Nichiren Daishonin scrive: «Uno è la madre di diecimila»
(Conversazione fra un santo e un uomo non illuminato, RSND, 1, 117)
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Anche oggi dialoghiamo!
da La nuova rivoluzione umana, vol. 30, cap. 2, p.ta 1
Forza, impegniamoci nel dialogo!
Tiriamo fuori il coraggio
e diamo inizio a dialoghi
che possano incoraggiare gli altri,
scrutando il dolore e la sofferenza
celati nei loro occhi
e ascoltando le loro parole titubanti!
Parliamo loro della filosofia della speranza
e della giustizia a braccia aperte,
condividendo le sofferenze
con uno stato vitale esultante di gioia!
Sforziamoci con perseveranza
di comporre melodie che suscitino empatia,
con sempre più passione
e ferrea convinzione!
Forza, continuiamo a dialogare!
Il potenziale della vita di un singolo individuo
è illimitato!
La fresca determinazione di una persona
stimola quella di un’altra e tante altre ancora,
come onde concentriche,
propagando un movimento di rigenerazione
come il moto incessante di diecimila ondate.
«Uno è la madre di diecimila» (RSND, 1, 117).
Attraverso il dialogo
piantiamo semi di felicità nel cuore fertile
degli individui
risvegliandoli alla loro nobile missione
in questo mondo.
Attraverso il dialogo
uniamo i cuori, mettiamo in relazione
mondi diversi,
edifichiamo la fortezza inespugnabile
della pace duratura.
Forza, anche oggi dialoghiamo!
Nel corso della riunione generale di Centro diretta dal neo presidente Kiyoshi Jujo, il 3 maggio 1979, Shin’ichi Yamamoto, che si era dimesso dalla carica di terzo presidente della Soka Gakkai e ne era diventato presidente onorario, vegliando sulla partenza della nuova organizzazione, pensava a nuove attività volte alla realizzazione di kosen-rufu nel mondo.
Egli si dedicava con vigore a incoraggiare i membri e, con l’obiettivo di creare nel mondo nuove correnti di pace, si impegnava nel dialogo con ambasciatori e importanti personalità dei diversi paesi.
Il dialogo sviluppa quel potere pacifico capace di inaugurare nuove epoche.
(cfr. NR, 610, 31)