In questa puntata della serie “Impariamo da La nuova rivoluzione umana”, pubblicata sul Seikyo Shimbun del 25 dicembre 2019, il vicepresidente Hiromasa Ikeda evidenzia alcuni punti salienti del quattordicesimo volume
Punti principali:
- Da un torrente impetuoso a un fiume possente
- La consapevolezza di essere i protagonisti
- Con lo stesso spirito del maestro
Nell’agosto del 2003, dieci anni dopo aver iniziato a scrivere il romanzo La nuova rivoluzione umana, il maestro Ikeda ha pubblicato un saggio dal titolo “Il decimo anniversario dell’inizio della stesura”, in cui condivide ciò che lo ha spinto a scrivere il suo romanzo: «Nel mio cuore continua ad ardere la determinazione di lottare attraverso le parole. Questo perché ora è il momento di costruire la grande strada di kosen-rufu»; e ancora: «Il fatto che io lasci per iscritto in modo preciso e dettagliato la verità, costituirà uno “specchio limpido”, un chiaro punto di riferimento per le generazioni future».
Quindici anni dopo, nell’agosto del 2018, Sensei ha completato la stesura dei trenta volumi dell’opera, in cui ha riportato la storia del brillante progresso di kosen-rufu mondiale.
Questo saggio è stato scritto mentre uscivano le puntate del quarto e ultimo capitolo del quattordicesimo volume de La nuova rivoluzione umana, intitolato “Fiume possente”, che si apre con la scena della riunione dei responsabili della Soka Gakkai tenutasi il 3 maggio 1970, nel decimo anniversario della nomina di Shin’ichi Yamamoto a terzo presidente della Soka Gakkai.
Il mese precedente, durante la cerimonia commemorativa per il dodicesimo anniversario della scomparsa del secondo presidente Josei Toda, Shin’ichi riferì al suo maestro che la Soka Gakkai era riuscita a realizzare sette milioni e mezzo di famiglie di membri, e che «la corrente di kosen-rufu da un torrente impetuoso alla fine era diventata un fiume possente» (NRU, 14, 237). Si trattava di «un punto di svolta della storia, quando le onde di kosen-rufu si stavano propagando in lungo e in largo e stava emergendo un nuovo movimento guidato dalle persone comuni risvegliate agli ideali umanistici» (pag. 239).
Questo “punto di svolta” coincideva con la questione sulle presunte violazioni dei diritti di libertà di parola e di stampa da parte della Soka Gakkai: una controversia nata da accuse puramente diffamatorie. In quel periodo, infatti, fu pubblicato un libro che criticava e attaccava aspramente la Soka Gakkai, e quando alcuni responsabili chiesero all’autore di scrivere basandosi solo sulla realtà dei fatti, questi gonfiò l’episodio in modo inverosimile, accusando la Soka Gakkai di repressione della libertà di stampa e di espressione.
Tutto ciò fu utilizzato come pretesto da parte di partiti politici e organizzazioni religiose per colpire l’organizzazione con una raffica di attacchi.
La controversia sulla presunta violazione della libertà di parola e di stampa da parte della Gakkai fu «la prima grande prova che Shin’ichi aveva affrontato da quando era diventato presidente della Soka Gakkai» (pag. 243). Tuttavia, quella prova gli permise di rafforzare ulteriormente la determinazione di creare un’organizzazione esemplare per la società. In altre parole, utilizzò le tempeste degli ostacoli e dei demoni come «un trampolino di lancio per il futuro sviluppo della Soka Gakkai» (Ibidem).
Quando raccogliamo e facciamo emergere in noi il coraggio di affrontare con risolutezza le prove che si presentano lungo il cammino, siamo in grado di trasformare i venti contrari che tentano di rallentare kosen-rufu in venti favorevoli per il suo progresso. La forza della Soka Gakkai è sempre stata quella di continuare ad avanzare con uno spirito pronto a ergersi con coraggio di fronte ai venti impetuosi delle avversità.
Kosen-rufu è il viaggio stesso
Nel mezzo della questione sulle presunte violazioni della libertà di stampa e di espressione, Shin’ichi continuò a impegnarsi per gettare le basi di kosen-rufu, mirando al ventunesimo secolo.
Un’azione da lui compiuta in questa direzione fu la riforma strutturale dell’organizzazione, in accordo con i cambiamenti dei tempi.
Durante la riunione dei responsabili della Soka Gakkai del 3 maggio 1970, Shin’ichi modificò radicalmente la visione di kosen-rufu, che fino ad allora era stato visto dai membri come un punto di arrivo. Egli affermò: «Kosen-rufu non è una destinazione ma il viaggio stesso, è il processo di far vivere il Buddismo nella società» (pag. 247).
Esortò inoltre i partecipanti ad avanzare «mirando a conquistare la fiducia e il consenso della società (pag. 248). Alla fine della riunione, dopo aver sottolineato che quello era il tempo di promuovere legami più forti all’interno delle comunità locali e di contribuire maggiormente alla società nel suo complesso» (pag. 254), propose di cambiare la struttura organizzativa della Soka Gakkai, passando a un sistema territoriale (di tipo “orizzontale”), basato sull’appartenenza geografica, ovvero sui gruppi e sui settori. Fino a quel momento, infatti, la Soka Gakkai aveva una struttura di tipo “verticale”, per cui i nuovi membri entravano a far parte automaticamente nella stessa struttura organizzativa locale alla quale apparteneva la persona che li aveva introdotti al Buddismo e lì facevano attività, indipendentemente dal luogo in cui vivevano.
Una simile struttura aveva reso solida l’organizzazione e alimentato al suo interno una forte solidarietà. Per l’organizzazione territoriale basata sui gruppi e settori, invece, «la difficoltà di approfondire e mantenere l’amicizia era in effetti considerata il più grande ostacolo» (pag. 254).
Proprio per questo, Shin’ichi pensava che fosse vitale «stabilire una forte rete di legami personali tra i membri della Soka Gakkai e le altre persone che appartenevano alla stessa comunità locale» (Ibidem), poiché era convinto che quella fosse la chiave per superare il crescente senso di isolamento ed estraneità tra le persone che caratterizzava la società contemporanea.
La ristrutturazione della Soka Gakkai su base territoriale, quindi, aveva come scopo non solo quello di creare un’organizzazione più aperta nei confronti delle comunità locali, ma anche di contribuire al futuro della società. La maggior preoccupazione di Shin’ichi all’inizio di questa nuova fase di sviluppo era che tutti i membri riuscissero a trasformare radicalmente il proprio ichinen, ovvero che ognuno di loro sviluppasse «la consapevolezza di essere responsabile del destino della Soka Gakkai e di avere un importante ruolo da svolgere nel progresso di kosen-rufu» (pag. 258) e che si alzasse con la sua stessa determinazione e il suo stesso senso di responsabilità, proprio come il presidente della Soka Gakkai.
Il fatto di essere consapevole di avere un ruolo centrale nella Gakkai è ciò che determina «la vittoria o la sconfitta in tutte le nostre attività» (pag. 259).
Condividere la nostra storia con le generazioni future
Un’altra azione intrapresa da Shin’ichi in quel periodo così turbolento fu impegnarsi in prima persona a far crescere persone capaci, concentrandosi in particolar modo a incoraggiare i membri del Gruppo futuro.
Era convinto che, se fosse andato perduto lo spirito puro di lottare per la giustizia e di respingere la corruzione e le funzioni demoniache, «l’epoca della fioritura di kosen-rufu sarebbe stata inquinata» (pag. 243). Per questo motivo, Shin’ichi si impegnò con tutto se stesso a far crescere persone capaci tra le nuove generazioni.
In occasione di un corso per i rappresentanti del Gruppo futuro tenutosi presso il Training center di Hakone (il 27 giugno 1970, n.d.t), nella prefettura di Kanagawa, Shin’ichi spiegò il significato di quel luogo e la sua importanza nella storia della Soka Gakkai.
Sebbene tra i partecipanti vi fossero anche studenti delle elementari, Shin’ichi raccontò loro la vera storia della Soka Gakkai, in modo chiaro e diretto, poiché li considerava «successori dalla grande missione, futuri leader del movimento di kosen-rufu» (cfr. pag. 268).
Shin’ichi rispose a tutte le domande dei ragazzi e discusse con loro di come poter vivere la vita pienamente.
Era convinto che, «se parlava loro con sincerità, essi avrebbero ascoltato e risposto altrettanto sinceramente» (pag. 278). In questo modo piantò nel cuore di ciascuno di loro i semi della crescita.
Anche una volta terminato il corso, Shin’ichi continuò a incoraggiare i ragazzi e le ragazze del Gruppo futuro. In un’altra occasione espresse le sue illimitate aspettative nei loro confronti, affermando: «Ognuno di voi è Shin’ichi Yamamoto, ognuno di voi è un presidente. Voi siete i miei rappresentanti. Vi prego di diventare persone che possano dire: “Fin quando ci sono io, non avete nulla di cui preoccuparvi”». (pag. 293).
Il «trionfo dei suoi discepoli» era per Shin’ichi «la prova della sua inconfutabile vittoria» (cfr. pag. 294). Attualmente, questi membri stanno contribuendo come figure chiave in vari ambiti della società.
Impegnandosi in prima persona a far crescere i membri del Gruppo futuro come autentiche persone capaci, il maestro Ikeda ha aperto la nuova era di kosen-rufu mondiale che attualmente viviamo. Ora tocca a noi ereditare la lotta del maestro e far crescere futuri leader di kosen-rufu che apriranno il cammino per i prossimi cinquanta o cento anni.
Nel terzo capitolo del quattordicesimo volume, dal titolo “Venti impetuosi”, viene descritto l’episodio in cui Shin’ichi nel dicembre del 1969, nonostante la febbre alta partecipò alla riunione dei responsabili della prefettura di Wakayama.
In occasione del cinquantesimo anniversario di quell’incontro, si è tenuta la riunione generale di Wakayama, nello stesso luogo di allora.
Durante questa riunione, alcuni membri del Gruppo futuro si sono esibiti nel coro. Nei giorni precedenti, mentre i ragazzi si esercitavano con dedizione in vista dell’evento, le loro famiglie e i compagni di fede hanno trasmesso loro – attraverso la storia di kosen-rufu di Wakayama – l’importanza della fede e della pratica e quanto sia meraviglioso condurre una vita basata sul legame di maestro e discepolo. Trovo che tutto questo sia fondamentale.
Il 2020, “anno del progresso e delle persone capaci”, sarà un anno molto significativo in cui si celebra il sessantesimo anniversario della nomina di Sensei a terzo presidente della Soka Gakkai e il novantesimo anniversario della fondazione.
Alcuni giorni fa, il maestro Ikeda ha affermato: «Il decennio tra il novantesimo e il centesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai rappresenta un punto di svolta per l’umanità» (NR, 667, 8).
Con lo spirito del maestro, continuiamo a far crescere persone capaci tra le future generazioni, in grado di assumersi la responsabilità della Soka Gakkai, per assicurare che il flusso di kosen-rufu continui a scorrere per l’eternità.
• • •
NRU, volume 14
Contenuti principali
Capitolo “Saggezza e coraggio”
Nel pieno delle contestazioni studentesche, Shin’ichi delinea una “Terza via per il movimento studentesco” e propone che l’educazione diventi un quarto potere indipendente. Formazione della Nuova alleanza studentesca.
Capitolo “Missione”
Formazione del Gruppo Betulla bianca (giap. Shirakaba, gruppo speciale di infermiere, n.d.t.) e del Gruppo scrittori.
Capitolo “Venti impetuosi”
A dicembre del 1969, continuando a lottare contro il demone della malattia, Shin’ichi Yamamoto incoraggia i membri di ogni zona del Kansai. Superando la tempesta della “questione riguardo presunte violazioni della libertà di parola e di stampa”, il movimento della Soka Gakkai continua ad avanzare.
Capitolo “Fiume possente”
Il 3 maggio del 1970 si celebra il decimo anniversario della nomina di Shin’ichi a terzo presidente. Si dà impulso a un nuovo progresso di kosen-rufu a livello di settore e gruppo. A settembre dello stesso anno viene completata la sede del Seikyo Shimbun.