«La relazione maestro e discepolo della Soka Gakkai costituisce il motore che alimenta kosen-rufu.
È fondamentale che i responsabili non cerchino di attirare i membri verso di sé, ma li guidino mettendoli in grado di percorrere la via principale di maestro e discepolo.
Per riuscire a far questo i responsabili stessi, animati da un rinnovato spirito di ricerca, devono seguire il flusso principale della Soka Gakkai.
Gli atteggiamenti egocentrici sono come le pozzanghere che si formano a lato del limpido corso del fiume, dove l’acqua diventa torbida e finisce per prosciugarsi. In questo modo non sarà possibile condurre i membri verso il grande mare aperto della felicità e della pace» (NRU, vol. 30, Suonate la campana che annuncia l’alba, p.ta 54, NR, 643, 29).
In una riunione a New York, il 16 giugno 1981, parlando dell’importanza di unire i cuori di tutti per far avanzare kosen-rufu nel mondo, il maestro Ikeda ci mette in guardia verso il nostro egocentrismo e ci invita a rinnovare lo spirito di ricerca attraverso la relazione maestro e discepolo.
Troviamo lo stesso pensiero nel messaggio che ha inviato all’Italia il 16 settembre 2018, dove chiede di essere uniti in itai doshin per l’eternità: «Per far ciò è necessario uno spirito di ricerca puro e sempre rinnovato, in modo da mantenersi dentro il flusso della corrente fondamentale Soka. In questo modo riuscirete a espandere in modo considerevole la vostra condizione vitale. Per favore, nella vostra terra del Rinascimento continuate a far fiorire giardini di kosen-rufu ricchi di meravigliosi benefici grazie ai buoni rapporti tra voi, all’aiuto reciproco e alla splendida armonia nella diversità» (NR, 636, 8).
Mi chiedo costantemente cosa significhi seguire il flusso fondamentale Soka, la non dualità di maestro e discepolo.
Quando ho iniziato a praticare la mia vita era caratterizzata da insicurezza, indecisione e mancanza di identità. Questa sofferenza mi portava ad avere un atteggiamento ansioso e egocentrico, non ero libero di essere me stesso, ero schiavo delle mie tendenze.
Nella Soka Gakkai ho trovato tanti “buoni amici” con i quali ho potuto crescere nella fede.
Il maestro Ikeda afferma che «gli atteggiamenti egocentrici sono come le pozzanghere che si formano a lato del limpido corso del fiume, dove l’acqua diventa torbida e finisce per prosciugarsi». Questo rappresenta un vero impedimento nel condurre le persone verso la felicità.
La fortuna di aver incontrato un maestro, la preghiera al Gohonzon e l’impegno insieme ai compagni di fede mi hanno permesso di forgiare la mia vita, dando valore alla mia vera identità. Il beneficio più prezioso è il progressivo sviluppo di una grande forza e libertà interiore.
Ho riportato questo spirito anche sul lavoro, dove sto imparando sempre più a collaborare con le altre persone. L’anno scorso ho potuto fare un cambiamento fondamentale: da una realtà professionale isolata ho accettato l’opportunità di lavorare con un gruppo di colleghi per la realizzazione di un progetto più ampio. Sono molto felice di aver intrapreso questa nuova sfida!
Con gratitudine e gioia determino di sostenere ognuno, valorizzando il meraviglioso flusso fondamentale Soka che conduce verso una strada di vittoria nella vita insieme al nostro maestro. Nessuno escluso!