Questo numero parla dell’ieri, dell’oggi e del domani. E di quanto siano l’un l’altro indissolubilmente legati. Il principio di honnin-myo introduce l’idea di vera causa, la possibilità di ricominciare da ogni momento, consapevoli che l’istante attuale racchiude possibilità infinite. Questa consapevolezza sprigiona la forza di vivere ogni attimo come se fosse anche l’ultimo, che decide il domani, il futuro. Un istante che contiene nuovi inizi.
Anche lo studio sprigiona un’energia vibrante che può condurre al cambiamento. Anzi, questo è proprio l’effetto che ci si aspetta dallo studio della teoria buddista.
Al corso europeo, di cui si riportano in sintesi le tre lezioni principali, sono stati analizzati da Katsuji Saito, responsabile del Dipartimento di studio della SGI, tre testi di Nichiren Daishonin nell’ottica di approfondire il significato della fede. Fede come potere di trasformare in positivo qualsiasi tipo di karma e fede nella possibilità di recitare Daimoku davanti al Gohonzon e manifestare tutti, nessuno escluso, la condizione di Illuminazione. Un ulteriore passo verso il cambiamento del destino prima individuale e, come conseguenza, collettivo.
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