Il racconto di questo numero nasce dalla somma di tanti piccoli racconti: le storie dei giovani della Val d’Aosta e del Piemonte che ci hanno testimoniato che cosa sta cambiando nelle loro esistenze grazie alla pratica del Buddismo. Come frutti maturati al momento giusto, quando questi giovani hanno dato sbocco alle loro potenzialità è arrivato anche il momento della realizzazione dell’obiettivo comune di avere una sede adatta alle esigenze di un territorio così vasto. Visto che per molti di loro partecipare a una grande riunione significa valicare montagne non solo in senso figurativo, si può quasi affermare che il nuovo Centro culturale di Torino “fa sì che anche le distanze diventino occasione di crescita”.
Guardando alla realtà nazionale, la maggior parte delle riunioni che si tengono in Italia si svolgono in abitazioni private, messe a disposizione da tanti membri. Il presidente Ikeda si sofferma spesso sul valore straordinario degli zadankai, da proteggere con cura: «Il mio maestro Josei Toda – scrive nell’editoriale – partecipava sempre alle riunioni con il massimo impegno e serietà. A questo proposito diceva: “Le riunioni di discussione sono luoghi di incontro tra Budda. In queste nobili riunioni le persone fanno emergere la forza per sconfiggere qualsiasi karma. Qui appariranno sicuramente persone capaci, Bodhisattva della Terra che si assumeranno la responsabilità del futuro di kosen-rufu”».
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