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Divisione futuro - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 17:37

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    Divisione futuro

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    Poco prima di morire, Josei Toda disse al suo discepolo Daisaku Ikeda: «La tua sfida è il mondo intero. È quello il tuo palcoscenico […]. Devi vivere a lungo e viaggiare in tutto il mondo!». Al di fuori del Giappone non esisteva ancora nessuna attività della Soka Gakkai. Sensei incise quelle parole dentro di sé e nel 1960 cominciò a viaggiare in tutto il mondo. Il 26 gennaio 1975 fondò la Soka Gakkai Internazionale che oggi, dopo soli quarantuno anni, è presente in centonovantadue paesi e territori. La missione della SGI è trasformare il karma dell’umanità, cioè realizzare un mondo pacifico in cui ogni persona possa realizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni ed essere felice. Con questo obiettivo, il presidente Ikeda il 26 gennaio di ogni anno scrive una Proposta di pace dedicata a tutta l’umanità. Come membri della Soka Gakkai e della famiglia umana, ognuno di noi è il protagonista di questa impresa.

    In questo Mese

    2 GENNAIO 1928
    • Nasce Daisaku Ikeda

    26 GENNAIO 1975
    • Fondazione della SGI 

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    Le nostre storie / Volontà e passione fanno superare i confini
    di Michela, 16 anni, Milano
    Passioni: viaggi, libri e cinema

    Ho iniziato a praticare il Buddismo nel 2013, grazie a mia mamma; ai tempi i miei genitori erano separati. Dopo di lei, anche mio papà ha iniziato a praticarlo e le cose sono cominciate a cambiare. Con il Buddismo si sono ritrovati e il 26 gennaio 2014 hanno ricevuto il Gohonzon mano nella mano. Dieci mesi dopo, ad ottobre, anche io sono diventata membro della SGI.
    Grazie alla pratica sto trasformando tante cose nella mia vita. Qualche mese fa ho posto come obiettivo quello di partecipare a uno scambio per i diritti umani in Argentina, ma a causa di regole scolastiche sembrava per me impossibile parteciparvi. Questo non mi ha fermata e ho perseverato nella pratica. Alla fine il professore responsabile dello scambio, colpito dalla mia forza di volontà e dalla mia passione, ha chiamato la scuola di Buenos Aires ed è stato aggiunto un posto per me!
    Praticando il Buddismo ho riscoperto il mio valore e sto imparando a volermi bene; allo stesso tempo cerco di incoraggiare il più possibile tutti i miei amici e le persone che mi stanno vicine, in particolare a scuola, creando un ambiente sereno e di valore. Sto stringendo legami molto profondi, anche grazie alle riunioni della Divisione futuro che organizziamo nella nostra zona, a cui partecipano amici e conoscenti che desiderano conoscere il Buddismo. Stiamo cercando di crescere il più possibile per offrire ai nostri coetanei la possibilità di essere felici.
    In questo momento sto sperimentando la gioia di affidarmi completamente alla fede, senza riserve, e mi sto impegnando per aprire la mia vita. Sento il mio stato vitale espandersi e sto davvero bene.

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    Lombardia e Piemonte: un festival per il 18 novembre

    Amici a tempo di musica

    L’idea di un festival culturale aperto a tutti è sorta per coltivare quelle amicizie nate al corso nazionale tenutosi a Firenze lo scorso anno. Le ragazze e i ragazzi della Divisione futuro lombarda e piemontese hanno organizzato questo evento per festeggiare l’ottantacinquesimo anniversario della Soka Gakkai.
    Le due regioni hanno preparato il festival unite dal Daimoku per dar vita a una splendida giornata in cui i giovanissimi del Piemonte hanno raggiunto i propri amici al Centro culturale di Corsico. Insieme hanno festeggiato il 18 novembre regalando musica, spettacoli e danze a un pubblico curioso ed entusiasta. I partecipanti hanno potuto ascoltare splendide esperienze, che hanno incoraggiato tutti. Scrivere canzoni è una tradizione nella Soka Gakkai e la Divisione futuro di entrambe le regioni ha cantato la propria, frutto del lavoro di diversi mesi.
    Nel corso della preparazione non sono mancati gli ostacoli e gli imprevisti, che a volte sono sembrati insormontabili, ma grazie a un Daimoku sincero e agli incoraggiamenti del presidente Ikeda, tutte le difficoltà sono state superate. Ad esempio, una ragazza che si era assunta la responsabilità di coordinare la coreografia di danza, proprio la sera prima dell’evento ha subìto un infortunio e ha dovuto rinunciare a ballare. Ma grazie al Daimoku e al sostegno degli amici non si è scoraggiata ed è riuscita a riadattare lo spettacolo alle nuove esigenze. L’esibizione è stata un successo e ha entusiasmato il pubblico!
    Anche i bambini che frequentano le scuole elementari hanno dato il loro contributo grazie alle donne che sostengono questa preziosa attività.
    I responsabili Futuro, felici della riuscita del festival, hanno raccontato come tutta la preparazione sia stata sostenuta dalla forte fede legata alla realizzazione di grandi obiettivi, dallo studio e dalle esperienze che hanno realizzato. Ognuno si è allenato ad arrivare fino in fondo, dando il meglio di se stesso e approfondendo solidi legami di amicizia.
    Ora si riparte per le prossime sfide con la certezza che il futuro si costruisce a cominciare da adesso.

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    Vincere con il Gosho

    «Questo sutra è superiore a tutti gli altri. È come il leone, il re di tutti gli animali che si muovono sulla terra, come l’aquila, il re di tutti quelli che volano nel cielo. In confronto, il Sutra della Devozione al Budda Amida e gli altri sutra sono come fagiani o conigli, che gemono mentre l’aquila li cattura, o hanno le viscere paralizzate dalla paura mentre il leone li insegue» (RSND, 1, 826)

    Questa è una lettera destinata alla monaca laica Sennichi, moglie di Abutsu-bo, che viveva nell’isola di Sado nel 1278.
    Nichiren Daishonin, in questo scritto, paragona il Sutra del Loto al leone, il re degli animali sulla terra, e all’aquila, il re di tutti gli uccelli. Questo è perché il Sutra del Loto é il migliore tra i sutra e ha il potere di rendere tutte le persone capaci di conseguire la Buddità, cioè arrivare allo stato della felicità assoluta.
    D’altra parte, lui paragona gli altri sutra ai fagiani e ai conigli perché non hanno il potere di salvare la gente. L’insegnamento del Nembutsu, per esempio, è quello di recitare il Sutra della Devozione al Budda Amida per salvarsi “dopo la morte e “in un altro posto”, facendo perdere così la speranza di diventare felici “qui e ora”. Credendo in questo insegnamento, le persone e la società nel complesso perdono la voglia di sfidarsi nelle difficoltà e, di conseguenza, cadono nell’evasione dalla realtà, nell’inerzia e nella disperazione.
    Il Daishonin rivelò la pratica della recitazione di Nam-myoho-renge-kyo per dare la possibilità a tutti di praticare l’insegnamento del Sutra del Loto. Inoltre, proclamò fino alla fine che la gente sarebbe rimasta infelice se non si fosse basata sull’insegnamento corretto.
    Quando recitiamo Nam-myoho-renge-kyo per la felicità dei nostri amici, acquisiamo lo stesso coraggio del Daishonin e il grande stato vitale del re leone.
    «Ogni giorno – scrive il presidente Ikeda – recitate Daimoku sinceramente e impegnatevi nello studio con tenacia. Così facendo, crescerete come il “re leone” e infonderete il coraggio e la speranza ai vostri amici».
    Con la fierezza di poter recitare Nam-myoho-renge-kyo in unità con il nostro maestro, sviluppiamoci insieme per diventare come il re leone.

    Tratto dal Gosho Il sutra della vera riconoscenza

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