Tra i momenti più stimolanti del corso lo spazio dedicato alle domande dei partecipanti. Ne riportiamo due particolarmente significative
La pace nel mondo è davvero possibile?
Più che chiedersi “la pace nel mondo è davvero possibile?”, credo che sia fondamentale che ognuno di noi abbia una determinazione così forte da dire “realizzerò a ogni costo la pace nel mondo”. Invece di domandarsi “riusciremo mai a realizzare kosen-rufu?”, è necessario alzarsi da soli con la forte determinazione: “realizzerò senza alcun dubbio kosen-rufu!”. Bisogna pregare e agire. Nulla è più forte della preghiera.
Il presidente Ikeda, nel messaggio che ci ha inviato per il corso europeo di studio, cita questo brano del Gosho: «Sto pregando con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso, affinché, nonostante questa sia un’epoca di disordini, il Sutra del Loto e le dieci fanciulle demoni proteggano ciascuno di voi» (RSND, 1, 395). È lo stesso brano che sensei leggeva insieme ai compagni di fede del Kansai nel dare avvio a quella storica campagna in cui realizzò l’impossibile.
Il Buddismo di Nichiren è basato sul principio di ichinen sanzen (tremila regni in un singolo istante di vita), quindi la nostra preghiera non solo cambia la nostra vita, ma trasforma anche l’ambiente che ci circonda. Possiede la forza di trasformare anche il cuore degli altri e la società intera. Ovviamente anche l’azione concreta è fondamentale. Preghiera e azione sono entrambe importanti, ma alla base di tutto deve esserci la preghiera.
Durante la sua prima visita in Europa, nell’ottobre del 1961, il presidente Ikeda recitò Daimoku di fronte al muro di Berlino dicendo: «Sono sicuro che fra trent’anni questo muro non ci sarà più» (NRU, 4, 265). A quell’epoca il muro di Berlino era appena stato eretto e nessuno immaginava che potesse un giorno crollare. Ma sensei cominciò ad agire a partire da una forte preghiera: «Mi batterò per vedere la fine di questo muro. Mi batterò per la pace» (NRU, 4, 265). E ventotto anni dopo, il muro di Berlino è effettivamente crollato.
Oggi la rete della SGI è diffusa in 192 paesi e territori, compresi quelli che allora facevano parte dell’Europa dell’Est. A quel tempo era inimmaginabile che potesse dissolversi il blocco comunista, eppure è accaduto, e oggi in quei paesi stanno emergendo sempre più Bodhisattva della Terra. La forza della preghiera è incredibile. Anche se è invisibile agli occhi, una preghiera indirizzata a kosen-rufu si realizza senza alcun dubbio. La cosa fondamentale è continuare a nutrire questa convinzione, continuare a pregare e ad agire.
Facendo coincidere le nostre preghiere con quelle di sensei, mettendo sempre alla base il Gosho, riusciremo a rendere più profonda la nostra convinzione e più stabile e forte la nostra unità. Questa è la cosa più importante.
In Medioriente si susseguono violenti scontri, e tuttavia quest’epoca può cambiare, deve cambiare assolutamente. Sono passati solo ottantasei anni dalla nascita della Soka Gakkai, e solo quarantuno dalla fondazione della SGI: osservando le cose da una prospettiva a lungo termine, il movimento di kosen-rufu è appena nato. Desidero che tutti noi, unendo il nostro cuore a quello di sensei, preghiamo per la pace con una forte convinzione, continuando sempre ad agire in questa direzione.
Qual è il significato della nuova era di kosen-rufu mondiale?
La nuova era di kosen-rufu nel mondo si è aperta, di fatto, con l’inaugurazione del Kosen-rufu Daiseido (Palazzo del grande voto di kosen-rufu) a Tokyo nel novembre 2013.
Nel messaggio inviato in quell’occasione sensei scrive: «Questo Palazzo del grande voto è il luogo dove i cittadini di tutto il pianeta che credono nella Legge mistica si riuniranno insieme nella ricchezza della loro diversità per recitare “Nam-myoho-renge-kyo con lo spirito di diversi corpi, stessa mente, senza alcuna distinzione fra loro, uniti come i pesci e l’acqua”, proprio come scrive il Daishonin (RNSD, 1, 190). […] Propongo perciò che a partire da oggi […] avanziamo con gioia e fresco dinamismo, diffondendo speranza e giustizia, verso una nuova era di kosen-rufu mondiale» (NR, 526, 9).
Da quel giorno in questo palazzo si riuniscono i membri di tutto il mondo per riconfermare il voto condiviso di maestro e discepolo, il voto di kosen-rufu, realizzando una nuova partenza.
Alla base dello sviluppo della Gakkai vi sono il Gohonzon, lo spirito di maestro e discepolo dei primi tre presidenti e il voto di kosen-rufu.
Tra il 2014 e il 2015, con la revisione di Regole e regolamenti della Soka Gakkai e l’introduzione delle nuove preghiere di Gongyo, e più recentemente con la pubblicazione di un nuovo libro sui princìpi fondamentali (pubblicati sul Nuovo Rinascimento a partire dal n. 578), è stata chiarita la dottrina della Soka Gakkai come religione mondiale.
Fino a oggi sensei ha guidato il nostro movimento aprendo la strada in tutto il mondo, ma adesso in ogni occasione sottolinea che è giunta «l’era in cui i discepoli si devono alzare e prendere l’iniziativa», «l’era in cui i discepoli devono assumersi la totale responsabilità di kosen-rufu, in unità, mettendo al centro il presidente Harada».
In un recente messaggio il presidente Ikeda afferma: «Questo è il momento di consolidare l’eternità della Soka Gakkai. Questa sarà la mia lotta conclusiva». Il significato della nuova era di kosen-rufu nel mondo è costruire le fondamenta affinché la Gakkai possa svilupparsi in eterno, affinché la SGI possa continuare a crescere nei prossimi cinquanta, cento, mille anni, e kosen-rufu avanzare sempre.
È raro poter incontrare sensei, ma nella relazione maestro-discepolo il punto è: in questa circostanza, come posso far mio il suo cuore per portare avanti il movimento di kosen-rufu? Come metto in pratica le sue guide? Come posso superare i miei problemi? Se vinco adesso, posso aprire la strada verso la vittoria eterna. Questo è ciò che ci insegna il presidente Ikeda. In quest’epoca decisiva, fino a dove riusciamo a far avanzare kosen-rufu? Quanto riusciamo ad approfondire la fede e a incidere nei nostri cuori lo spirito della relazione maestro e discepolo?
In particolare voi, membri della Divisione giovani, un giorno voltandovi indietro vi renderete conto di quanto è prezioso questo momento in cui avete l’opportunità di lottare insieme a sensei. Per questa ragione è mio desiderio che vi sfidiate con tutte le vostre forze nell’attività, nella vita quotidiana, nel lavoro, per costruire una storia di vittorie.
Per approfondire:
D. Ikeda, Il mondo del Gosho, esperia 2015, capitolo “Per la pace nel paese”
D. Ikeda, La saggezza del Sutra del Loto, vol. 2, esperia, capitolo “La dottrina dei dieci mondi”
D. Ikeda, La nuova rivoluzione umana, vol. 4, esperia, capitolo “Rissho ankoku”
Il report delle lezioni verrà pubblicato in Buddismo e società n. 179 e 180