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La chiave immutabile per la vittoria - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 12:24

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La chiave immutabile per la vittoria

“Qual è la chiave dell’unità? Potrebbe sembrare una contraddizione – afferma il presidente Ikeda in questo saggio del 2001 – ma la chiave dell’unità sta nel fatto che ogni individuo si alzi da solo. Ogni persona deve pregare con tutto il cuore e diventare forte”

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“Qual è la chiave dell’unità? Potrebbe sembrare una contraddizione – afferma il presidente Ikeda in questo saggio del 2001 – ma la chiave dell’unità sta nel fatto che ogni individuo si alzi da solo. Ogni persona deve pregare con tutto il cuore e diventare forte”

Qual è il nostro obiettivo? È la vittoria!
Sessantuno anni fa, nel maggio del 1940, nel suo discorso di insediamento alla carica di Primo ministro britannico, Winston Churchill fece questa dichiarazione, mentre raccoglieva la sfida di difendere il paese dal nazismo: «Vittoria a ogni costo, vittoria nonostante tutto il terrore, vittoria per quanto lungo e arduo possa essere il cammino». E chiuse il suo discorso esortando la popolazione: «Coraggio, allora, avanziamo insieme, unendo le nostre forze».
Da quel momento ebbe inizio la feroce lotta, durata cinque anni, della Gran Bretagna contro il dittatore Hitler. Il male si unisce e prolifera rapidamente, come fanno le cellule tumorali. Ecco perché le persone buone devono forgiare uno spirito ancora più forte di queste funzioni negative, e lavorare per espandere la solidarietà per la verità e la giustizia. Questa è una regola immutabile per la vittoria, in ogni epoca.
Coraggio, allora, raccogliamo la grande sfida di aprire le porte al nuovo secolo e lottiamo per vincere!
La chiave della vittoria – la prima, quella fondamentale, sempre – è avanzare con una unità indistruttibile, come il diamante.

Qualcuno ha osservato: «I membri del Kansai hanno un forte senso di unità. Ogni volta che viene elogiata una zona del Kansai, tutti i membri del Kansai si rallegrano come se loro stessi fossero stati lodati. Allo stesso modo, quando una zona del Kansai viene criticata, tutti reagiscono come se fossero stati criticati personalmente, e certo non se ne stanno seduti a guardare!». Quando arriva il momento di lottare, i coraggiosi membri del Kansai promettono nel loro cuore: «Non lasceremo indietro nessuno. Vinceremo tutti insieme!». Questo appassionato spirito di unità tra i membri del Kansai si propaga come le increspature sull’acqua oltre il Kansai, fino a Tokyo, a tutto il Giappone e al resto del mondo.
Se ci sono compagni di fede che stanno affrontando delle avversità, i membri del Kansai accorrono al loro fianco per incoraggiarli, non importa quanto difficile sia la situazione. Sono tutt’altro che freddi burocrati: non considerano mai i problemi degli altri come qualcosa che non li riguarda. Questa è la forza del Kansai, questo è l’umanesimo buddista.
Il Buddismo è armonia, è solidarietà, è l’unità di diversi corpi stessa mente. Ognuno di noi è un Budda di supremo valore, un Bodhisattva della Terra con una profonda missione. Ecco perché è così importante mantenere uno spirito di rispetto reciproco e di amichevole sostegno. Con questo spirito, trionferemo sicuramente sia nella nostra vita che per kosen-rufu. Saremo imbattibili! In un ambiente carico di animosità e discordia, tutti soffrono.
È uno stato di miseria e distruttività, è un inferno. L’unità è forza. La solida unità di kosen-rufu è sempre accompagnata da una grande espansione dello stato vitale di ciascun individuo. Questo perché, quando sintonizziamo il nostro cuore sul progresso di kosen-rufu, possiamo rompere il guscio del nostro io egoista. Quando manteniamo lo spirito di avanzare insieme alla Soka Gakkai e ai nostri compagni di fede sul sentiero di maestro e discepolo, dedito alla causa della giustizia, possiamo scalare la vetta della nostra rivoluzione umana.
Non siate concentrati solo su voi stessi!
Siate pronti a recarvi ovunque per il bene di kosen-rufu! Sostenete i vostri amici che lottano valorosamente per sconfiggere grandi ostacoli! Date impulso a quelle zone che stanno affrontando le sfide più difficili!
È da questa rete di cura e attenzione che deriva la solida unità della Soka Gakkai: ecco perché è così forte, ecco perché nulla può sconfiggerla.

Qual è la chiave dell’unità? Potrebbe sembrare una contraddizione, ma la chiave dell’unità sta nel fatto che ogni individuo si alzi da solo. Ogni persona deve pregare con tutto il cuore e diventare forte. Finché pensiamo: “Lo farà qualcun altro”, non potremo mai costruire una vera unità. “Giovani, che uno solo di voi si alzi! Un secondo e poi un terzo seguiranno!”.
In queste parole il secondo presidente della Soka Gakkai, Josei Toda, ha rivelato la formula per kosen-rufu.
Un altro fattore essenziale per l’unità è la dedizione dei responsabili, la loro passione, la loro considerazione per i compagni di fede e la loro saggezza. È anche fondamentale che abbiano obiettivi chiari, ben definiti e recitino Daimoku con tutto il cuore per realizzarli. I leader devono sempre avere una visione chiara di dove stiamo andando, del motivo per cui stiamo lottando e contro cosa stiamo lottando, e aprire la strada di conseguenza, con sicurezza e precisione. Inoltre, non devono perdere di vista le forze antagoniste. Quando tra i responsabili lo spirito di confutare il male svanisce, i tre ostacoli e i quattro demoni iniziano a lavorare per distruggere. I leader non devono mai essere codardi o impauriti nell’affrontare il male. Nichiren Daishonin ammonisce: «Un nemico cerca di farti dimenticare il pericolo per poterti attaccare» (Il generale Tigre di Pietra, RSND, 1, 845).

Nel maggio del 1956 mi trovavo nel Kansai con l’obiettivo di costruire un bastione inattaccabile insieme ai membri di quella regione. Con il motto “Avanti, sempre avanti!”, un’ondata gioiosa di shakubuku si propagò attraverso le città del Kansai. Questa espansione dinamica del nostro movimento risvegliò la natura insidiosa del potere sotto forma di persecuzioni e ostacoli da parte delle autorità, proprio come previsto dal Sutra del Loto e dal Gosho.
La polizia arrestò diversi membri del Kansai completamente innocenti, con false accuse, e iniziò a indagare sulle questioni interne della Soka Gakkai. Giornalisti ostili iniziarono a descrivere il nostro movimento come una “religione violenta” e così segni di esitazione, paura e incertezza cominciarono a far capolino nel cuore dei membri.
Il Daishonin scrive: «In quel momento i tre ostacoli e i quattro demoni invariabilmente appariranno: il saggio si rallegrerà, mentre lo stolto indietreggerà» (I tre ostacoli e i quattro demoni, RSND, 1, 568). Feci appello così ai miei compagni di fede: «Figli del re leone, non temete! Non arretrate di un solo passo! Liberatevi dai lacci della codardia con la spada affilata della fede! Ora è il momento di alzarsi con coraggio e lottare!». In un lampo tutti si unirono per sferrare un vigoroso contrattacco.
Il coraggio è la chiave per creare la forza dell’unità dei leoni. Come insegna il Daishonin: «Quelle persone [che offendono la Legge] sono come sciacalli ululanti, ma i seguaci di Nichiren sono come leoni ruggenti» (Le persecuzioni che colpiscono il santo, RSND, 1, 885).
In quel maggio del 1956, con i membri del Kansai, realizzammo il clamoroso traguardo di convertire 11.111 famiglie in un solo mese: un risultato che brillerà per sempre negli annali di kosen-rufu!

Anche allora, mentre lottavo nel Kansai, non potevo fare a meno di preoccuparmi profondamente per Tokyo. Espressi con sincerità la mia speranza nel mio diario: «[I membri dell’area di Tokyo] non devono dimenticare che solo la fede e l’unità porteranno alla vittoria… Ho preso con determinazione l’iniziativa nel Kansai e spero che anche i membri di Tokyo riescano a ottenere una gloriosa vittoria» (cfr. Diario giovanile, Esperia, 494).
Oggi, con determinazione, prendo l’iniziativa a Tokyo. Mia amatissima Tokyo, mio amato Kansai e miei cari compagni di tutto il Giappone e del mondo: creiamo un trionfo eterno di realizzazioni basate sull’unità! Con l’invincibile forza dell’unità dei re leoni, impegniamoci per vincere e adornare l’inizio del secolo Soka con le nostre vittorie!

(19 maggio 2001)

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