Il fiore di loto che sboccia nell’immagine di copertina è il simbolo del manifestarsi della natura di Budda nella vita delle persone comuni. Il loto cresce e fiorisce nell’acqua fangosa, eppure i suoi fiori si aprono puri e leggiadri, proprio come la Buddità che emerge libera dalle illusioni e dai desideri terreni.
Il Buddismo rivela che la natura illuminata esiste in tutti gli esseri viventi e offre il mezzo per risvegliarla e attivarla. Entrambi questi aspetti sono di grande rilevanza per la civiltà moderna, da tempo intrappolata in una palude spirituale. La chiave per uscire da questa palude è lo sviluppo del supremo potenziale umano che ognuno possiede.
Attraverso la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo i problemi e le difficoltà quotidiane possono essere trasformati e orientati verso la creazione di valore e la felicità di ogni persona.
In questo numero presentiamo lo speciale La strada della felicità, rivolto soprattutto a chi si avvicina al Buddismo di Nichiren Daishonin, per offrire una breve panoramica di questo insegnamento, insieme ad alcune testimonianze che dimostrano come teoria e pratica non siano separate, e come la fede si manifesti nella realtà quotidiana.
«Noi pratichiamo per sviluppare e migliorare noi stessi – scrive Daisaku Ikeda – e per compiere la nostra rivoluzione umana nel posto di lavoro, in famiglia e nella comunità in cui viviamo. Lo facciamo per creare il massimo valore nel luogo e nel momento in cui ci troviamo. Il Buddismo del Daishonin non è una fuga verso chissà quale altro tempo o luogo immaginario e ideale, ma è una filosofia finalizzata alla trasformazione della realtà».
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