, realizzando quel tipo di “studio combattivo” che ci ha sempre insegnato il maestro Ikeda.
Nelle nostre comunità e nelle nostre zone di attività, diamoci da fare per portare avanti il nostro movimento di studio del Buddismo coinvolgendo tutti e organizzando con creatività e inventiva attività di studio in piccoli gruppi di persone, con l’obiettivo di crescere insieme e approfondire tra noi l’unità di “diversi corpi, stessa mente”.
Riguardo allo studio del Buddismo possiamo condividere i seguenti punti:
- creiamo occasioni per studiare insieme, con l’obiettivo di crescere insieme;
- studiamo per rafforzare l’unità di itai doshin;
- studiamo per dare consigli nella fede basati sul Gosho e sulle guide del maestro Ikeda;
- diventiamo promotori di tante occasioni di studio per tutti i membri per non limitare il movimento dello studio alla riunione mensile.
Per le riunioni mensili nella settimana dello studio, il materiale per il 2021 sarà costituito da dodici Gosho con la lezione del maestro Ikeda, pubblicati mensilmente su Buddismo e società.
Lo studio mensile nei gruppi non esaurisce il nostro impegno nello studio, che è uno sforzo che portiamo avanti quotidianamente.
La Soka Gakkai ha indicato per il 2021 il seguente materiale di studio, comune a tutti i paesi della SGI:
- La raccolta di scritti del maestro Ikeda dal titolo La saggezza per creare la felicità e la pace, che in Italia è stata pubblicata su Buddismo e società (dal numero 166 al numero 200).
La prima e la seconda parte di questi scritti sono stati raccolti in due volumi: Cos’è la felicità e Cos’è la rivoluzione umana, editi da Esperia. Possiamo utilizzare e condividere questi scritti nelle riunioni mensili dei quattro Gruppi, nella terza settimana. In particolare nel 2021 utilizzeremo il materiale contenuto nel libro Cos’è la felicità. - Il volume 30 de La nuova rivoluzione umana, che sarà presto pubblicato da Esperia. A oggi sono stati pubblicati i capitoli “La grande montagna” e “Il voto”.
Possiamo trovare tutte le puntate del volume 30 su Il Nuovo rinascimento e online sul sito del giornale.
Cominciamo noi per primi ad approfondire lo studio del volume 30, sia individualmente che insieme agli altri responsabili.
NB: La situazione attuale della pandemia non permette ancora di organizzare gli esami di primo e secondo livello nel 2021
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Ai miei amici
In quest’anno di difficoltà senza precedenti, siamo stati capaci di creare dei legami indissolubili. Desidero esprimere la più profonda gratitudine a ciascuno di voi per i vostri strenui sforzi! La determinazione nel perseverare e la creatività che siamo riusciti a coltivare sono la potente forza che aprirà la strada al futuro dell’umanità!
Daisaku Ikeda, 25 dicembre 2020
Tradotto dal Seikyo Shimbun
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Esperienza
Studiamo insieme la NRU
di Ofelia Garcia
Vice responsabile regione donne Lombardia sud
Quando ho cominciato a leggere il volume 30 de La nuova rivoluzione umana la prima impressione che ho avuto è che fosse un racconto di tutti gli anni di attività del presidente Ikeda, e che fosse troppo per me. In seguito, però, mi sono trovata a incoraggiare una donna che viveva una situazione difficile con il figlio leggendole le puntate 47 e 48 del capitolo “Il Voto”.
Poi, nel giugno 2018, è venuta a mancare mia madre.
Vivo in Italia da ventidue anni con mio figlio, ma la mia famiglia è rimasta in Venezuela. Mi sono ritrovata in preda a una sofferenza totale, un misto di rabbia e di dolore. Proprio in quel momento mi è tornata in mente l’esperienza che Sensei racconta in quelle puntate: «Il 3 ottobre 1984, il suo secondogenito, Hisahiro, morì all’improvviso per una malattia. Aveva solo ventinove anni. […] Shin’ichi era convinto che dovesse esserci un profondo significato nella morte di suo figlio. Nel corso delle nostre lotte per kosen-rufu possiamo esser certi che si presenterà ogni sorta di difficoltà e sofferenze. La fede autentica ci consente di affrontare qualsiasi cosa accada senza paura e senza dubbi, e di percepire profondamente la vera natura di ogni evento doloroso con gli occhi della fede, riuscendo così a superare ogni ostacolo» (NRU, 30, ”Il voto“, pag. 56).
Così determinai che anch’io un giorno avrei capito il significato profondo di questa mia esperienza.
Ho recitato Daimoku ispirata da questi incoraggiamenti e in pochi giorni è cambiato qualcosa nel profondo della mia vita, e la sofferenza si è sciolta.
Il ricordo di mia madre ha trovato il suo posto nel mio cuore con la promessa di ripagare il mio debito di gratitudine nei suoi confronti diventando una donna felice e dedicandomi a kosen-rufu. Quest’anno si è presentata di nuovo l’occasione di studiare il volume 30 de La nuova rivoluzione umana insieme a un piccolo gruppo di donne giovani, con un appuntamento mensile.
È un’esperienza di studio bellissima e rivoluzionaria… Innanzitutto ho deciso di leggere come se fosse la prima volta, lasciando da parte l’arroganza di pensare di aver già capito.
Questi incontri sono ogni volta come incontrare il maestro; le emozioni che provo sono molte, a volte stupore, altre volte commozione, oppure mi sento elettrizzata dalla forza del re leone che viene descritta e dal coraggio che Sensei ci trasmette.
È davvero un manuale per la nostra pratica quotidiana a cui il maestro Ikeda ha dedicato tutto se stesso, con l’obiettivo di incoraggiarci e farci crescere come suoi successori. Il suo desiderio è che diventiamo tutti Shin’ichi Yamamoto!
In particolare la lettura del secondo capitolo del volume 30 è stata fondamentale per affrontare un momento lavorativo per me molto difficile, iniziato prima della pandemia e ancora in corso. Con un’azione di velato mobbing, le mie mansioni sono state ridotte al minimo. Lavoro in quell’azienda da sempre, ed è una grande conquista continuare ad andare a lavoro senza lasciarmi sconfiggere dalle difficoltà. Se un giorno dovrò andare via, voglio farlo leggera, senza scappare da niente e da nessuno. Il nostro maestro ci insegna a non perdere mai di vista il futuro e gli obiettivi che ci siamo prefissati. Ci insegna che quando si fa un voto e ci si sforza fino in fondo di mantenere la promessa fatta al maestro, non ci sarà mai niente che possa abbatterci o farci vacillare nella fede.
Inoltre, proiettate verso il 2030, nella nostra regione è nata l’idea di organizzare l’attività dei giovani Gigli Bianchi, donne giovani che in piccoli gruppi studieranno La nuova rivoluzione umana.
Condividendo questa attività con le altre responsabili, si è risvegliata in tutte noi la voglia di studiare e ora si stanno formando ovunque gruppi di donne che condividono questo approfondimento del volume 30 con il desiderio di coltivare lo stesso spirito del nostro maestro e l’obiettivo che emergano tanti successori, una vera e propria ondata che sicuramente darà i suoi frutti nei prossimi anni. Grazie Sensei!
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Mettiamo al centro la cura di ogni persona
di Anna Conti
Responsabile nazionale donne
È davvero incredibile che nonostante la pandemia che non ci dà tregua da febbraio scorso, siamo comunque riusciti a portare avanti le nostre attività, grazie agli incoraggiamenti costanti di Sensei e della signora Kaneko! Vi ringrazio con tutto il cuore per gli sforzi che fate ogni giorno per stare vicino a tutte le persone!
Facciamo un riepilogo dei punti fondamentali per le nostre attività del 2021, in modo da avere chiara la direzione in cui muoverci.
Poiché abbiamo capito che sarà un anno cruciale verso il 2030, è bene che ripartiamo tutti con lo stesso ichinen, con la stessa determinazione di realizzare insieme una grande vittoria.
Per concretizzare le tre linee guida di quest’anno (vedi pag. 8), la nostra attività principale si baserà su incontri personali, visite a casa e incoraggiamenti cuore a cuore, per sostenere ogni persona e trasmettere speranza.
Se tutti abbiamo chiaro questo punto, sicuramente riusciremo a ribaltare la nostra tendenza a fare tante riunioni, proprio come ci chiede Sensei: «Per i responsabili, la percentuale delle attività dovrebbe essere costituita al 20% da riunioni e all’80% da guide e incoraggiamenti personali» (NR, 686, 15).
Ora è il momento di comprendere bene perchè è così importante rimettere al centro la cura di ogni persona e l’incoraggiamento cuore a cuore. Pensando ai prossimi dieci anni, cosa è necessario fare per sviluppare ulteriormente la nostra organizzazione?
Su cosa dobbiamo focalizzare le nostre azioni?
Sensei è molto chiaro: «[…] è fondamentale che ogni singolo individuo mostri più che mai la vittoriosa prova concreta della propria rivoluzione umana e, trasformando ogni “grande male” in “grande bene” realizzi risolutamente la trasformazione del karma dell’intera umanità» (NR, 681, 7).
Inoltre, ne La nuova rivoluzione umana scrive: «Il ruolo dei responsabili è aiutare i membri a ricevere benefici e a diventare veramente felici. Per favore non dimenticate mai che la vostra missione è assicurare la felicità e il benessere della comunità in cui vivete» (NRU, 17, 228).
E ancora: «Prego e penso costantemente a quali possano essere i migliori passi da compiere. […] Come posso far emergere persone capaci? Come posso rafforzare la nostra organizzazione? Come posso aiutare ogni persona a diventare felice? Se questo è il suo obiettivo, si ritroverà ad avere la testa costantemente piena di idee, ispirato anche dal più breve dei dialoghi con gli altri» (NRU, 19, 53).
Ora tante persone stanno affrontando vari problemi, familiari, economici, di lavoro o di malattia, e c’è anche tanto disagio psicologico. Molti membri non partecipano alle riunioni online, per motivi diversi. Perciò un compito urgente è quello di ricreare legami con tutte le persone e coinvolgerle in qualche modo nella famiglia Soka. Solo prendendoci cura di ogni singola persona, in particolare di quelle che non partecipano, potremo continuare a espandere il nostro movimento.
Noi desideriamo collaborare nella stessa direzione, con lo stesso cuore del maestro che non desidera altro che la felicità e la crescita dei suoi discepoli.
Naturalmente, alla base delle nostre azioni ci deve essere prima di tutto la strategia del Sutra del Loto, e poi lo sforzo di ragionare insieme analizzando la situazione specifica di ogni zona.
Vi ricordate il capitolo “Determinazione” del volume 10 de La rivoluzione umana? Quando Sensei arrivò nel Kansai, preoccupato per quell’impresa che sembrava impossibile, prima di tutto andò davanti al Gohonzon, decise di vincere assolutamente per riportare la vittoria al suo maestro Toda e pregò con tutto se stesso, «come per estrarre l’acqua dal terreno riarso» (RU, 10, 26). Da quella decisione e dalla profonda preghiera di Sensei partì la campagna di Osaka, che è un modello nella storia di kosen-rufu in tutto il mondo.
Ora, puntando al 2030, tocca a noi discepoli aprire nuove strade per espandere ulteriormente la nostra organizzazione. Occorre perciò una decisione profonda di rinnovarci noi per primi, così da trasformare la routine e dare vita a qualcosa di nuovo tornando allo spirito Soka, che è l’incoraggiamento di ogni singola persona.
Da adesso in poi, cerchiamo quindi di avere più dialogo tra noi e più collaborazione, e andiamo avanti uniti vincendo qualsiasi sfida. Così possiamo creare “una Soka Gakkai italiana giovane, in cui tutti ardono di passione giovanile”, come ci ha chiesto Sensei nel messaggio del 16 settembre 2018.
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La visione dei prossimi dieci anni
di Suzanne Pritchard
Responsabile europea donne e giovani donne
Desidero esprimere il più profondo rispetto a ciascuno di voi, che avete continuato a incoraggiare ogni persona nel corso di quest’anno.
I vostri sforzi e il vostro sviluppo sono stati davvero sorprendenti!
Ora ci stiamo lanciando con tutto il cuore verso il 2021, Anno della speranza e della vittoria, che apre un periodo di dieci anni che determinerà il futuro dell’umanità!
In un recente messaggio Sensei parla di una calligrafia che ha realizzato nel 1985, con il pensiero rivolto al maestro Tsunesaburo Makiguchi, in cui si legge “grande cuore”. Sensei ci chiede di sviluppare questo stesso “grande cuore” e ci incoraggia a espandere la nostra preghiera e a ruggire con lo stesso cuore del maestro, rompendo ogni pensiero del “piccolo io” che dubita o manca di rispetto alla Buddità, nostra e degli altri. Alla fine del suo messaggio Sensei scrive: «Noi della Soka Gakkai, uniti dal legame di maestro e discepolo, siamo determinati a incoraggiare e a far risplendere ogni singolo individuo, incredibilmente prezioso e capace. Uniti nello spirito di itai doshin, promettiamo insieme di infondere grande speranza nella nostra società afflitta da difficoltà e sofferenze, e di impegnarci con coraggio e forza per realizzare la grande vittoria spirituale della trasformazione del karma di tutta l’umanità, una vittoria determinata da quanto ciascuno di noi riuscirà a sviluppare un “grande cuore”» (NR, 685, 8).
Per comprendere questa visione di Sensei, leggiamo le parole del presidente Harada alla 47esima riunione di centro: «Secondo la visione di Sensei delle Sette campane (sette periodi di sette anni) ci troviamo ora nella seconda serie in cui costruire fondamenta incrollabili per la pace mondiale. La prima campana della seconda serie, iniziata nel 2001, fu un periodo di sette anni in cui noi discepoli ci siamo assunti la responsabilità di portare avanti kosen-rufu con lo stesso spirito del maestro.
Il 2008 ha segnato l’inizio della seconda campana della seconda serie, in cui è stato completato il Kosen-rufu Daiseido, e i discepoli di Sensei di tutto il mondo si sono uniti per dare inizio a una nuova era di kosen-rufu mondiale.
Nella terza campana di questa serie, iniziata nel 2015, con l’adozione dello Statuto della Soka Gakkai e altre misure, abbiamo definito la nostra struttura in quanto religione mondiale. Ora, di fronte alla prova senza precedenti rappresentata dalla pandemia di Covid-19, tutti noi abbiamo cominciato a lottare insieme per il miglioramento dell’umanità su scala globale. La strada che porta al centenario della fondazione sarà un periodo in cui la Soka Gakkai, come religione mondiale, aprirà le porte all’era della cittadinanza globale. […] Basandoci saldamente sull’unità di “diversi corpi, stessa mente”, trionfiamo assolutamente in ogni sfida!».
Considerando le azioni che Sensei ha intrapreso fino a oggi, possiamo sentire ancora una volta quanto siamo fortunati ad avere un maestro così straordinario!
L’intento del presidente Harada è sempre quello di collegarci direttamente al grande cuore di Sensei, senza mai interporsi tra noi e il maestro. Una volta ha affermato che la sua preghiera è sempre volta ad avere il maestro al centro dei suoi pensieri.
Credo che la chiave per assicurare la pace nei nostri rispettivi paesi a partire dal luogo in cui ora ci troviamo, per gettare le fondamenta della pace globale, sia rafforzare ancora di più, ognuno nel proprio cuore, questo legame diretto con Sensei e far sì che nei prossimi dieci anni la società comprenda sempre di più la grandezza del nostro maestro e del nostro movimento in quanto “Budda Soka Gakkai”.
Avere sempre il nostro maestro nel cuore, “al centro dei nostri pensieri”, è anche la chiave per rispondere all’appello di Sensei e del presidente Harada a realizzare l’unità di itai doshin. Infatti, solo attraverso questa unità avremo il potere di trasformare le funzioni negative della vita. Sensei ci sta affidando la responsabilità di assicurare la pace stabilendo il corretto insegnamento come fondamento della nostra società.
L’organizzazione italiana è davvero meravigliosa, avete raggiunto il più grande sviluppo in tutta Europa! Ma l’Europa è anche il continente che ha dato vita a due guerre mondiali. Poiché l’Italia è alla testa del progresso di kosen-rufu in Europa voi italiani, mettendo al centro il presidente Alberto Aprea e la responsabile delle donne Anna Conti, avete la missione di creare un’unità profonda come non si è mai vista nella storia di kosen-rufu in Europa, un’unità incrollabile che garantisca la pace non solo qui, in Italia, ma che si espanda in tutto il continente e, nei prossimi dieci anni, possa cambiare il destino dell’umanità.
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Non lasciamo nessuno indietro
di Francesco Geracitano
Responsabile nazionale uomini
Quest’anno vogliamo concentrare tutti i nostri sforzi nell’incoraggiare ogni singola persona e realizzare una grande attività nei gruppi e nei settori.
In questa ottica la statistica, con le novità che inseriremo, rappresenta uno strumento utilissimo, una base molto importante!
Vediamo le novità: fino a oggi prendevamo le presenze alle riunioni di zadankai e di studio.
Avevamo così le presenze alle riunioni, ma questo è un dato molto parziale rispetto al numero dei reali praticanti, perché raccoglie semplicemente i numeri di chi è presente!
Non voglio di certo sminuire questa importante raccolta delle presenze, però sicuramente è un dato parziale.
Tutti noi sappiamo che sono molti i membri che non possono partecipare agli zadankai, per diversi motivi, ma spesso non sappiamo quasi nulla della loro situazione, semplicemente sono assenti.
Ora stiamo lanciando un’attività che va nella direzione di incontrare, dialogare e capire come stanno proprio quei compagni di fede che non partecipano alle riunioni.
Il nostro scopo è far sì che tutti i membri siano felici e che sentano la forza e la profonda relazione con gli altri compagni di fede e con il maestro. È con questi scopi in mente che modifichiamo la nostra statistica.
Cosa succederà da gennaio?
Faremo una sola rilevazione dopo la settimana degli zadankai, e raccoglieremo due dati: le presenze a zadankai e quanti sono i membri che praticano nei gruppi, a prescindere dal fatto che siano presenti o meno.
Come facciamo a saperlo?
Tramite le visite a casa e gli incontri personali realizzati durante tutto il mese.
Così alla fine del mese (e non soltanto durante la settimana dello zadankai) semplicemente si tratterà di raccogliere i risultati di tutta l’attività svolta.
Vorremmo fare la stessa cosa anche per i simpatizzanti.
E alla fine di ogni mese sapremo quanti membri stanno praticando, come stanno e cosa vorrebbero migliorare. Si creerà uno scambio molto utile e costruttivo, che sicuramente aiuterà a risolvere molti problemi e senza dubbio, grazie a questi dialoghi, aumenteranno le partecipazioni agli zadankai!
I responsabili regionali del Gruppo uomini di tutta Italia stanno portando avanti questo cambiamento della statistica che avrà un impatto importante e positivo su tutte le nostre attività.
Potete rivolgere ogni domanda e richiesta di chiarimenti a loro e ai responsabili che si occupano di raccogliere la statistica. Grazie a tutti per la collaborazione e tanti auguri per un 2021, Anno della speranza e della vittoria, ricco di grandi soddisfazioni!
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Approfondimento
A cosa serve la statistica?
a cura del Dipartimento di statistica, già pubblicato su NR, 631, 18
Occuparsi della statistica garantisce una meravigliosa crescita delle persone con cui facciamo attività.
È uno strumento per sostenere tutti in modo creativo e preciso, ad esempio organizzando le visite a casa.
Quasi sempre quando si parla di statistica ci vengono in mente dei numeri, ma nella nostra organizzazione la statistica ha il significato di prendersi cura delle persone.
La statistica ha una funzione fondamentale nell’attività di gruppo: non farci dimenticare nessuno dei nostri preziosi compagni di fede, sia quelli che partecipano costantemente alle nostre attività, sia quelli che, per diversi motivi, non lo stanno facendo.
L’attività di statistica si svolge a diversi livelli, dal gruppo fino a livello nazionale, ma tutto parte dal gruppo. Occuparsi della statistica in modo accurato garantisce una meravigliosa crescita delle persone con cui facciamo attività, inoltre è molto divertente!
Rispettando la libertà di ogni persona, la statistica è uno strumento impareggiabile per poter sostenere tutti in modo attivo, creativo e preciso, ad esempio organizzando gli incontri personali.
In un messaggio inviato al Dipartimento di statistica nel 2002, il presidente Ikeda ha scritto: «Il lavoro statistico per kosen-rufu significa costruire solide basi per il futuro. Questo lavoro è fondamentale per proteggere la Soka Gakkai in accordo con il volere del Budda ed equivale, in definitiva, a proteggere i nostri compagni di fede che sono tutti Budda. Perciò non c’è alcun dubbio che gli sforzi che fate in questo senso accumuleranno grandi benefici e buona fortuna».
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Esperienza
Una statistica che includa tutti
di Deanna Cavicchi
Responsabile di regione donne Toscana Nord
Preoccupati nei confronti dei tanti membri che in questo 2020 hanno vissuto con difficoltà la sospensione delle attività e, successivamente la ripresa nella modalità online, abbiamo colto al volo l’input ricevuto nell’ultima Consulta nazionale che sintetizzo così: “In futuro, si ipotizza di allargare la rilevazione statistica delle presenze negli zadankai anche a quelle persone che, pur non collegandosi alle riunioni, mantengono contatti con l’organizzazione e sappiamo che stanno praticando, perché le sentiamo e ci parliamo”.
Di grande ispirazione è stato anche il messaggio del presidente Harada alla quarantaseiesima riunione di Centro dal titolo “Vinciamo su noi stessi grazie alla fede”, in particolare dove afferma che «questo è il momento di trasformare il veleno della crisi in medicina» e ci sprona a «far ardere speranza e coraggio nel cuore dei compagni di fede e di tutti i nostri amici con cui abbiamo un legame, pregando per ciascuno di loro, prendendocene cura e incoraggiandoli. Per fare ciò, prima di tutto dobbiamo vincere su noi stessi» (NR, 682, 13).
Uniti al desiderio del nostro maestro di non lasciare nessuno indietro, abbiamo pensato di stimolare la maggiore partecipazione possibile di membri, simpatizzanti e ospiti agli zadankai online in occasione del 18 novembre.
Dopo un confronto con i responsabili nazionali, abbiamo deciso di contattare i membri e i simpatizzanti “resistenti” ai collegamenti online, per poi riportare il numero dei contatti avvenuti personalmente in una sorta di statistica a uso interno.
I tempi erano davvero molto stretti ma avevamo la convinzione che questa iniziativa avrebbe rivitalizzato tanti responsabili – soprattutto quelli di gruppo e di settore – e influenzato positivamente la vita di tante persone ai margini delle attività e del flusso Soka. Abbiamo quindi predisposto una comunicazione per i territori nella quale si davano precise indicazioni su come procedere in questo esperimento.
In sintesi, abbiamo chiesto di aggiungere due colonne all’attuale statistica, una come “altri praticanti membri” e l’altra come “altri praticanti simpatizzanti”.
Il risultato è stato che in tutta la regione, solo in quella settimana, sono stati contattati e incoraggiati 413 membri e 74 simpatizzanti non presenti allo zadankai: mediamente oltre 40 persone per hombu. Questa iniziativa ha alimentato anche il numero delle presenze stesse agli zadankai e rimotivato diversi responsabili di settore e di gruppo che l’hanno accolta con entusiasmo. Per inciso, 5 capitoli su 37 non hanno inserito questa nuova statistica, per cui si presume che i contatti siano stati di più. Anche i responsabili di territorio hanno apprezzato e sostenuto l’iniziativa e, di recente, abbiamo concordato con loro di proseguirla, per renderla più omogenea ed estenderla soprattutto in quei luoghi dove ha avuto meno successo.
Confidiamo nell’impegno di ogni responsabile di ogni livello.
C’è ancora tanto da fare per poter affermare con certezza che nessuno sta rimanendo indietro, e questo è proprio il nostro scopo!
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6 giugno: 40° anniversario di Kosen-rufu in europa
di Hideaki Takahashi
Presidente della Soka Gakkai europea
Desidero anzitutto esprimere la più profonda gratitudine e il più sincero apprezzamento per tutti gli enormi sforzi che avete compiuto in questo 2020. Nonostante sia stato un anno così difficile a causa della pandemia, avete continuato a sforzarvi per proteggere e incoraggiare tutti i compagni di fede!
Ora, per lanciarci in una nuova partenza verso il prossimo anno, vorrei sottolineare che nel 2021 celebreremo una data per noi molto importante: il 40° anniversario del Giorno d’Europa, il 6 giugno. In questo periodo ho letto e riletto il capitolo 4 del volume 30 de La nuova rivoluzione umana, “Suonate la campana che annuncia l’alba”, dove Sensei racconta del suo viaggio in Europa e in Italia nel 1981. In particolare nella puntata 26 parla della sua visita in Italia, quando arrivò all’aeroporto internazionale di Pisa (NR, 638, 31).
Per una serie di circostanze il programma iniziale del viaggio era diverso, ma Sensei decise di partire per l’Italia da Vienna e non fu facile trovare un volo per l’indomani. All’epoca lavoravo nella segreteria di Sensei e ricordo quel giorno come una vera e propria lotta: recitammo molto Daimoku e alla fine riuscimmo a trovare un volo charter per Pisa per tutta la delegazione.
Il maestro Ikeda descrive così il suo arrivo in Italia: «Il 28 maggio, sotto un cielo azzurro e un sole abbagliante, la delegazione di Shin’ichi Yamamoto, partita da Vienna, giunse alle tre del pomeriggio all’aeroporto internazionale di Pisa. Una moltitudine di giovani italiani, con gli occhi brillanti e radiosi come il sole lo accolsero con un caloroso “benvenuto!”. Vent’anni prima, nell’ottobre del 1961, quando Shin’ichi aveva visitato l’Italia per la prima volta, ad attenderlo all’aeroporto di Roma c’era solo una coppia di membri giapponesi che si trovavano in Italia per lavoro. Adesso, dopo vent’anni, nel vedere così tanti giovani riunitisi pieni di entusiasmo, Shin’ichi percepì chiaramente che era giunta una nuova epoca di kosen-rufu nel mondo e sentì il suo cuore riempirsi di una profonda commozione» (Ibidem).
Questo suo viaggio in Italia e in Europa nell’81 non era una semplice visita, ma l’inizio dell’enorme lotta di Sensei per realizzare kosen-rufu mondiale.
Dobbiamo ricordare, infatti, che il maestro Ikeda aveva dato le dimissioni dalla carica di presidente della Soka Gakkai due anni prima, nel 1979, e quindi quella visita in Europa e in Italia fu la prima dopo le sue dimissioni da terzo presidente.
Nella parte finale della puntata 29, Sensei descrive ciò che provava in quel momento: «La presenza di così tanti giovani a Firenze rafforzò la convinzione di Shin’ichi riguardo al significato di “emergere dalla terra”, facendogli provare un’immensa speranza in vista del conseguimento di kosen-rufu» (Ibidem).
È meraviglioso! Sensei afferma che la presenza di così tanti giovani in Italia gli ispirò un’immensa speranza riguardo alla realizzazione di kosen-rufu mondiale!
In seguito, nella puntata 40 dello stesso capitolo, Sensei racconta come fu istituito il giorno d’Europa: «Il pomeriggio del 6 giugno, alla presenza di Shin’ichi Yamamoto e in un clima festoso, presso il Training center europeo si tenne il corso estivo che celebrava il ventesimo anniversario di kosen-rufu in Europa. Si erano riuniti un centinaio di membri francesi insieme ai compagni provenienti da diciotto paesi. Shin’ichi guidò una solenne cerimonia di Gongyo e pregò per la felicità di tutti i partecipanti e per il progresso di kosen-rufu in Europa. Prese poi il microfono e lanciò la seguente proposta: “Questo 6 giugno, oltre a essere il giorno in cui si tiene questo Corso estivo che ci permetterà di compiere un grande slancio verso il ventunesimo secolo, è il giorno della nascita del fondatore e primo presidente della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi. Propongo che questa data così significativa divenga il “Giorno d’Europa”, e che ogni anno rappresenti un’occasione importante in cui prometterci a vicenda di avanzare ulteriormente. Che ne pensate?”. Tutti i partecipanti risposero alzando le mani in segno di approvazione, e così fu deciso che il 6 giugno sarebbe stato ufficialmente il giorno d’Europa».
Quest’anno cadrà il 40° anniversario del giorno d’Europa.
Vorrei quindi esortare ciascuno di voi a prendere l’iniziativa puntando al 6 giugno, lanciandoci fin da oggi verso un grandioso progresso per aprire la strada della vittoria insieme al nostro maestro!
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Nuove nomine annunciate alla consulta del 13 dicembre
Nazionale
- Vice nazionale donne Rosa La Piana
- Vice nazionale giovani donne Marta Modena
Piemonte Ovest
- Regione uomini Ezio Andreotti
- Regione donne Elena Moretta
- Regione giovani donne Gessica Giannese
- Vice regione uomini Stefano Boffetta
- Vice regione donne Laura De Benedetti
Piemonte Sud
- Regione donne Barbara Ombrella
- Regione giovani uomini Alessandro Ghirardo
- Regione giovani donne Giada Saggio
- Vice regione uomini Claudio Sabella
Lombardia Nord
- Sostenitrice donne Ivana Pedretti
Lombardia Sud
- Vice regione giovani donne Valeria Mediani
Emilia Romagna Centro
- Regione giovani donne Cristina Ropa
- Vice regione giovani donne Silvia Bruni
Emilia Romagna Ovest
- Regione giovani donne Clara Restori
- Vice regione giovani donne Annalisa Celentanto
Emilia Romagna Est
- Vice regione donne Daniela Verduci
- Vice regione donne Sabrina Sanchini
Toscana Nord
- Vice regione uomini Massimo Console
Toscana Sud
- Vice regione uomini Tiziano Francini
Umbria
- Regione donne Cinzia Cattani
- Sostenitrice donne Rosella Del Rio Benedetti
Lazio 2
- Vice regione donne Simona Spagnoli
Lazio 3
- Vice regione giovani uomini Andrea Plati
Abruzzo
- Vice regione donne Annaluisa De Camillis
Campania e Basilicata
- Regione uomini Franco Gregorio
- Vice regione giovani uomini Andrea Bacchetta
Puglia
- Vice regione giovani uomini Michele Caldarisi
Sicilia
- Vice regione uomini Antonio Insinga
- Regione donne Annalisa Adorno
- Sostenitrice donne Mattia Venuti
- Regione giovani uomini Flaminio Galluzzo
Sardegna
- Vice regione giovani uomini Francesco Casu
- Vice regione giovani uomini Giovanni Rivieccio