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“Perseveranza” è un altro termine per “determinazione incrollabile” - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 11:12

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“Perseveranza” è un altro termine per “determinazione incrollabile”

Daisaku Ikeda

Puntata 4

Prosegue con la quarta puntata la serie in dodici puntate dedicata al Gruppo futuro in cui Daisaku Ikeda approfondisce la vita di Nanjo Tokimitsu, giovane discepolo di Nichiren Daishonin

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L’estate è una stagione di crescita dinamica. “Crescita dinamica” significa fare passi da gigante, più grandi di quanto abbiate mai fatto finora, sviluppandovi immensamente.
Il mese della “crescita dinamica” del Gruppo futuro, che corrisponde al periodo delle vacanze estive in Giappone, è per tutti voi, miei cari amici, un’occasione per compiere progressi e realizzare una crescita sorprendente. Anche quest’anno si terranno il concorso per lo spettacolo in inglese e quello di recensione letteraria: entrambi sono uno strumento per ampliare la vostra prospettiva globale. Spero che i partecipanti possano vivere queste situazioni come opportunità per la loro crescita dinamica, sfidandosi con gioia ed entusiasmo.

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In questa puntata vorrei studiare con voi uno scritto di Nichiren Daishonin che sottolinea l’importanza della perseveranza, del fatto di continuare a tentare, ancora e ancora.
In una lettera a Nanjo Tokimitsu, che seguì l’esempio di suo padre nella fede sino a diventare un ragazzo ammirevole, il Daishonin spiega che ci sono due tipi di fede: “fede come il fuoco” e “fede come l’acqua”.
Oggi ci sono persone che credono nel Sutra del Loto; la fede di alcuni è come il fuoco, quella di altri è come l’acqua. Quando i primi ascoltano l’insegnamento ardono di passione come il fuoco ma, con il passare del tempo, tendono ad abbandonare la fede. Avere fede come l’acqua significa credere sempre, senza mai retrocedere. [I due tipi di fede, RSND, 1, 798]
Alcune persone, quando sentono parlare per la prima volta di Buddismo si entusiasmano e iniziano a praticare desiderose di imparare. A poco a poco, però, perdono l’iniziale entusiasmo, come una fiamma che si spegne. Questa è la “fede come il fuoco”.
Altri invece hanno una “fede come l’acqua”, cioè perseverano nella loro fede qualsiasi cosa accada, con la costanza di un fiume che scorre.
Il Daishonin loda calorosamente Tokimitsu che si impegnava sinceramente nella sua pratica buddista con una fede come l’acqua. Per voi, miei giovani amici, la perseveranza nei vostri studi e nelle varie attività extracurriculari può essere una sfida. Sapere che state portando avanti un compito a lungo termine e continuativo, potrebbe rendervi persino esitanti a iniziare. Ma ciò che importa è essere disposti a provarci. Quanto sarete contenti di provarci, e che soddisfazione sarà riuscirci! Questa gioia vi darà la forza di continuare.
Non preoccupatevi, comunque, se dopo alcuni giorni vi sembra di non essere in grado di proseguire. Semplicemente, rinnovate la vostra determinazione, e riprovateci. Anche se mollate e ci riprovate dopo qualche giorno, ripetendo questo processo ancora e ancora, alla fine si sommeranno gli sforzi di un mese intero. E se potete continuare a provarci per un mese, vuol dire che potrete farlo anche per un anno.
Sforzandovi ogni giorno con pazienza, affrontare le varie sfide diverrà parte del vostro ritmo quotidiano. La chiave sta nel rinnovare la vostra determinazione, senza mai smettere.
L’acqua scorre costantemente. Quando incontra un ostacolo, semplicemente cambia direzione e trova una nuova strada da seguire. Allo stesso modo, se vi trovate davanti a un ostacolo che momentaneamente vi blocca, rinnovate la vostra determinazione e ricominciate ad avanzare.
Il Daishonin incoraggia Tokimistu a “credere senza mai retrocedere”, e lo loda per avergli sempre fatto visita [“Poiché tu mi hai sempre fatto visita, senza retrocedere di fronte a nessuna situazione, la tua fede è paragonabile all’acqua che scorre. Ciò è ammirevole, veramente ammirevole!”, Ibidem, RSND, 1, 798].
Allo stesso modo, spero che tutti voi continuiate ad andare avanti senza arrendervi mai.
Fintanto che continuate a credere nel vostro potenziale, la strada da percorrere si aprirà davanti a voi. Anche se non raggiungete immediatamente il vostro obiettivo, ogni passo che fate per raggiungerlo brillerà come un meraviglioso traguardo della vostra giovinezza, e vi condurrà alla vittoria successiva.
Perseveranza è un altro nome per “determinazione incrollabile”. Avanzate sempre con sicurezza, decisi a sforzarvi sempre di più.

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Parlare di perseveranza mi porta alla memoria il grande storico britannico Arnold J. Toynbee (1889-1975). Andai a trovarlo per la prima volta nella sua casa di Londra nel maggio del 1972. Mi aveva invitato per discutere di varie questioni che l’umanità si trovava ad affrontare. Quando gli chiesi quale fosse il suo motto, mi rispose senza un attimo di esitazione: “Laboremus!”, in latino: “Mettiamoci al lavoro!”.
Toynbee si svegliava ogni giorno alle 6.45 e ogni giorno, che gli piacesse o no, si sedeva alla sua scrivania per lavorare. Aveva capito che se avesse aspettato di averne voglia, non avrebbe realizzato nulla.
Effettivamente, quando Toynbee era un adolescente (all’età che molti di voi hanno adesso), non gli piaceva andare a scuola. Era preso di mira da alcuni ragazzi più grandi, e in seguito descrisse il primo giorno di scuola di ogni inizio anno come “il giorno dell’esecuzione di un prigioniero condannato a morte”. Ciononostante, strinse i denti e coltivò la capacità di perseverare e di non sentirsi mai sconfitto.
I miei dialoghi con Toynbee si prolungarono per dieci giorni, tra il 1972 e 1973, per un totale di circa quaranta ore. Quest’anno [2018] segna il quarantacinquesimo anniversario dal nostro ultimo dialogo. Quando gli chiesi di condividere alcuni consigli prima di congedarci, mi strinse con forza la mano e mi disse che era convinto che il dialogo avesse un ruolo estremamente importante nel promuovere l’armonia tra culture, gruppi etnici e religioni differenti. Quindi mi esortò a continuare in questo genere di scambi con personalità provenienti dalla Russia (allora Unione Sovietica), Stati Uniti e Cina, con l’obiettivo di rendere l’umanità più unita.
Nell’intento di rispondere all’appello di Toynbee, ho continuato a portare avanti dialoghi con i principali pensatori di tutto il mondo, coltivando così il terreno della pace. Sono onorato che leader di tutto il mondo abbiano elogiato la pubblicazione di questo scambio dialettico tra me e Toynbee, definendolo un “libro di testo per l’umanità”. Adesso, vorrei passare a voi, miei cari e fidati amici del Gruppo futuro, il testimone dei dialoghi per la pace.

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Toynbee sottolineò che lo spirito umano è sempre soggetto al rischio di diventare apatico, e pertanto è necessario uno sforzo costante per risvegliare il nostro potenziale dormiente. Uno degli scopi della religione, osservò, è di fare da stimolo spirituale in questo processo.
Tutti voi conoscete la pratica impareggiabile del Buddismo di Nichiren Daishonin. Quando fate Gongyo al mattino, state avviando il vostro motore per tutta la giornata. Quando recitate Nam-myoho-renge-kyo, potete sentire il potere illimitato che è dentro di voi.
Inoltre, gli incoraggiamenti che ricevete dai compagni di fede della famiglia Soka possono ispirarvi ad avanzare e a crescere.
Spero che quest’estate tutti voi vi impegnerete a recitare Gongyo e Daimoku ogni giorno!
Con il ritmo vincente di Nam-myoho-renge-kyo, vi prego di sviluppare lo spirito di sfidarvi e la forza di andare sempre avanti, realizzando una crescita dinamica!

(dal Mirai Journal del 1 luglio 2018)

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