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Il potenziale per trasformare il destino dell’umanità - DEV - Il Nuovo Rinascimento
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai

Buddismo per la pace, la cultura e l’educazione

6 dicembre 2025 Ore 09:34

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    Il potenziale per trasformare il destino dell’umanità

    Sentire di avere in mano la propria vita, sentirsi “felici e a proprio agio”, è sicuramente un traguardo ambito da molti, e noi giovani della Gakkai possiamo dare la grande prova concreta che ciò è possibile per chiunque: tutti abbiamo le capacità per riuscirci

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    Sentire di avere in mano la propria vita, sentirsi “felici e a proprio agio”, è sicuramente un traguardo ambito da molti, e noi giovani della Gakkai possiamo dare la grande prova concreta che ciò è possibile per chiunque: tutti abbiamo le capacità per riuscirci

    Il 18 novembre 2020 celebreremo il novantesimo anniversario della fondazione della Soka Gakkai. Questo, infatti, è il primo dei dieci anni che aprono la strada verso il 2030, centesimo anniversario della fondazione della nostra organizzazione.
    L’obiettivo della Soka Gakkai è e sarà per sempre quello di stabilire la felicità dell’intero genere umano, grazie alla realizzazione della rivoluzione umana di ciascuno di noi.
    Sensei ci sta lasciando veramente il tesoro più prezioso che una persona possa desiderare: delle indicazioni precise su come vivere una vita di valore e colma di felicità assoluta. Noi giovani abbiamo in mano il potenziale per trasformare il destino dell’umanità grazie a questo incoraggiamento preciso e costante del nostro maestro.
    Sensei scrive: «La vita è una battaglia con se stessi; è un vero e proprio “tiro alla fune” – avanti e indietro – tra felicità e infelicità.
    Quelli a cui manca la forza di volontà o che sono poco motivati dovrebbero recitare Daimoku e pregare con convinzione per diventare persone dalla volontà forte, in grado di affrontare qualsiasi problema con concretezza e determinazione» (Personalità e carattere, Esperia, pag. 5).
    Quest’anno, quindi, sforziamoci fino in fondo, senza lesinare la vita, credendo profondamente nelle parole di Sensei!
    Recitiamo Daimoku prima di ogni altra cosa, prima ancora che la sfiducia ci porti a dubitare della vittoria nelle nostre sfide personali e nei nostri grandi obiettivi di crescita come movimento per la pace.
    L’obiettivo di 3.500 nuovi giovani nella nostra organizzazione non solo è il nostro desiderio in quanto membri della Gakkai, ma è un regalo enorme per tutte le persone che stanno lottando nella società e condividono i nostri ideali: la rivoluzione umana è l’unica soluzione possibile per rea­lizzare la pace!
    Il 16 marzo e il 3 maggio, le nostre tappe nella prima metà dell’anno, sono grandi occasioni e preziosi palcoscenici su cui ognuno di noi potrà esibire la propria lotta e utilizzarla per fare shakubuku e incoraggiare anche chi già conosce il Buddismo ad alzarsi con la sua stessa determinazione.
    Sentire di avere in mano la propria vita, sentirsi “felici e a proprio agio”, è sicuramente un traguardo ambito da molti, e noi giovani della Gakkai possiamo dare la grande prova concreta che ciò è possibile per chiunque: tutti abbiamo le capacità per riuscirci.
    I campioni nella vita sono coloro che lottano per la felicità degli altri in tutti i campi, non solo in quello della fede.
    Il maestro Ikeda chiarisce così i punti fondamentali che riguardano lo shakubuku, ovvero l’azione più nobile che possiamo realizzare in quanto leader delle persone comuni: «Il primo punto è il coraggio: se parlate coraggiosamente del Buddismo del Daishonin con una persona, i semi della Buddità verranno piantati nella sua vita anche se in quel momento non abbraccia questa fede. Verrà certamente il giorno in cui quei semi germoglieranno, cresceranno e fioriranno.
    Il secondo punto è la gratitudine: una vita pervasa da una costante gratitudine per la Soka Gakkai, per il nostro maestro e per i nostri compagni di fede che ci hanno insegnato il Buddismo è davvero profonda e forte.
    Il terzo punto è la sincerità: esporre le dottrine buddiste non necessariamente tocca la vita di un’altra persona. Sono il nostro comportamento sincero, la nostra preghiera e la nostra cura che ispirano le persone a iniziare a praticare» (NR, 667, 9).
    Avanziamo insieme verso la realizzazione di 100.000 persone felici in Italia, di cui 3.500 nuovi giovani, e vinciamo nella nostra vita ricordandoci questi tre punti fondamentali per poter manifestare la nostra vera natura di persone capaci, uniti al nostro maestro!

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    Dalla serie di Daisaku Ikeda “Incidiamo il Gosho nel nostro cuore”

    Condividere con gli altri la gioia della fede è la strada maestra per ripagare il nostro debito di gratitudine

    «Io, Nichiren, sono nato come essere umano, cosa difficile da ottenere, e mi sono imbattuto negli insegnamenti buddisti, che è raro incontrare. In più, fra tutti gli insegnamenti buddisti, ho potuto incontrare il Sutra del Loto. Riflettendo sulla mia fortuna, comprendo di avere un debito di gratitudine verso i miei genitori, il sovrano e tutti gli esseri viventi»
    (Dal Gosho Il sutra della vera riconoscenza, RSND, 1, 827)

    A febbraio del 1952 chiesi ai miei compagni di fede di unirsi a me per celebrare il mese di febbraio, in cui nacquero Nichiren Daishonin e Josei Toda, con lo shakubuku, facendo conoscere il Buddismo e convertendo il maggior numero di persone possibile. Tutti risposero a questa mia determinazione giovanile.
    Abbiamo avuto la rara fortuna di essere nati come esseri umani e di abbracciare la Legge mistica, che è molto difficile da incontrare. Pertanto, condividiamo con le persone intorno a noi la gioia che assaporiamo come Bodhisattva della Terra, la gioia di trasformare il nostro karma in missione e di recitare Daimoku per la felicità degli altri. Questa è la strada maestra per ripagare il nostro debito di gratitudine e il nostro vero scopo come buddisti.
    (Seikyo Shimbun, 28 gennaio 2020)

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