Nulla è più forte delle preghiere che uniscono i cuori dei compagni di fede di tutta l’Italia che stanno stringendo legami di solidarietà e fiducia, oggi più che mai, con l’obiettivo di conseguire la pace e la felicità per tutti
A nome della Soka Gakkai italiana vorrei esprimere le nostre più sincere condoglianze per tutte le vittime della pandemia in corso e la nostra più profonda partecipazione al dolore delle famiglie colpite e di tutti i loro cari.
Inoltre, desidero esprimere ancora una volta la nostra profonda gratitudine agli innumerevoli operatori sanitari e a tutti coloro che si stanno prodigando con generosità, a rischio della propria vita, per salvare le vite degli altri. Abbiamo ricevuto numerose testimonianze di persone ricoverate che hanno affermato di non essersi mai sentite abbandonate e di aver potuto vincere la paura e il senso di isolamento grazie alle vostre calorose cure.
Adesso, in questo periodo di grande difficoltà e incertezza, la priorità assoluta è recitare un Daimoku combattivo per “trasformare il veleno in medicina” e per la protezione e la felicità di tutte le persone. Abbiamo la fortuna immensa di avere Sensei che ci sta insegnando come affrontare questa situazione e che tipo di decisione ognuno deve attivare dentro di sé.
Con una preghiera profonda e sincera, lottiamo insieme al maestro, lottiamo come lotta il maestro!
Manteniamo nel cuore il maestro, sempre, in ogni momento, per avere la forza, la speranza e il coraggio di non arrenderci mai, qualsiasi cosa accada, e per superare le difficoltà e le sofferenze di oggi e quelle che si presenteranno domani.
Ogni giorno, in ogni parte d’Italia risuona costante il ritmo del Daimoku che sta rigenerando non solo la nostra vita, ma anche quella dei nostri familiari, delle persone della comunità e della società intera. Tutto ciò mi fa pensare alla visione di Sensei, quando scrive: «Facciamo del nostro pianeta un luogo dove lo spirito umano, emerso dalle tenebre della sofferenza più cupa, possa brillare come Sirio, la stella più luminosa del firmamento!» (NR, 522, 4).
Ci sarà sempre una luce di speranza capace di sconfiggere anche il dolore più profondo e la disperazione più lacerante, per costruire una società in cui le persone che hanno sofferto di più possano diventare le più felici. Solo lottando contro circostanze avverse si può sviluppare la forza di un leone e costruire un futuro colmo di speranza.
La preghiera è la forza che unisce gli esseri umani. Nulla è più forte delle preghiere che in questo momento uniscono i cuori dei compagni di fede che in tutta Italia stanno stringendo legami di solidarietà e fiducia reciproca, oggi più che mai, con l’obiettivo di conseguire la pace e la felicità per tutti.
Nell’Epilogo a La nuova rivoluzione umana, il presidente Ikeda afferma: «Il fatto di essere consci della propria missione di Bodhisattva della Terra dà alla nostra vita un significato particolare, ispira il nostro risveglio all’essenza della nostra umanità e diviene una sorgente che ci permette di creare valore. Questa consapevolezza ci aiuta anche a trasformare il nostro piccolo io, legato alle preoccupazioni personali, e a indirizzarlo verso gli altri, così da stabilire nella nostra vita un io ben più grande, capace di abbracciare tutta l’umanità.
Quello che sento di dover fare è continuare a lottare seguendo il modello del mio maestro per realizzare la pace nel mondo e la felicità del genere umano. Così avrò realizzato la missione della mia vita.
È questo il sentiero che devo percorrere per ripagare il debito di gratitudine nei confronti del mio maestro. È il cammino della rivoluzione umana che ha indicato a tutti noi» (NR, 644, 29).
Ancora una volta desidero ringraziare di cuore ognuno di voi, che fin dall’inizio di questa pandemia vi state impegnando con tutti voi stessi nel recitare Daimoku e approfondire il Gosho e La nuova rivoluzione umana.
Grazie alla difficoltà che stiamo affrontando, sono certo che la Soka Gakkai italiana uscirà ancora più forte e ancora più unita. Da qui inizia un nuovo secolo di pace.
• • •
Incidiamo il Gosho nel nostro cuore
Una fede limpida come l’acqua
«Quando l’acqua è limpida, la luna vi si riflette. Quando soffia il vento, gli alberi si agitano. La nostra mente è come l’acqua: una fede debole è come l’acqua torbida, una fede risoluta è come l’acqua limpida»
Risposta alla monaca laica Nichigon, (RSND, 1, 957)
Con queste parole, Nichiren Daishonin incoraggia una sincera discepola che gli aveva scritto per sapere se le sue preghiere sarebbero state esaudite. Il Daishonin le risponde che ciò dipende soltanto dalla forza della sua fede.
Il potere benefico della Legge mistica è insondabile. Una fede coraggiosa e sincera è la chiave per attingere a questo potere illimitato.
Con una fede chiara come l’acqua, continuiamo a recitare Nam-myoho-renge-kyo per realizzare le nostre preghiere, basandoci sul voto per kosen-rufu, finché non otteniamo la prova concreta della vittoria.
(Seikyo Shimbun, 7 aprile 2020)