Possiamo trasformare qualsiasi cosa

Mia figlia soffre di una forma di ansia patologica che per un anno e mezzo le ha impedito di fare qualsiasi tipo di scuola. Ha potuto recuperare un anno scolastico frequentando un corso speciale all’interno di un ospedale dove è tuttora in cura.
Trovare questa équipe di persone che si prende cura di lei e di noi genitori è stato un grande beneficio della pratica buddista.
A settembre 2019 è rientrata a scuola con grande fatica e prima del lockdown, a fine febbraio, aveva già fatto quarantotto giorni di assenza.
Tramite associazioni di genitori con figli con difficoltà simili e parlando anche con i professori, sono venuta a sapere che sono tanti i ragazzi che non riescono ad andare a scuola a causa dell’ansia. Così all’inizio di quest’anno ho determinato fortemente che bisognava trovare un modo per permettere a tutti di frequentare la scuola anche nell’impossibilità di essere fisicamente presenti.
Un altro mio obiettivo era avere mio marito più presente a casa. Il suo lavoro lo porta a fare conferenze per medici negli ospedali di tutto il mondo, tenendolo via da casa per duecento giorni all’anno.
Daisaku Ikeda scrive: «Per quanto difficile sia la situazione, coloro che recitano la Legge mistica e vivono fino in fondo con la Soka Gakkai, che è direttamente collegata con il Budda, che agisce in accordo all’intento del Budda, saranno sicuramente protetti» (NR, 665, 9).
Ho cercato di seguire fin da subito la campagna “1, 2, 3 Be the Light”, e abbiamo iniziato a recitare Daimoku con il mio gruppo tutti i giorni in contemporanea, e in questi mesi siamo riusciti a mantenere il ritmo delle nostre attività, che vanno avanti ancora adesso.
Lavoro in un reparto di pneumologia pediatrica in ospedale e ho fatto tante telefonate ai genitori dei miei piccoli pazienti per rispondere alle loro domande, dato che erano molto preoccupati per i loro bambini che già prima del Covid-19 avevano problemi respiratori.
Nei giorni in cui non lavoravo, rispettando le distanze di sicurezza, ho avuto modo di stringere relazioni più profonde con i miei vicini. È stata un’ulteriore occasione per mettere in pratica la decisione di non lasciare nessuno solo.
Questo mi ha permesso di condividere il Buddismo con molte persone!
Seguendo le indicazioni della campagna “1, 2, 3, Be the Light” ho potuto continuare la mia pratica personale. E ho avuto dei grandissimi benefici: mio marito non ha viaggiato e abbiamo vissuto questo periodo in grande armonia insieme. Ha iniziato a fare videoconferenze con medici in tutto il mondo, continuando a lavorare più che mai, e in futuro questo potrebbe essere il modo per stare di più a casa.
Mia figlia ha potuto completare il suo anno scolastico e ha avuto una splendida pagella! Sono molto fiera di lei.
Ho saputo dall’associazione dei genitori che anche tanti altri ragazzi hanno frequentato le lezioni online e la scuola ha verificato come si possono aiutare i ragazzi con questa problematica.
Al lavoro probabilmente hanno notato il modo in cui ho gestito i rapporti umani e professionali con le famiglie durante il periodo del Covid-19, perché mi è stato chiesto di continuare a gestire tutto l’ambulatorio di pneumologia e di fare i cambiamenti che ritengo necessari per migliorare la qualità del nostro lavoro.
È una grande opportunità e una grande responsabilità: sento che è frutto della fiducia che ho potuto costruire mettendo in pratica l’insegnamento buddista.
So che in futuro gli ostacoli non mancheranno, ma so anche che con la fede, la pratica e lo studio possiamo trasformare qualsiasi cosa!