La teoria buddista ci presenta, ancora una volta, un’affascinante visione degli aspetti del mondo e del funzionamento della vita. L’ultimo dei dieci fattori, la “coerenza dall’inizio alla fine”, ci dimostra come tutti i fattori siano strettamente legati tra loro e come sia possibile cambiare la propria condizione vitale agendo anche su uno solo di questi. Possiamo acquisire il potere di trasformare la nostra vita e di influenzare l’ambiente, compiere azioni incisive, migliorare la qualità dei pensieri, porre cause positive e ricevere conseguenti effetti. Da qui si comprende quanto sia prezioso saper riconoscere questo legame invisibile che attraversa tanti aspetti anche apparentemente differenti fra loro.
Il comportamento del leone è un modello che viene spesso utilizzato negli scritti buddisti come esempio da seguire. Immaginando che anche il nostro fiero incedere sia espressione coerente di elementi visibili e invisibili, Daisaku Ikeda incoraggia bambini e bambine con queste parole: «Voi siete in grado di tirare fuori coraggio, saggezza, forza vitale e compassione per gli altri. Durante la Seconda guerra mondiale, il primo presidente della Soka Gakkai Tsunesaburo Makiguchi si oppose alle oppressive autorità militari giapponesi dicendo con forza: “Alzatevi senza paura e con sicurezza come re leoni!”. Dopo che la guerra finì Josei Toda, in qualità di discepolo di Makiguchi, col coraggio di un re leone, determinò di sradicare la miseria dalla terra. […] Tutti voi che vi prendete a cuore il futuro siete, senza eccezioni, cuccioli di leone senza paura, forti, pronti a ruggire contro le ingiustizie e a proteggere gli amici senza essere mai sconfitti». Questa coerenza, chiamiamola pure la “coerenza del re leone”, tutti possono sperimentarla in ognuno dei dieci fattori.
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