Giugno, il mese delle giovani donne e delle donne: le ragazze della SGI in ogni parte del mondo dedicano il 4 giugno all’Ikeda Kayo-kai, mentre il 9 è il giorno della Divisione donne italiana. A loro sono dedicati alcuni degli approfondimenti, il saggio e il grandangolo.
«Il desiderio del Daishonin – scrive Daisaku Ikeda – è che le donne che abbracciano la Legge mistica brillino come soli invincibili di speranza, aprendo una strada che sicuramente condurrà la loro vita verso una primavera di felicità e vittoria». L’immagine del sole è presente anche nel nome del gruppo delle giovani donne: Kayo-kai significa letteralmente “gruppo del fiore e del sole”. Un nome scelto dal secondo presidente Josei Toda per rendere chiaro che cosa si aspettasse da loro: che ognuna diventasse «bella come un fiore e fiera come il sole» e che potesse realizzare in piena autonomia la propria rivoluzione umana. La terra da cui sbocciano questi fiori è il Gosho, che rappresenta un faro di saggezza.
Mantenere questo legame con lo spirito di Nichiren Daishonin è ciò che riassume l’esperienza di Yusei Sugahara che presentiamo in questo numero. Prete fuoriuscito dalla Nichiren Shoshu, da anni si impegna a fianco dei membri della Soka Gakkai per il movimento di kosen-rufu.
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