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Mirando al centesimo anniversario della fondazione - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 10:18

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Mirando al centesimo anniversario della fondazione

Pubblichiamo un saggio inedito scritto dal maestro Ikeda nel novembre 2010, che ripercorre decennio dopo decennio le tappe fondamentali dello sviluppo di kosen-rufu. Lo presentiamo in occasione di questo 18 novembre che segna il novantesimo anniversario della nostra fondazione

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Pubblichiamo un saggio inedito scritto dal maestro Ikeda nel novembre 2010, che ripercorre decennio dopo decennio le tappe fondamentali dello sviluppo di kosen-rufu. Lo presentiamo in occasione di questo 18 novembre che segna il novantesimo anniversario della nostra fondazione

Tanti “Urrà!”
riecheggiano
per celebrare il giorno della fondazione,
mentre percorriamo la strada della felicità
attraverso le tre esistenze.

Il 18 novembre segna l’anniversario della nostra fondazione e quest’anno sarà l’ottantesimo compleanno della Soka Gakkai [nel 2010, n.d.r.].
In questo fausto giorno, prima dell’alba, alcuni membri che hanno potuto ammirare la pioggia di meteore Leonidi hanno affermato che sembrava la celebrazione su scala cosmica del nostro anniversario. Ciò avveniva alla stessa ora in cui i nostri nobili membri che si dedicano a consegnare il Seikyo Shimbun sono soliti uscire, al freddo, per il loro giro mattutino.
L’universo, vasto ed eterno, è colmo di infinite stelle. La luce scintillante delle stelle nel cielo notturno infonde coraggio e speranza agli abitanti di ogni paese.
Per fugare l’oscurità dei nostri tempi, una moltitudine di persone capaci animate da un incrollabile impegno stanno emergendo dalla galassia della creazione di valore della Soka Gakkai, come una miriade di stelle che brillano luminose nell’oscurità dello spazio.
Ne L’apertura degli occhi Nichiren Daishonin scrive: «Questo è il mio voto, e io non lo infrangerò mai!» (RSND, 1, 254). Non c’è vita più felice di quella dedicata ad adempiere un voto, una promessa. Coloro che perseverano negli sforzi per realizzare il proprio voto, senza farsi sconfiggere dalle peggiori difficoltà, sono veri campioni, veri vincitori.
Noi membri della Soka Gakkai che percorriamo il cammino di maestro e discepolo, stiamo cercando di realizzare un voto grande e nobile, un impegno solenne che non perdiamo mai di vista, giorno e notte: il voto di lavorare per kosen-rufu, la missione che ci è stata affidata da Nichiren Daishonin. Promettendo di propagare la Legge nell’epoca dell’Ultimo giorno, abbiamo volontariamente scelto di nascere come Bodhisattva della Terra.
Il mio maestro Josei Toda definiva questo voto in questi termini: sradicare l’infelicità dalla faccia della Terra. Finché su questo pianeta esisteranno miseria e disperazione, la Soka Gakkai continuerà la sua battaglia.
Con quanta sincerità i nostri membri hanno recitato Daimoku, hanno agito e si sono sfidati! Con quanta tenacia hanno usato la loro voce per diffondere la verità e far progredire il movimento di kosen-rufu!
In totale accordo con le predizioni che troviamo nel Sutra del Loto e negli scritti del Daishonin riguardo alle persecuzioni, siamo stati oggetto di calunnie e insulti, di attacchi diffamatori mossi da odio e gelosia, di feroci repressioni da parte di autorità le cui azioni incarnavano l’opera delle funzioni demoniache.
Tuttavia abbiamo sempre trionfato e mentre lottavamo contro il nostro karma, abbiamo continuato a sostenere e incoraggiare tantissime altre persone, assicurando loro che sarebbero sicuramente diventate felici. Animati dal desiderio della felicità nostra e degli altri, abbiamo pregato per la pace mondiale tenendo alto il vessillo della vittoria della gente.
Il vigoroso suono delle voci che recitano Nam-myoho-renge-kyo avvolge il pianeta e di certo riecheggia fino alle estreme propaggini dell’universo. Nichiren Daishonin e il suo successore, Nikko Shonin, potrebbero certamente testimoniare questa solenne verità.
Mentre celebriamo l’anniversario della nostra fondazione, voglio dichiarare che abbiamo vinto. I maestri e i discepoli Soka hanno vinto. Ognuno di noi ha vinto. Tutti noi, ognuno a suo modo, abbiamo celebrato vittoriosamente l’ottantesimo anniversario, il compleanno della Soka Gakkai, un evento in cui brillano la vittoria e la gloria delle persone comuni.

L’anniversario della nostra fondazione
è anche il giorno del martirio
del nostro primo presidente;
un mistico destino decretato
dalla saggezza del Budda.

Il 18 novembre 1930 il fondatore della Soka Gakkai, Tsunesaburo Makiguchi, e il suo discepolo Josei Toda pubblicarono il primo volume di Soka Kyoigaku Taikei (Il sistema pedagogico per la creazione di valore, parzialmente tradotto in italiano con il titolo L’educazione creativa), un’opera fondamentale per la rivoluzione educativa. Il nome Soka Kyoku Gakkai (lett. Società educativa per la creazione di valore, antesignana della Soka Gakkai) fu stampato per la prima volta nelle note sull’editore alla fine del libro.
Il movimento Soka, nato in un’epoca travagliata, ebbe inizio proprio dalla pubblicazione di quel volume, realizzata grazie all’unità di intenti tra maestro e discepolo.
Makiguchi morì in carcere per le sue idee proprio lo stesso giorno del mese, il 18 novembre, nel 1944. Quando Toda, che era stato incarcerato con lui, apprese la notizia [due mesi dopo, nel gennaio del 1945] provò un dolore e una rabbia tali da risvegliare in lui la profonda decisione di riabilitare a ogni costo il nome del suo maestro. Nello stesso periodo in cui moriva Makiguchi, Toda visse un’intensa realizzazione spirituale nella sua cella in prigione, durante la quale percepì di essere un Bodhisattva della Terra, si risvegliò all’essenza fondamentale del Sutra del Loto e fece il voto di realizzare kosen-rufu.
Il Buddismo insegna la non dualità di vita e morte. In tal senso, sono certo che Makiguchi fosse insieme a Toda quando egli sperimentò il suo grande risveglio in prigione e, dopo aver affidato al suo discepolo la missione di kosen-rufu dal tempo senza inizio, è partito per la pura terra del Picco dell’Aquila.
Toda disse: «Sono nato per stare al fianco di Makiguchi, come un’ombra segue il corpo, nella vita e nella morte». Toda aveva deciso di assumersi personalmente ogni carico di lavoro e responsabilità, e di dedicare le sue vittorie al suo maestro Makiguchi. Anch’io da giovane mi sono dedicato completamente al mio ­maestro Toda. Mi sono battuto come un leone per realizzare il sogno del mio maestro. Sentivo che se anche avessi dovuto sacrificare la mia vita per questo, non avrei avuto il minimo rimpianto.
L’esistenza di discepoli determinati a realizzare la visione del maestro è cruciale per la vittoria eterna della Soka Gakkai. In ogni epoca occorrono discepoli autentici che si alzino e diano costanti prove di successo del nostro movimento. Anche una sola persona è sufficiente.
Il giornalista americano Clark Strand scrive che la profonda gratitudine che si prova per il maestro diventa a sua volta una forte motivazione per guidare gli altri; è così che l’insegnamento viene trasmesso.
Io affido completamente il futuro a voi, miei successori. Voglio che vinciate, per il Buddismo, per la Soka Gakkai, per i membri, per i vostri genitori e per voi stessi.
Vera vittoria significa continuare a vincere.
Tenendo alto il vessillo del Buddismo di Nichiren Daishonin, l’insegnamento supremo della creazione di valore e della rivoluzione umana, trionfiamo e prosperiamo per sempre.
La Soka Gakkai abbraccia la Legge mistica che è la fonte di una perpetua giovinezza e di una vibrante, eterna forza vitale; per questo trabocca di vigore giovanile e continua a svilupparsi. La vitalità della nostra organizzazione dipende dalla sua giovinezza.
Attualmente in Giappone i giovani Soka stanno compiendo sforzi senza precedenti per dialogare con le persone e condividere con loro gli insegnamenti del Daishonin. Sto parlando dei nostri giovani uomini, vivaci campioni di verità, delle nostre giovani donne, piene di saggezza e fortuna, e dei nostri studenti che uniscono coraggio e intelletto.
Ho servito il mio maestro da quando avevo diciannove anni fino ai trenta. In quel decennio egli mi ha insegnato l’essenza della non dualità di maestro e discepolo e la fede per realizzare la vittoria assoluta. Il mio maestro aveva piena fiducia in me.
I giovani sono la speranza. La Soka Gakkai ha trionfato grazie ai giovani, dando loro la possibilità di esprimere appieno il proprio potenziale illimitato.
Vincere da giovani è importante per vincere tutta la vita e spero che viviate la giovinezza conseguendo risultati dei quali sarete fieri per il resto della vostra esistenza.
Ora vorrei ripercorrere brevemente gli ottant’anni di storia della Soka Gakkai sotto la guida dei primi tre presidenti, analizzando un decennio alla volta.

1930-1940: il primo decennio
Nel periodo fra le due guerre mondiali, un tempo in cui il nazionalismo seminava divisione nel mondo e i regimi totalitari riducevano le persone a masse senza volto, Makiguchi e Toda presero coraggiosamente posizione per affermare che la felicità dei bambini e di ogni singolo individuo sono la massima priorità. Con questo intento iniziarono a diffondere gli insegnamenti del Buddismo di Nichiren Daishonin e a intraprendere dialoghi per adottare l’insegnamento corretto per la pace nel paese.

1940-1950: il secondo decennio
Mentre il Giappone si imbarcava in una guerra disastrosa, Makiguchi e Toda resistettero coraggiosamente al militarismo che dilagava nel paese. Il nostro presidente fondatore morì in carcere per difendere la libertà di religione e Josei Toda, determinato a provare la grandezza del suo maestro, del quale aveva ereditato gli ideali, si alzò da solo fra le macerie del Giappone sconfitto per far rivivere gli insegnamenti di Nichiren Daishonin nei tempi moderni. Diede così il via a un movimento senza precedenti per illuminare tutte le persone e renderle consapevoli del loro potenziale. All’età di diciannove anni incontrai il mio maestro, che mi allenò rigorosamente.

1950-1960: il terzo decennio
Sotto la guida di Toda che era stato nominato secondo presidente della Soka Gakkai, mi misi alla guida delle iniziative dei giovani che portarono a significativi passi avanti per il nostro movimento. La Gakkai realizzò lo scopo di 750.000 famiglie di praticanti e, anche se l’opinione pubblica ci derideva come “un’accozzaglia di poveri e malati” e le autorità non smettevano di perseguitarci mosse da un generalizzato disprezzo per la gente comune, gettammo le fondamenta dell’invincibile roccaforte Soka, come si addiceva alla sua posizione di “regina del mondo religioso”, secondo la definizione coniata da Toda. Nella Soka Gakkai gli sforzi congiunti di maestro e discepolo sono l’essenza della “fede per la vittoria assoluta”. Toda affermò anche l’importanza dell’idea di cittadinanza globale e pronunciò la sua dichiarazione per l’abolizione delle armi nucleari, indirizzando così la Soka Gakkai verso la più ampia missione di costruire la pace nel mondo.

1960-1970: il quarto decennio
Dopo la nomina a terzo presidente della Soka Gakkai, all’età di trentadue anni, realizzai diversi sogni e progetti del mio maestro per il bene del futuro. In Giappone i membri crebbero fino a 7,5 milioni di famiglie.
Viaggiai ampiamente per il mondo per realizzare la missione di kosen-rufu e la pace mondiale che Toda mi aveva affidato, piantando i semi della Legge mistica nella vita di innumerevoli persone. Fondai anche le Scuole medie e superiori Soka, l’Associazione concertistica Min-on, il partito Komei (adesso Nuovo Komeito) e altre istituzioni.
A beneficio della pace e della stabilità in Asia e nel mondo intero, feci un appello per la normalizzazione delle relazioni diplomatiche fra Giappone e Cina.

1970-1980: il quinto decennio
Intrapresi numerosi dialoghi con importanti pensatori mondiali, come l’eminente storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975). Senza farmi intimorire dalle barriere create dalla Guerra Fredda, visitai la Cina e l’Unione Sovietica promuovendo il dialogo fra le diverse civiltà e culture. Continuai a impegnarmi per migliorare ed espandere il sistema scolastico Soka e fondai anche l’Università Soka a Hachioji, Tokyo. Mi lanciai con tutto il cuore per sviluppare un movimento per la pace, la cultura e l’educazione basato sul Buddismo. Per questo fondai la Soka Gakkai Internazionale (SGI), con l’obiettivo di estendere il nostro movimento di persone comuni in tutto il mondo.

1980-1990: il sesto decennio
Con l’ardente spirito di maestro e discepolo, che è il cuore della Soka Gakkai, intrapresi la “controffensiva” per affermare la verità e l’integrità del nostro movimento. Sventai gli intrighi malvagi volti a minare il nostro rapido progresso in unità, e cercai di trasmettere ai membri lo spirito fondamentale della Soka Gakkai di prendere personalmente l’iniziativa per incoraggiare con calore ogni persona. Quando giunse il mio sessantesimo compleanno avevo realizzato il mio obiettivo personale di stabilire basi solide per kosen-rufu in Giappone.

1990-2000: il settimo decennio
La Soka Gakkai ha ribadito in modo inequivocabile che la religione deve esistere per il bene degli esseri umani, e non viceversa.
Determinata a rimanere per sempre un’organizzazione dedita alla felicità delle persone, la Soka Gakkai ha fatto un grande balzo in avanti nel rendere il Buddismo del Daishonin una religione aperta e universale.
Nell’epoca successiva alla Guerra Fredda ho viaggiato in tutto il globo tenendo alto lo spirito del rispetto per la dignità umana e la sacralità della vita, che sono l’essenza del Buddismo di Nichiren Daishonin. Nei dialoghi con vari leder internazionali, come il presidente sovietico Michail Gorbaciov, il presidente sudafricano Nelson Mandela e il presidente tedesco Richard von Weizsäcker, ho dimostrato come l’umanesimo buddista e le idee dei maggiori pensatori mondiali convergano a un livello profondo.

2000-2010: l’ottavo decennio
Il nostro movimento per la pace e l’umanità ha raggiunto una scala globale ed è presente in 192 paesi e territori. L’umanesimo del Buddismo di Nichiren Daishonin è ora una filosofia universalmente accessibile, e un flusso costante di individui capaci che lavorano per la pace e si impegnano per diffondere ampiamente la Legge mistica è apparso in tutto il globo, proprio come i Bodhisattva che emersero dalla terra nel Sutra del Loto. Molte personalità di rilievo di tutto il mondo hanno iniziato a guardare al nostro movimento con grande ammirazione e aspettativa. Le fondamenta di kosen-rufu mondiale per un secolo di autentico umanesimo sono state gettate.

Verso il 2030
Adesso posso riferire con sicurezza al mio maestro che la rete dei successori Soka ha conseguito una brillante vittoria. Non c’è felicità più grande per un discepolo che poter riportare una vittoria al proprio maestro.
Quando la Soka Gakkai celebrerà il suo centenario, nel 2030, gli attuali membri del Gruppo giovani saranno diventati dei forti pilastri, non solo della nostra organizzazione ma anche delle loro rispettive comunità, e dei pilastri di speranza per il mondo. Un secolo di pace verrà costruito da campioni del dialogo. Un secolo di umanità brillerà grazie a individui compassionevoli e creativi. Un secolo di vita sarà inaugurato da persone sagge che rispettano il valore della vita.
Miei giovani discepoli, il mondo è il vostro palcoscenico! Diventate leader del nostro movimento e della società. Mostrate a tutti il vostro potenziale, liberamente e senza restrizioni! E lavorate per unire le persone, per avvicinare sempre di più gli esseri umani tra loro!
Il 18 novembre di quest’anno (2010, n.d.r.), il Seikyo Shimbun ha pubblicato una descrizione della nuova sede centrale della Soka Gakkai in fase di costruzione. Molti membri hanno scritto al giornale esprimendo gioia e rinnovata determinazione nella fede. Questi progetti edilizi sono tutti a beneficio dei membri e del futuro di kosen-rufu. Desidero costruire basi solide in ogni campo, in modo che i membri possano praticare con fierezza sentendosi al sicuro.
La sede della Soka Gakkai è una roccaforte dalla quale guidiamo le iniziative per kosen-rufu mentre respingiamo i tre potenti nemici e le altre forze negative. Perciò Toda insisteva che l’edificio della sede centrale doveva essere funzionale, robusto e semplice. Alcune persone hanno detto che il nuovo progetto ricorda il quartier generale delle forze alleate del dopoguerra in Giappone. Ciò mi ha riportato alla mente un indelebile ricordo del mio maestro Toda. Circa sessant’anni fa stavo camminando con lui lungo il fossato del palazzo imperiale, dove si trovava l’edifico del quartier generale alleato, e improvvisamente iniziò a piovere. Non avevamo ombrelli e non riuscimmo a fermare un taxi. Era il periodo in cui le aziende di Toda versavano nelle peggiori condizioni. Cominciammo ad affrettare il passo, consapevoli che ci saremmo inevitabilmente inzuppati fino all’osso, quando Toda indicò la sede della Compagnia di assicurazione Dai-ichi che ospitava il quartier generale alleato.
«Ecco dove sta MacArthur», disse Toda. A quel tempo la Soka Gakkai non possedeva automobili e tantomeno grandiosi edifici, ma io dichiarai: «Voglio lavorare sodo e riuscire a comprare una macchina per poterla accompagnare ovunque. In più, costruirò dei magnifici palazzi per kosen-rufu. Può contare su di me». Oggi in Giappone stanno sorgendo tanti nuovi Centri culturali della Soka Gakkai. Toda deve essere felice di vedere che ho mantenuto la mia promessa.
Il grande architetto americano Frank Lloyd Wright (1867-1959) disse che “una grande opera architettonica è la miglior prova della grandezza umana”. Gli edifici della Soka Gakkai sono auree cittadelle di maestro e discepolo, simboli della nostra incrollabile unità. Quindici anni fa, al tempo del grande terremoto di Hanshin del 1995, i nostri Centri culturali nella zona del Kansai si trasformarono immediatamente in centri di accoglienza e soccorso per la comunità. Sarò sempre grato a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di quei centri tenendo a mente il mio desiderio che la sicurezza avesse la massima priorità, e che hanno costruito strutture così forti e sicure.
Il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882) scrisse: «Continuate a costruire e fate dei castelli alti e belli».
Ogni giorno mia moglie e io preghiamo affinché tutti voi costruiate magnifici castelli di vittoria nelle vostre famiglie, nel lavoro, nella società e nella vostra vita personale.
L’autore francese Romain Rolland scrisse nella commedia Les Leonides: «Venite, partiamo per un grandioso viaggio!».
Il nostro anniversario della fondazione non è un punto d’arrivo ma un punto di partenza per un nuovo viaggio verso il trionfo della gente comune.
Amici miei, miei compagni nella lotta per kosen-rufu, proseguendo sul cammino eterno di maestro e discepolo cominciamo oggi il glorioso viaggio della rivoluzione umana. Partiamo con impegno rinnovato per kosen-rufu mirando alla vetta scintillante del centesimo anniversario della nostra Soka Gakkai sempre giovane!

Ora è il tempo di alzarsi,
ora è il tempo di partire
e realizzare insieme,
con decisione,
una vita di vittoria.

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Dal 2010 al 2020
a cura della redazione

Il maestro Ikeda ha scritto questo saggio dieci anni fa, per celebrare l’ottantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai.
Nel decennio successivo il movimento di kosen-rufu ha continuato a svilupparsi a livello mondiale. Di seguito alcune tappe fondamentali di questi dieci anni.

Nel 2013 è stato completato il Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu), il «grande castello di maestro e discepolo» dove da tutto il mondo ci riuniamo per confermare il nostro voto di realizzare kosen-rufu insieme al maestro.

Un’altra pietra miliare di questo decennio è stata la pubblicazione sul Seikyo Shimbun dell’ultima puntata de La nuova rivoluzione umana (8 settembre 2018), il romanzo in trenta volumi che racconta il cammino della realizzazione del voto di kosen-rufu e la costruzione della pace nel mondo.
Nell’Epilogo il maestro Ikeda scrive: «Ho voluto incidere per l’eternità il voto del discepolo che ha ereditato dai primi due presidenti lo spirito e l’ideale di cambiare il corso della storia, da un’epoca di guerra a un’epoca di pace» (NR, 644, 31).

A novembre del 2019 è stato inaugurato il Centro mondiale Seikyo, che rappresenta l’impegno dei maestri e discepoli Soka nella lotta per la pace attraverso la parola scritta.

Ogni giorno il maestro Ikeda continua a incoraggiarci con messaggi e scritti.
E noi, attraverso la nostra personale vittoria 11e aiutando gli altri a realizzare le loro vite possiamo ripagare il nostro debito di gratitudine per i suoi instancabili sforzi nel diffondere l’insegnamento buddista in ogni parte del mondo.

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