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Il cibo sostiene la vita - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 13:24

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Il cibo sostiene la vita

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Un nuovo trimestre scolastico è iniziato, e al mattino potreste sentirvi assonnati quando è ora di andare a scuola. Ecco perché è importante iniziare la giornata con una colazione sostanziosa. Andare a scuola senza aver mangiato nulla è come provare ad andare in bicicletta con le gomme sgonfie: sarebbe difficile muoversi. Fare una buona colazione vi darà l’energia necessaria per iniziare la nuova giornata.
A proposito, qualcuno di voi ha idea di quanti chicchi di riso ci sono in una ciotola? Un numero compreso tra i due e i tremila! Ciascuno di quei chicchi per me è come una gemma preziosa che rappresenta la somma di tutti gli sforzi compiuti in un anno dal contadino per coltivarli.
In primavera, in Giappone, i contadini iniziano a coltivare le piantine di riso. Arano e irrigano le risaie per preparare il terreno, e quindi trapiantano le piantine nel terreno fangoso delle risaie. In estate, le piantine diventano delle robuste piante di riso. Il lavoro dei contadini prosegue fertilizzando le piante ed estirpando le erbacce, mentre sudano sotto il cocente sole estivo… Talvolta possono arrivare tifoni o forti acquazzoni che danneggiano le piante coltivate con tanta fatica.
In autunno, le risaie assumono un bellissimo colore dorato. Ciò accade quando il riso è pronto per essere raccolto. Anche quest’anno, la stagione della raccolta del riso è alle porte. Quando sarà conclusa, i contadini dedicheranno i mesi invernali a preparare con cura i campi per la prossima semina. Quindi, per produrre il riso che abitualmente mangiamo, vengono fatti sforzi incredibili.

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Il Giappone era in guerra quando ero un ragazzo e le nostre vite erano piene di difficoltà. Anche dopo la fine della guerra, continuammo a soffrire per la costante carenza di cibo: si susseguirono anni di cattivi raccolti che lasciarono il popolo giapponese in preda alla fame.
Ci furono persone che morirono di stenti. Non si può vivere senza cibo.
Quando fui nominato presidente della Soka Gakkai, nel 1960, le mie prime preghiere furono da subito indirizzate alla realizzazione della pace mondiale, affinché non accadessero più disastri naturali e perché i raccolti fossero abbondanti in modo che nessuno dovesse più soffrire la fame.
In una lettera di ringraziamento rivolta a un discepolo che gli aveva offerto del riso, Nichiren Daishonin scrive: «Il riso brillato non è riso brillato: è la vita stessa» (L’offerta del riso, RSND, 1, 998). Noi ci manteniamo in vita grazie all’enorme lavoro dei contadini e di molte, molte altre persone.
Sapete perché in Giappone abbiamo la consuetudine di ringraziare prima di mangiare? Per esprimere la nostra gratitudine ai contadini, ai pescatori e a tutti coloro che hanno preparato il cibo per noi. Nel contempo, esprimiamo gratitudine per il fatto di nutrire la vita grazie a ciò che mangiamo. Il nostro corpo trasforma quel cibo in energia necessaria per studiare, per crescere e contribuire alla felicità delle altre persone.
Far tesoro del cibo significa considerare la vita stessa come un tesoro. Coloro che sono capaci di provare gratitudine per il fatto di avere del cibo da mangiare, sperimenteranno una profonda forza interiore che emerge da dentro di loro.
Miei cari giovani leoni, vi prego di fare colazione con questo senso di gratitudine!
Spero inoltre che vi sfiderete nel fare Gongyo e recitare Nam-myoho-renge-kyo, così da poter iniziare ogni giornata con il motore del vostro corpo e della vostra mente su di giri e pronto a partire!

(1 settembre 2018)

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